Capitolo 23

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Due mesi dopo...

FRANCESCO

È giugno ormai e la scuola è finalmente finita. Sono stato rimandato di nuovo, questa volta a quattro materie. Chissà come farò a recuperare...

Di punto in bianco, mi suona il cellulare. Lucia mi ha mandato un messaggio. E il cuore si ferma.

《Ciao Francesco, scusa il disturbo, potresti darmi informazioni sul professor Pinti? È del tuo istituto, non so se lo conosci. Mi servirebbe saperlo, perché è il commissario esterno di un mio amico.》

Be', certo... lei è sempre così impostata, educata, dedita allo studio. Come potrebbe interessarsi a me anche solo come amico?!
Le do le informazioni di cui ha bisogno e poi cerco di attrarla nella mia rete. Non voglio provarci, non è il tipo di ragazza con cui provarci, ma è un fiore da far sbocciare. E sento il bisogno di essere io a riuscirci.

《Grazie mille per le informazioni! Dimmi, com'è andata a scuola?》

《4 materie... tra cui inglese! So che tu sei brava, mi aiuti?》

《Per me non ci sono problemi, stiamo anche vicini di casa. L'unico problema è Maria...》

《Maria? Ma che vuole ancora quella?》

《È possessiva nei confronti di chiunque. Non sa che stiamo parlando e non deve saperlo, altrimenti mi fa fuori. Chiaro?》

《Sai cosa mi importa! Lei non è niente per me.》

《Sì, lo so, ma... mi ha appena chiesto di domandarti se stasera vai in disco! Che le dico?》

《Che stasera facciamo ripetizioni insieme e siamo in casa mia da soli.》

《Mi vuoi morta insomma!》

《No, è la verità! Dille che non ti ho risposto.》

《Vuole che venga a suonarti il campanello.》

《È proprio una stupida... Lucia, l'invito era valido, stasera sono sotto casa tua. Andiamo a fare un giro.》

《Sul serio? Va bene...!》

《Ciao pisola!》

L'ho appena invitata ad uscire. Non so cosa mi è preso!

LUCIA

Francesco.
Mi ha invitata ad uscire.
Oddio.

Mi faccio una doccia intensa e mi ricopro di crema vellutante, voglio essere bella e profumata. Mi metto degli shorts bianchi e una camicetta azzurra, scollata e con le maniche a palloncino. Sono carina, ma non provocante, infine siamo solo amici.

Lo vedo venirmi incontro, è bellissimo. Ha una maglietta bianca che risalta i suoi muscoli e dei pantaloni neri di tuta che lo rendono di un sexy allucinante. I suoi occhi verdi illuminano questa buia sera.

Parliamo, parliamo di tutto e di più, come se fossimo amici da una vita.
Gli racconto dei ragazzi con cui mi sto sentendo ultimamente, due per la precisione, e che non riesco ad innamorarmi. Tutto mi sembra forzato e sto andando in crisi.

《Posso abbracciarti?》

Ride e mi stringe forte a sé. Sono stata ridicola a porgergli quella domanda, ma mi sembrava educato così. Il suo abbraccio mi rasserena e tutto sembra vada per il meglio. Non sento più il dolore per la rottura con Luca e nemmeno l'angoscia per i miei nuovi flirt.

《Stupidina, puoi abbracciarmi quando vuoi! Io ti...》

《Ti voglio bene!!》

《Anch'io, tanto.》

Mi scioglie con queste ultime parole, ma purtroppo non è tutto oro quel che luccica, infatti mi chiede una cosa a cui non avrei voluto pensare...

《Perché Luca ti ha lasciata?》

《Abbiamo litigato per via di Maria e ha preferito così.》rispondo scocciata.

《Tutto qui? Allora è un coglione! Lasciare te per Maria, mmm... io avrei fatto volentieri il contrario.》

Mi fa tornare il sorriso.
Mi riaccompagna a casa e tutta la notte penso a lui.
Mando un messaggio ai miei due flirt dicendo che non me la sentivo più di uscire al momento e non mi sembrano poi così rattristati.
Meglio, non voglio creare sofferenze.

Mi addormento con il sorriso sulle labbra e sogno quell'abbraccio per tutta la notte.

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