Capitolo 20

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Due voci che bisticciano animatamente nel vano tentativo di non urlarsi addosso mi svegliano dai bei sogni che mi avevano accompagnato quella notte. Un braccio mi tiene vicino a un corpo solido e la realtá si prende gioco di me facendomi pensare subito ad Alex, poi mi prende a sberle ricordandomi che non lo vedo da quasi tre giorni e infine mi carezza il cuore ricordandomi che la sera precedente mi sono addormentata accanto a mio fratello...la realtá sa essere crudele quando vuole. Il braccio mi avvicuna al corpo e qualcosa mi si poggia sul fianco apro leggermente un occhio per vedere che sta succedendo. Tatsuya mi tiene vicino a sé e nel frattempo, cercando di continuare a sussurrare, litiga con qualcuno.
«Non avvicinarti troppo te» ma con chi diamine sta parlando? Mi rigiro lentamente tra le sue braccia con gli occhi chiusi
«Vedi si é pure girata di qua» Orochi?
«Magari sta sognando e crede che tu sia il fidanzato. Imbecille» evito di mettermi a ridere e di farmi scoprire dai due
«É sonnambula tua sorella?»
«Cosa? Perché me lo chiedi?»
«Lo é o no?»
«No che io sappia»
«Peccato» ma sti due cosa cosa mettono nel té verde?
«Spiegati»
«Non credo che tu lo voglia sapere, sommo»
«Non prendermi per il culo Orochi e parla» il ragazzo sospira alitandomi in faccia
«Perché chissá che fa col fidanzato e immagina in quel caso essere scambiati per lui..» questo é troppo! Pezzo di idiota, "casualmente" mi stiracchio tirando un pugno al suo bel faccino. Mio fratello ride e, una volta aperti gli occhi e trovatami a faccia a faccia con un Orochi arrabbiato con una mano sul viso, mi unisco a lui ridendo. Finalmente capisco che la cosa sul fianco era la gamba di mio fratello che serviva a tenere lontano Orochi. Il ragazzo guarda entrambi con un lampo di lucida follia negli occhi
«Giú dal mio letto tutti e due» poi ci spinge giú dal letto facendoci atterrare con un tonfo per terra
«Vorrei ricordarti che io sono sempre il tuo capo»
«Ma sta zitto!» e gli tira un cuscino. Questi due mi sembrano due bambini cresciuti male, molto male...Qualcuno bussa alla porta e Orochi e Tatsuya si guardano all'erta come due suricati all'erta poi mi alzano di peso da terra, mi legano i polsi dietro alla schiena e mi lanciano come un sacco di patate su una delle poltroncine in pelle della stanza. Mio fratello mi si avvicina rassicurandomi con lo sguardo prima di imbavagliarsi e dirigersi alla porta per aprirla. Due ragazzi entrano, inchinandosi poi davanti a Tatsuya e lanciandomi un'occhiata di fuoco
«Abbiamo preparato l'occorrente per la punizione della...ragazza, ma molti si appellano a lei Sommo perché le dia una punizione piú adatta»
Orochi gongola felice e cerca di nasconderlo a mio fratello che li guarda pensiero per poi annunciare con una calma glaciale il verdetto
«Decideremo al momento della punizione» rabbrividisco: brutto, molto brutto.
«Chi la scorterá al tempio Sommo?»
«Devo ancora decidere»
«Sommo mi spiace interrompere la riunione, ma questa é la mia stanza e io avrei altro da fare» Balordo! Muguro arrabbiata, contrariata dalla sua proposta e quelli mi guardano soddisfatti. Mio fratello si volta a guardarmi impassibile, ma un muscolo sul suo collo guizza nervoso e tradisce le sue emozioni, poi lentamente si gira verso il mio aguzzino per lapidarlo con lo sguardo rispondendogli pacatamente
«Certo, continueremo nella Sala del Drago di gemma, la prigioniera verrá affidata ai ragazzi che l'hanno portata qui a palazzo»
«Non si fida di me Sommo?» sibila Orochi
«Ho mai lasciato un prigioniero con chi l'avrebbe punito?»
«No signore»
«Appunto» lo interrompe azzittendolo per poi proseguire «e questa non sará l'eccezione. Volete che venga punita come tutti? Ebbene avrá anche i trattamenti riservati ai soliti prigionieri» deglutisco piano, quel tono autoritario mette un'ansia addosso...
«Come desidera Sommo» si vede che Orochi non l'ha presa bene, ma non mi interessa. Si inchina ed esce dalla stanza sbattendo la porta
«Chiamate Iwao e Kioshi, la scorteranno al tempio» i due ragazzi si inchinano ed escono anche loro. Tatsuya si gira verso di me visibilmente provato
«Avrei dovuto immaginarlo che si sarebbero appellati. Perdonami...» mugugno
«Oh si vero» si avvicina e mi abbassa la stoffa che ho sulla bocca poi mi da un bacio sulla fronte
«Non preoccuparti Tatsuya. Me lo aspettavo»
«Scusa» sta per iniziare a piangere e non va affatto bene
«Ehiehiehi no, non piangere. Dai andrá tutto bene, ci vuole ben altro per mettermi fuori uso» non ci credo nemmeno io, ma direi che i suoi timori bastino e avanzino...bussano
«Adesso vado piccolo fiocco di neve» mi da un altro bacio sulla fronte, mi rimette la stoffa sulle labbra poi mi da le spalle e guarda fuori, verso il giardino, per poi uscire dalla stanza facendo entrare Iwao e Kioshi che vicino al compagno sembra tremendamente basso, caspita se é imponente Iwao. Sono contenta di vederli nonostante tutto.
