Prima missione.

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Mi sveglio di nuovo nella stanza in cui mi trovavo ieri, ma questa volta sono con Steve.
Gli avevo chiesto se potesse dormire con me perchè avevo paura di rimanere sola, non so ancora se fidarmi delle persone che si trovano in questa struttura.

La giornata che abbiamo passato ieri io e Steve è stata piacevole. Mi ha portata a visitare la città raccontandomi di tutti i cambiamenti successi durante questi anni. Anche lui deve ancora abituarsi a tutto questo. Era rimasto congelato per settant'anni, quindi anche per lui è tutta una novità.

Inoltre mi ha portata anche allo Smithsonian Institution, il museo più famosi della città, per visitare il memoriale di Bucky. Nonostante ricordi ancora il profondo amore che provavo per lui, e che provo ancora, alcune cose sfuggivano dalla mia mente.

La prima cosa che ho guardato fu una grande foto che raffigurava me e Bucky. Era il giorno in cui mi fece la sua proposta di matrimonio, ricordo quel momento come se fosse ieri.

"Buongiorno" mi sorride Steve dolcemente, interrompendomi dai miei pensieri.
Sospiro dal sollievo non appena lo ritrovo affianco a me, pensavo che mi avesse lasciata da sola.

"Ciao" ricambio il suo sorriso per poi mettermi seduta. Mi gratto gli occhi per la stanchezza e poi allargo le braccia per stiracchiarmi. Non dormivo così bene da anni.
"Ho fame" sbuffo portando una mano sulla mia pancia per il leggero fastidio che sto provando.

Non appena compio quel gesto, ecco che un ricordo si fa spazio nella mia mente.

#Flashback

L'ennesima scossa elettrica mi attraversa il corpo. Il dolore che provo aumenta ogni volta.
"L'ha perso?" sento dire da una voce. Sono troppo stordita per capire chi stesse parlando, potrei perdere i sensi da un momento all'altro.

Colpita da quelle parole, abbasso lo sguardo sulle mie gambe, notando del sangue che ha macchiato i miei pantaloni.
"Sì" risponde la voce di un altro uomo.

#fineflashback

"Coraline!" la voce di Steve mi riporta alla realtà.
"Che succede?" mi chiede dopo qualche secondo.

"Ero incinta" sussurro sentendo gli occhi che mi si riempiono di lacrime.
"E ho perso il mio bambino" scoppio a piangere, ma mi ritrovo dopo pochi secondi tra le sue braccia.

"Mi dispiace" si limita a dire mentre mi accarezza la schiena con la mano.

"Il mio bambino" continuo a dire tra le lacrime.

"Avrai tante altre occasioni per avere un bambimo" mi consola.

"Quel bambino era di Bucky"

"Lo so" sospira sconsolato.

                                 ○●○●

Ci avviamo verso la mensa per fare colazione. Seduti al tavolo sono presenti tutti i soldati che lavorano qui.
Mi chiedo che sapore abbia quella pappa strana che stanno mangiando.
"Tranquilla, non ti farò mangiare quella roba" ammette ridacchiando. Probabilmente avrà notato il mio sguardo schifato.

"Ti ringrazio" mi lascio sfuggire una risata divertita.

Ci sediamo al tavolo cominciando a mangiare, era da un sacco di tempo che non mangiavo qualcosa di così delizioso. Nei laboratori dell'Hydra era già tanto se riuscivo a bere un bicchiere d'acqua.
"Ciao" sentiamo dire dalla ragazza dai capelli rossi, Natasha, credo.

"Ciao" ricambio il saluto. Mi rendo conto di essere stata un po' brusca con lei ieri, ma da una parte non avevo tutti i torti. Dopo essere stata torturata è normale che io non mi fidi delle persone.
"Mi dispiace per come mi sono comportata ieri" dico dopo qualche secondo.

𝑾𝒉𝒐 𝑻𝒉𝒆 𝑯𝒆𝒍𝒍 𝑰𝒔 𝑩𝒖𝒄𝒌𝒚||𝐵𝑈𝐶𝐾𝑌 𝐵𝐴𝑅𝑁𝐸𝑆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora