Capitolo 19

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Mi porge una mano dopo aver messo via la katana e mi aiuta ad alzarmi, ho ancora il polso intrappolato tra le spire della frusta di Orochi, ma non mi interessa ho altro per la testa ora.

«La mia piccola tigre» sussurra avvicinandosi e spostandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, mi abbraccia, ma le mie braccia rimangono abbandonate lungo i miei fianchi: sono stanca e sotto shock, ma sono felice. Mio fratello...per quanto tempo non ho potuto pensare a questa parola in modo felice. Mi scioglie delicatamente i capelli e poi ci passa una mano in mezzo districando i nodi, mi stringe forte a sé

«Mi sei mancata» inizio a singhiozzare contro il suo petto, tiro il braccio intrappolato e sento Orochi imprecare: la corda é ancora legata al mio polso, ma ora nessuno la tiene. Abbraccio mio fratello con tutto l'affetto che non gli ho potuto dimostrare per tutti questi anni poi lo allontano bruscamente da me e gli do una sberla

«Ti sono mancata eh? E allora perché in questi nove fottutissimi anni non ti sei mai degnato di venirmi a cercare, sei un ipocrita! Uno stronzo ipocrita!» si massaggia la guancia e fa cenno a Orochi di rimanere fermo dov'é e non interferire

«Scusami e poi dimmi dove sarei dovuto venire a cercarti?»

«Sono quasi tre anni che sono alla Yang, potevi venire a prendermi una volta che tu avessi raggiunto la maggiore etá invece di lasciarmi in quella discarica di umani»

«Non potevo, credimi. Ho chiesto mille volte di te, ma mi cacciavano sempre, dicevano che eri mentalmente instabile!»

«Io ero mentalmente instabile?!» chiedo allibita

«Hai sparato a nostro padre adottivo»

«Quel mostro non era nemmeno degno di essere chiamato padre, lui era mentalmente instabile e per giunta ha tentato di ucciderci!»

«Io questo lo so, ma loro non mi credevano!» una folla comincia a radunarsi «ne parliamo dopo, per ora devo lasciarti di nuovo sotto la custodia di Orochi» si avvicina al mio orecchio per sussurrarmi l'ultima frase «fa la brava e non ammazzarmi altri compagni o qui vorranno punirti secondo il codice della scuola» sussurro anche io

«Non dire a me di far la brava, dillo a quello lí»

Accenna un sorriso poi si fa serio per parlare alla folla che si é radunata

«Orochi riportala nella sua stanza e stai attento questa volta, io intanto penseró a una punizione per lei» poi rivolto agli altri «chi non é conciato male vada a fare le riparazioni necessarie mentre i feriti vengano accompagnati in infermeria» e se ne va cercando di non voltarsi indietro a guardarmi. Vengo colpita dietro al ginocchio e cado a terra. Orochi mi lega strette le mani dietro la schiena e mi alza per il colletto della tuta. I capelli mi ricadono sul viso e impediscono a tutti di vedete che sto sorridendi, continuo a sorridere durante tutto il tragitto che Orochi mi fa fare sotto gli insulti di molti dei ragazzi dell'accademia. Vi da fastidio che una sola ragazza vi abbia causato cosí tanti problemi eh? Poveri idioti. Orochi mi butta sul letto della sua stanza e chiude la porta dietro di sé. Rimbalzo sul materasso e mi metto a ridere

«Credi che essere la sorella di Tatsuya gli impedisca di punirti?»

«Affatto» mi metto a sedere «so per certo che mi punirá nonostante tutto, deve pur mantenere la sua credibilitá di capo»

«Allora perché ridi?» faccio spallucce. Rimaniamo in silenzio entrambi

«Secondo te perché non mi ha detto di avere una sorella?»

«Avrei un'idea» mi sorride

«Immagino a cosa tu possa alludere, comunque vedo che tieni acora con abbastanza orgoglio la divisa della tua scuola» non rispondo, so dove vuole andare a parare e poi si chiede come mai mio fratello non gli abbia mai detto di me

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