Capitolo 16

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LUCIA

La sveglia suona puntuale alle 7.

Comincia un altro giorno.

Mi fa così freddo stamattina, gennaio è un mese micidiale per me.

Sono molto cagionevole di salute e il freddo dell'inverno non fa altro che farmi ammalare.

Infatti la prima cosa che faccio appena sveglia, non è alzarmi, lavarmi e vestirmi oggi.

Starnutisco e basta!

Se continuo così, perdo l'autobus sicuramente.

《Lucia, sei sveglia? Stai male?》entra mia mamma in camera.

《Buongiorno... sono raffreddata.》

《Mmm fammi sentire! Sei un po' caldina, stai a casa oggi, dai!》

《No, mamma, non posso, ho il compito di matematica...》

《Ah, già, mi ero dimenticata... È all'ultima ora però. Dormi un altro pochino, entri un'ora dopo se stai meglio. Ti accompagno io, altrimenti rimani a casa e lo recupererai!》

《Grazie mamma!》

Dato che smetto di starnutire, comincio a prepararmi per andare a scuola, anche se mi sento un po' debole.

Arrivata a scuola, Maria e Dafne (quella del compleanno), mi vengono incontro.

《Lucia! Che hai fatto?》

《Niente, ragazze, ho solo un po' di influenza... pronte per matematica?》

《Mmm Lucia, sai quanto ho a matematica... non ci capisco niente.》Maria infatti ha sempre avuto tra il 3 e il 4!

《A me riescono abbastanza queste cose invece... io e Lucia ci siamo passate gli appunti e alla fine siamo riuscite a ricavarci qualcosa.》è Dafne a parlare, la prima amica che mi sono fatta in questa classe.

È bellissima, forte, solare, sincera. Le voglio un mondo di bene.

Credo che sia una di quelle persone che continuerò a sentire anche dopo il liceo.

O almeno spero.

Sì, spero che la nostra amicizia duri come quella tra me e Fabio.

Fabio è altrettanto stupendo.

È il mio migliore amico da ben 10 anni e abbiamo discusso solo 3 volte, ma tutte cose risolvibili.

Credo non ci sia amico migliore di lui.

È affidabile, fedele, simpatico e molto sincero. È tutto ciò che cerco in un amico.

La sua particolarità è quella di indovinare i ragazzi giusti per me: se odia qualcuno, significa che ci lasceremo a breve.

Luca non gli sta molto simpatico, diciamo che gli è indifferente, quindi non saprei. Sarà un buon segno? Mmm forse no.

Passa la mattinata tra starnuti e mal di testa, finché non arriva l'ultima ora insieme al compito di matematica.

Fortunatamente non è così difficile come pensavo, infatti riesco a finirlo in mezz'ora.

《Ehi Maria, com'è andato il compito?》

《Male, come sempre... anche perché ieri non ho potuto studiare.》

《Eh? Perché?》

《Come perché?! Non ricordi? Francescooo! Siamo usciti ieri...》

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