Bucky.

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Mi risveglio dopo qualche ora, o forse persino dopo qualche giorno, non lo so bene.

Mi rialzo dal pavimento gelido sulla quale ero stesa, il dolore al fianco è ancora presente, infatti appoggio una mano su di essa per calmare il dolore.
"Stai bene?" la sua voce mi risveglia dai miei pensieri.

Sposto lo sguardo su di lui e, non appena noto le condizioni in cui si trova, quasi mi si spezza il cuore. È seduto su quella terribile sedia, con le braccia bloccate. Il suo petto è nudo,  e posso chiaramente notare l'enorme cicatrice all'inizio del suo braccio di metallo.
"Sì" rispondo.

"Chi sei tu?" mi chiede di nuovo, scrutandomi attentamente il viso.

"Io ero.."

"Credo di averti amata" sussurra interrompendomi da quello che stavo per dire.
Sento i miei occhi riempirsi di lacrime non appena pronuncia quelle parole.

"Sì" sorrido avvicinandomi a lui.
"Questo me lo hai regalato tu" continuo a sorridere, mostrandogli l'anello che porto costantemente al dito. Per un attimo avevo paura che me lo avessero tolto.

Bucky sposta lo sguardo su di esso. Le sue sopracciglia sono aggrottate, quasi come se stesse cercando di ricordare qualcosa, e poi, i suoi occhi si illuminano.
"Cora" sussurra guardandomi.

Mi siedo sulle sue gambe per poi appoggiare le mani sulle sue guance, sorridendo.
"Tu sei viva" dice sorpreso, lasciandosi rigare le guance da qualche lacrima.
Poi appoggia la testa sul mio petto.

"Sì, amore" gli accarezzo la nuca per poi dargli un bacio tra i capelli.

"Dimenticavo quanto fossi bella" ammette ritornando a guardarmi negli occhi.
Io asciugo le lacrime sulle sue guance con i pollici.

"E io dimenticavo tutte le farfalle nello stomaco che mi facevi provare" ridacchio leggermente riuscendo a strappargli un sorriso.

"Come fai ad essere ancora viva?" mi chiede.

"Quando sei caduto dal treno poi mi sono buttata anche io ma, dato che la neve era alta, sono riuscita a sopravvivere. Stavo cercando di andare via con le poche forze che avevo, ma poi due soldati dell'Hydra mi hanno catturata" rispondo abbassando lo sguardo.

"Eri tu" sussurra quasi dispiaciuto.

"Che cosa intendi?" chiedo.

"Quelle grida...erano le tue"

"Non pensarci" cerco di continuare a sorridere per sciogliere la tensione, appoggiando una mano sulla sua guancia.
A questo mio gesto chiude gli occhi cercando di godersi ogni secondo di questo momento.

"Non posso toccarti"

"Come faccio a liberarti?" chiedo.

"Non lo so" ammette abbassando lo sguardo.
Dal modo in cui mi parla riesco a percepire tutto il suo dolore.

"Bucky" sussurro per far combaciare il suo sguardo con il mio.

"Sono così...stanco" sospira appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Non ce la faccio più"

"Ti fanno dormire?" gli chiedo.
Dopo quelle parole non sento nessuna risposta, solo il suo respiro che è diventato più pesante.
Si è addormentato.
"Amore" sussurro cercando di trattenere le lacrime.

Lo sento alzare la testa dalla mia spalla per poi guardarmi negli occhi. Vederlo così fragile e spaesato nelle mie braccia mi fa spezzare il cuore.
"Cosa?" mi chiede.

"Non ti addormentare, ti prego"

"Cora, è da troppo tempo che non dormo" ammette sospirando tristemente.

"Perché? Sono loro che non te lo permettono?" chiedo titubante.

"Ho paura"

"Io e Steve riusciremo a salvarti e a liberarti da questo posto, devi solo resistere un po', va bene?" gli chiedo.

"Ringrazia Steve da parte mia per non avermi permesso di ucciderti, gli devo la vita" ammette con un leggero sorriso.

"Bucky, posso chiederti una cosa?"

"Tutto quello che vuoi" il suo sorriso aumenta, e questo mi costringe ad arrossire.

"Quando mi hai visto con quel bambino in braccio perché ti sei fermato?"
Spero che si ricordi di quello che mi aveva promesso tanti anni fa, poco prima di ripartire con Steve per la guerra.

"Mi era passato un ricordo nella mente, ma solo per un attimo. Io e te volevamo un bambino."

"Bucky, ci eravamo riusciti, sai?" sorrido nostalgica. "Ero incinta."

"Eri?" chiede tristemente.

"L'ho perso per colpa delle torture dell'Hydra" sospiro.

"Ti piacerebbe avere una figlia femmina?" mi chiede sorridendomi dolcemente.

"E come vorresti chiamarla?"

Rimane in silenzio per qualche secondo, ma poi il suo sorriso aumenta.
"Peggy"

"Mi piace" sussurro dandogli un bacio sulla fronte.
Dopo quel mio gesto lo vedo diventare improvvisamente serio, e poi sposta lo sguardo verso la porta.
"Che succede?" gli chiedo preoccupata.

"Sarò di nuovo torturato, e mi dimenticherò di te"

"Stanno arrivando, non è vero?" chiedo spaventata. Non ho paura per me, ma solo per lui.

"Ti farò del male, ma ti prego, perdonami" mi chiede supplichevole.

"L'ho già fatto" sorrido leggermente per poi dargli un bacio sulle labbra ben marcato.

Ad interromperci sono le guardie che entrano dalla porta.
"Dove dobbiamo portarla, signore?" chiede una guardia che mi afferra per il braccio mentre guarda il suo capo, quello che riesco a riconoscere come Alexander Pierce.
Io rimango immobile, con lo sguardo fisso negli occhi di Bucky.

"Non fatele del male, per favore" dice Bucky guardando sia le guarde che Alexander.

"Soldato, non saremo noi a farle del male.." comincia a dire quest'ultimo mentre sistema tutti gli occorrenti per le scariche elettriche.
"..ma sarai tu" conclude per poi attivare la scossa.

Le sue urla di dolore, in realtà, sono la cosa peggiore che potessero mai farmi.

❄❄❄

Ciao a tutte! Come state?
Devo ammettere che ho sclerato parecchio quando ho scritto questa parte di loro due insieme. Era un'idea che mi frullava nella mente da un po' e quindi ho deciso di scriverla.
Spero che vi sia piaciuto. ♡





𝑾𝒉𝒐 𝑻𝒉𝒆 𝑯𝒆𝒍𝒍 𝑰𝒔 𝑩𝒖𝒄𝒌𝒚||𝐵𝑈𝐶𝐾𝑌 𝐵𝐴𝑅𝑁𝐸𝑆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora