Partenza.

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Sono passati pochi giorni da quando ho visto Peggy, ma purtroppo non penso di andare a trovarla di nuovo. Ho deciso di lasciare questa città e di trasferirmi lontano da qui, ho bisogno di stare da sola per un po'. Steve all'inizio non era d'accordo con questa decisione, non voleva perdermi di nuovo, ma alla fine ha accettato.
Ho prenotato un volo per Londra che partirà questo pomeriggio alle quindici in punto. Sono riuscita a trovare un appartamento grazie all'aiuto di Steve, se la cava un po' meglio di me con la tecnologia. Parto dal presupposto che non avevo affatto intenzione di partire per quella città, ma non sapevo dove altro andare.

Prima di farmi raggiungere l'aeroporto, Fury ha deciso di incontrare me, Steve e Sam davanti la sua "tomba". Per il mondo intero lui è ancora morto.
"È inquietante" ammetto disgustata mentre guardo la lapide con su scritto il suo nome e la sua data di nascita e di morte.

"Quell'uomo mi terrorizza sempre di più" sospira Sam provocandomi una leggera risatina. Ci troviamo in un cimitero e non sembra affatto carino ridere, ma Sam riesce a rendere divertente qualsiasi parola esce dalla sua bocca.

"Ma dai ragazzi, Fury è la persona più innoqua che esista" dice Steve. Io e Sam ci giriamo verso di lui.

"Ha una mente così perversa che è riuscito a pianificare la sua morte!" esclama Sam.

"E pensa che noi abbiamo visto il suo cuore fermarsi" sospiro.
"Natasha dov'è?" chiedo poco dopo cominciando a guardarmi intorno.

"Tra poco dovrebbe arrivare" mi risponde Steve mentre io annuisco.

"Salve ragazzi" sentiamo dire alle nostre spalle.

"Ma che diavolo!" sbotta Sam urlando leggermente per lo spavento.

"Sei proprio una femminuccia" sorrido prendendolo in giro, ma ecco che dopo queste mie parole Fury mi rivolge uno sguardo che mi fa rabbrividire. Con gli occhiali da sole e il travestimento che ha addosso mi fa ancora più paura.
Oltre agli occhiali da sole, ha una felpa nera con un cappuccio con il quale si copre la testa, e un pantalone dello stesso colore.

"L'agente Wilson non è affatto una femminuccia, signorina Jones" mi rimprovera lui, io abbasso l sguardo.

"Mi scusi" sussurro.

"Questa volta ho vinto io" sorride Sam vittorioso.

"E smettila" sbuffo tirandolgi una leggera gomitata nello stomaco.

"Nick, perché ci hai riuniti qui?" chiede Steve interrompendo la mia litigata con Sam.

"Ho intenzione di partire per una missione in cui distruggerò le ultime cellule restanti dell'Hydra, e vorrei che voi veniste con me" ci propone.
Mi lascio andare ad un sospiro agitato, non ho assolutamente intenzione di prendere parte a questa missione.

"Ti ringraziamo, Nick, ma io devo ritrovare il mio amico, e Sam verrà con me" risponde Steve.

"E lei, signorina Jones?" chiede spostando lo sguardo su di me.

"Ho bisogno di prendere una pausa da tutto questo, questo pomeriggio partirò per andare via" rispondo alzando le spalle.

"Bene, allora" sospira. "È meglio che io vada" aggiunge.

"Siamo sempre pronti per una nuova missione, non se lo dimentichi" sorride Sam stringendogli la mano per salutarlo.

"Già" aggiungo anche io, copiando il suo stesso gesto.

"Lo so" sorride leggermente per poi girarsi di spalle e andare via dopo pochi secondi.

"Vederlo sorridere ha inquietato anche me" ammette Steve mentre guarda Fury che si allontana sempre di più.
Mi lascio sfuggire una risatina che riesco a provocare anche sul suo viso.

"Ragazzi!" esclama Nat sorridendo mentre si avvicina a noi.

"Com'è andata l'udienza?" chiedo curiosa mentre mi avvicino a lei per abbracciarla. Mentre noi tre stavamo cercando di sostituire i chip sugli Helicarrier, lei si trovava all'interno del Triskelion travestita da membro del Consiglio e, per salvarci tutti, sono stati resi pubblici alcuni suoi dati privati che potrebbero rovinare la sua immagine, e così è stata sottoposta a quest'udienza.

"Benissimo" sorride soddisfatta.

"Questo che cos'è?" chiedo curiosa mentre lancio un veloce sguardo al fascicolo che ha in mano.

"Oh, quasi dimenticavo. L'ho rubato per te, sopra ci sono alcuni dati sul tuo ragazzo, credo possano esserti utili" mi sorride leggermente.

"Ti ringrazio" ricambio il sorriso.

"Ora però dovremmo andare se non vuoi perdere il tuo aereo" sospira tristemente. Mi sono affezionata parecchio a lei, è importante tanto quanto Steve. Lo stesso vale per Sam.

"Sì" sospiro per poi girarmi verso gli altri due.

"Non fate cavolate finchè sarò via" dico scherzosamente.

"Sta zitta e vieni qui" sbuffa Sam per poi stringermi in uno dei suoi abbracci. "Mi mancherai" ammette.

"Non ti libererai di me così facilmente, sappi che tornerò" sorrido ghignando.
Dopodiché abbraccio Steve.

"Stai attenta, e se c'è qualche problema non esitare a chiamarmi" sussurra al mio orecchio mentre circonda la mia schiena tra le sue grosse braccia.

"Lo farò" lo rassicuro per poi dargli un bacio sulla guancia. "E trova Bucky, ti prego"

"Farò il possibile, te lo prometto"

***

Sono in viaggio da qualche ora ormai. La parte più difficile è stata quella di salutare Natasha, non riusciva più a staccarsi da me, e nemmeno io da lei. Per un attimo ho addirittura pensato di farla partire con me, ma poi ho pensato che fosse meglio restare da sola.

Tra le mani sto leggendo il fascicolo di Bucky. Sono rabbrividita quando ho letto tutte quelle cose che ha subito e tutto quello che ha fatto.
È stato congelato parecchie volte, infatti è stato usato solo per le missioni più importanti, tipo quella dell'omicidio di Howard Stark e di sua moglie.

All'ultima pagina c'è una sua foto, sicuramente proveniente dagli anni quaranta dato che indossa la sua uniforme, e sotto di essa c'è un breve paragrafo riguardante la sua vita.
"Amore, che cosa hai fatto di male per meritarti questo?" sussurro sospirando tristemente.

❄ ❄ ❄

Ed eccoci al penultimo capitolo di questa storia.
Ci vediamo al prossimo e ultimo capitolo! ❤

𝑾𝒉𝒐 𝑻𝒉𝒆 𝑯𝒆𝒍𝒍 𝑰𝒔 𝑩𝒖𝒄𝒌𝒚||𝐵𝑈𝐶𝐾𝑌 𝐵𝐴𝑅𝑁𝐸𝑆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora