Capitolo 21

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FRANCESCO

"Ho lasciato Lucia."

A queste parole rimango pietrificato.
È Luca che parla o sto sognando?

Sono insieme a lui e a Nico stasera, è mercoledì, ma abbiamo deciso di andare a fare un giro fuori. Non c'è molta confusione e si sta bene. Anche il tempo è mite, è propriouna bella serata.

Ma quelle parole... quelle parole mi hanno gelato il sangue e scaldato il basso ventre. Non so come spiegarlo, è una sensazione troppo strana.

Io mi sono liberato da Maria come Lucia si è liberata di Luca.
Finalmente, sì!
Non vedevo l'ora.

È come se fossi felice per la notizia, la mia Lucia è finalmente libera, però mi sento un bastardo. Come posso essere felice, quando sicuramente lei sta soffrendo? Si starà strappando i capelli? Avrà bisogno di coccole?

Ma che sto dicendo?
Io... io non l'ho detto a nessuno, ma sto uscendo con una ragazza.
Si chiama Safiria, è straniera e molto bella. È alta, mora, ha la carnagione olivastra e gli occhi profondi e scuri. Nonostante tutto questo ben di Dio, non riesco a togliermi dalla testa quella spensieratezza, quegli occhi cangianti, quei capelli spettinati: tutte caratteristiche di Lucia.

Se ne è accorto Luca però.

《Che ridi? Sei contento che mi sia lasciato?》

《Io? No, anzi... mi dispiace, chissà quanto ci starai male.》

《Io sono felicissimo! Mi aveva rotto, è solo una bambina, non fa per me.》

《Mah, se lo dici tu... a me sembra una ragazza a posto e carina.》

《Anche troppo.》

Queste ultime parole di Luca mi fanno pensare.
Troppo seria? Non si concede?
O troppo carina? E si concede a tutti?

Non ho il coraggio di chiedere spiegazioni, la risposta mi fa paura.
Preferirei fosse "troppo seria", non avrei problemi ad aspettare di fare l'amore con lei.

Francesco, Francesco. Sei impegnato, non fare questi pensieri.

La mia vocina interiore mi dice questo e so che ha ragione.

《Ma che pensi a Lucia? La vuoi? Non rimarrei stupito... lei era innamorata di te!》

Non ci credo. Luca ha detto che... Lucia mi ama?!

《Che stai sparando? Non è innamorata di me e poi non posso mettermi con la tua ex.》

《Più che altro non ti merita, a letto non sa fare niente e poi è stupida.》

《Smettila di offenderla. Lo dici solo perché sei arrabbiato con lei e non vuoi che ci provi per portartela definitivamente via. Stai tranquillo che per ora sono impegnato e mi basta quella che ho.》

《Da quando sei impegnato? Non ne sapevo niente. E chi è?》

《Qualche giorno... È Safiria di 4°E.》

《Bona quella... Hai scelto bene! Portatela a letto almeno questa...》

《Questi sono affari miei!》

Odio Luca quando fa così. Io mi porto a letto una ragazza solo se la amo. E non sono innamorato di Safiria.

Voglio vedere Lucia, voglio sapere come sta, voglio consolarla, voglio abbracciarla, voglio asciugare le sue lacrime.

Perciò decido di tornare a casa presto e far sì che il sonno mi faccia arrivare presto a domani. Spero così di vederla almeno alla fermata dell'autobus.

La nottata passa abbastanza tranquilla, se non fosse che ho sognato lei, Lucia, piangere disperata per un cretino come Luca.
È tutta la mattina che ci penso e ho tanta paura che accada davvero.

Durante il tragitto penso e ripenso a quel sogno e Nico se ne accorge.

《Sei preoccupato? Pensi a ieri sera, vero?》

《Sì... mi dispiace per Lucia, ma forse è meglio così. Luca è troppo stupido per lei.》

Sono arrivato alla fermata finalmente e la vedo lì, insieme alla sua amica. Sembra triste. Appena mi vede, le si illuminano gli occhi e mi sorride dolcemente. Non so se lo fa apposta o se è davvero felice di vedermi. O forse sono io che mi immagino ciò che vorrei...

Siamo in autobus e la sento piangere. Il sogno si è rivelato vero.
La sento, ma non la vedo. Sento che tira su, che si soffia il naso. Non è raffreddore e nemmeno allergia. Posso intravedere che sta tutta raggomitolata sul sedile. Lo fa sempre quando è triste.

Ho paura a vederla, a guardarla in faccia, quando arriverà il momento di scendere. Ma purtroppo ci siamo quasi.

Prossimaaa!

Di chi è questa incantevole voce? Impossibile sia di Lucia, è troppo potente. Però è leggermente rotta dal pianto.

È lei, infatti. Mi si avvicina e mi rivolge un sorriso smagliante, inebriante, coinvolgente e non posso fare a meno di ricambiare felice, se non fosse per quegli occhi così spenti, così lucidi di lacrime che mi pugnalano dritto al cuore.

Corre, corre verso casa senza che possa ammirare il suo corpo. Accelero il passo per starle dietro inventando una scusa a Nico.

《Devo andare a casa veloce, la mia sorellina è da sola! Ciao Nico!》

《Corri da lei, vai... ciao!》

Quel lei, pronunciato così, mi fa capire che Nico non è tonto, che ha compreso benissimo che voglio correre da Lucia e non da mia sorella. Ha sempre avuto una spiccata sensibilità.

La raggiungo finalmente e...

《Lucia!》

《Ehi...》

Non so cosa dirle. Mi si è seccata la gola, non so come reagire, non so...

《Ciao...》

《Ciao Francesco!》

E con questa figuraccia finisce la mia giornata che, in realtà, è appena iniziata. La sua reazione mi ha offerto spunti per capire cos'è davvero per me lei, cos'è davvero per me Safiria, quali sono davvero i miei sentimenti.

Ho paura.

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