Capitolo 20

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LUCIA

Il fatto che Francesco abbia lasciato Maria non ha cambiato la situazione, dei due l'ha peggiorata. Aveva ragione Dafne a dire di stare attenti, che prima o poi si sarebbe vendicata o sarebbe sclerata.

Le settimane stanno passando e...
L'amore tra me e Luca si affievolisce sempre più. L'amicizia tra Luca e Maria, invece, è sempre più intensa e forte. Tanto che la gente mormora e pensano che la fidanzata sia lei e non io.

《Lucia... Luca è talmente brutto, ma mi fa morire! È così simpatico, si fa picchiare... che ragazzo che hai!》

《Già... sempre insieme voi due, eh?》

《Sì, ma non ti preoccupare! Sai che puoi fidarti di noi, lui ti ama!》

《È pur sempre un uomo.》

Con queste ultime parole, chiudo la conversazione e mi innervosisco ancora più di prima. Mi avevano promesso di non parlare e vedersi più così assiduamente e invece? Eccoli che li ritrovo più affiatati di prima.

I giorni e i mesi passano piuttosto velocemente e tra me e Luca l'amore si raffredda sempre di più. Sembriamo due estranei, ma io tengo a lui e sto male pensando di perderlo.

Oggi è domenica e ci siamo messi d'accordo per uscire, non vedo l'ora di vederlo. Voglio cercare di esporgli tutti i miei dubbi e le mie paure, so che mi capirà come la prima volta.

Ma un attimo... mi è arrivato un messaggio da lui! Sarà il buongiorno?

《Buongiorno principessa, mi dispiace per oggi, ma non ci possiamo vedere, perché ho la febbre.》

Cosa?
Non ci credo. Non può essere.

Tutte le volte che dobbiamo uscire, ultimamente, mi manda un messaggio con scritto che ha la febbre, ha da studiare o qualsiasi altro impegno.
E invece... quando si tratta di uscire con Maria, no. Si libera in qualsiasi situazione.

Ora basta. Ora sclero.

《Come sarebbe a dire che hai la febbre?! Stai sempre male quando si tratta di stare insieme? Ti interessi solo di quella stupida!! Meno male che mi avevi promesso di starle lontano! Vai al diavolo!》

《Be'? Adesso è una colpa avere anche la febbre? Lei è una mia amica e non intendo rinunciarci, fatti gli affari tuoi!》

Queste parole mi hanno ferito più di ogni altra cosa. Più del bacio tra Francesco e Maria, più di un 5 a chimica ( ho la media dell'8), più di ogni messaggio scambiato tral'altro lei e Luca.

Luca, colui che dovrebbe essere il MIO ragazzo. Colui che mi ha rinnegata. Colui che ha preferito la mia "amica" al me, il suo amore.

Avrebbe voluto sposarmi, sono stata la prima a cui ha detto "Ti amo", lo facevo ridere con il mio essere così pura, così impacciata.
E ora è tutto finito. Preferisce lei a me.
Non è possibile.

Devo assolutamente sfogarmi e parlarne con qualcuno.

《Tesoro, che hai? Perché piangi?》

《Luca... io...》

Inizialmente non mi escono le parole di bocca, poi mi lascio andare insieme ad un pianto liberatorio.

《Che ti avevo detto? Non c'è da fidarsi di quella Maria! Tu scrivi a Luca e cerca di risolvere la situazione, ma oggi esci ugualmente. Elena c'è?》

《Sì, mamma... voleva andare a fare compere, ora la chiamo. Grazie mille!》

Ci stringiamo in un forte abbraccio.

Chiamo Elena e spiego la situazione anche a lei, poi ci incontriamo alla fermata dell'autobus che ci porterà al centro commerciale.

Durante tutta la giornata non faccio altro che scrivere riscrivere il messaggio. Parole d'amore a non finire, suppliche, pianti, lacrime e così via. Spero così di commuoverlo. Invio e... aspetto la risposta.

《Se non dovesse funzionare? Che faccio?》

《Non so, prova a scrivergli di nuovo.》

Elena non è una tipa di molte parole, devo sempre imboccarla io.

《Pensavo... ma se chiedessi aiuto a Nico o a Francesco quando siamo in autobus? Meglio Nico, è più timido, ci capiamo meglio. Francesco mi intimidisce con quegli occhi.》

《Mmm si, può essere un'idea.》

Siamo già a lunedì e non è arrivata nessuna risposta. Le acque sono calme, niente si smuove. Non ho notizie nemmeno da Maria.

Martedì.
Risponde.
Luca.

Precisamente mi arriva un messaggio da un altro numero, con scritto:

《Ciao, sono Luca, ho riflettuto e penso che possiamo ricominciare da capo, perché non voglio perderti. Non rispondere qui, non ho credito e ti scrivo dal cellulare del mio amico.》

Mi si scioglie il cuore e improvvisamente vedo tutto rosa.
Mi dispiace non poterlo sentire tutto il giorno, non risponde nemmeno alle chiamate.
Però... spero di sentirlo domani.

È arrivato finalmente mercoledì.
Gli mando io il messaggio del buongiorno, perché sono troppo felice.
Aspetto tutta la mattina e metà giornata.
La sua risposta tarda ad arrivare.
Non avrà ricaricato il credito? Strano...

A metà pomeriggio, finalmente, eccolo.

《Mi dispiace molto, ma ci ho pensato e mi sono reso conto che per me adesso sei soltanto un'amica, però non voglio perderti. È finita...》

Ditemi che non è vero.
Cado nello sconforto più totale.
Il cuore mi si frantuma.
Mi ha illusa come fossi una bambina.
Mi ha trattata come una bambola con cui giocare.

I seguenti messaggi sono pieni e strapieni di insulti.
Non credevo fosse capace di dire e pensare certe cose di me.
Fino a ieri non voleva perdermi, mi amava...
Adesso non sono nessuno.
Una persona falsa, per lui, che non gli arrecava alcun tipo di felicità, ma solo antipatia.

Non so perché, la mia prima reazione è stata una fragorosa risata.
E poi, il nulla.
Il vuoto.
E un pianto malinconico.
Non straziante.

Semplicemente malinconico.

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