«Mi spiace non poterti aiutare come tu hai fatto con me..» non sembrano arrabbiati. Kioshi si siede sulla poltrona accanto alla mia
«Se hai voglia ti cureremo le ferite» Iwao mi fissa sbalordito e scioccato
«Lo ha davvero ucciso?» la voce trema un poco e rivela le sue emozioni. Non c'é disprezzo nella sua voce, solo preoccupazione. Kioshi muove il capo in un cenno d'assenso
«Propio lei» mi lascio andare a un lungo sospiro e mi abbandono sulla poltrona scivolando lentamente. Non sono il genere di persona a cui piace ammazzare la gente, ma la situazione era delicata e il tempo prezioso. Non ne vado fiera e anche se il loro attacco ha causato numerosi danni alla Yang non potrei mai farli fuori uno per uno...anche se Orochi mi stuzzica troppo spesso quest'idea. Mi lascio scivolare lungo lo schienale della poltrona fino a quando Iwao non mi prende per le spalle e mi rimette dritta sulla sedia. Mugugno contrariata quando qualcuno bussa alla porta per la terza volta nella mattinata
«É ora» Iwao e Kioshi mi guardano tristi, poi improvvisamente Iwao mi abbraccia con tutta la sua imponenza serrandomi tra le sue braccia di marmo. Kioshi aspetta che questa "dimostrazione d'affetto" finisca poi mi guarda negli occhi per un po' prima di dare un bacio sulla stoffa che ho sulla bocca e accompagnarmi con Iwao al tempio dove subiró la punizione...Un attimo cosa?! Kioshi ha fatto cosa?? Spalanco gli occhi mentre cammino riconsiderando gli ultimi avvenimenti prima del tragitto verso il tempio. Che... I corridoi sono vuoti, ma piú ci avviciniamo a quello che dovrebbe essere il tempio piú sentiamo chiaramente i rumori dovuti alla folla impazzita che attende con ansia la mia punizione e che felice di godersi lo spettacolo gratuito offerto sulla mia pelle si esalta urlando vendetta e sangue e acclamando a gran voce il mio aguzzino. Cambio postura prima di entrare nella grande sala passando da Australopiteco a Homo Sapiens, almeno non mi vedranno cosí abbattuta come sono in realtá vista la sgradevole situazione in cui é mio fratello e in cui mi sono cacciata io. I portoni si aprono e una marea di fischi, insulti e urla mi piovono addosso appena metto piede dentro la stanza. Iwao e Kioshi, seppur malvolentieri, mi cedono a due tizi dall'aria poco raccomandabile che mi prendoni per le braccia stringendo la presa violentemente, tirandomi verso il "palco" con la stessa delicatezza e rimanendo al mio fianco mentre si avvicina mio fratello che, mascherata la tristezza, si appresta a far iniziare la tortura. Quando entra Orochi mi accorgo di lui senza vederlo, la folla lo chiama a gran voce
«O-ro-chi! O-ro-chi! O-ro-chi!» e continua urlando il suo nome e scandendolo per bene. Orochi si gode il momento di gloria chiudendo gli occhi e assaporando il momento, un suo cenno e la folla adorante si placa. Si schiarisce la voce e inizia a parlare.
«Signori» la gente ricomincia a urlare per poi calmarsi quando Orochi sorride al pubblico «oggi sono qui per punire questa ragazza» i due uomini accanto a me mi portano sul bordo del palco sollevandomi sulla folla che comincia ad aggrapparsi alle mie gambe, un ragazzo tenta un po' troppo e se prova a ferirmi giuro che lo prendo a calci anche a costo di prendermele «Questa ragazza oltre a far parte di quell'accademia di traditori qual é la Yang ha ucciso uno dei nostri, feriti altri e tentato la fuga» fisso con odio il ragazzo aggrappato alla mia gamba e poco prima che io posso tirargli un calcio in piena faccia i due uomini che mi tengono mi sollevano, ributtano il ragazzo nella folla e mi rimettono sul palco accanto a Orochi che mi guarda sorridendo allegramente.
«Chi di voi si oppone alla punizione?»  non vola una mosca e di certo le persone a me amiche non possono fare nulla
«Chi di voi si oppone alla scelta delle sole cinquanta frustate?» solo cinquanta frustate per te pazzo sadico, che ti venga un crampo a quel diavolo di braccio! Un boato, la gente ne vuole di piú, vuole vedermi agonizzante al suolo
«Qualcuno si oppone ai due giorni?» si alza una voce
«No nessuno, la stronza deve soffrire! Deve soffrire, guarire e poi soffrire di nuovo!»
«Va bene allora signori il tempo di prepararsi e lo spettacolo avrá inizio» la mia mente ironizza immaginandomi un teatro pieno di gente, il sipario che si chiude dopo l'affermazione di Orochi, l'agitazione dietro le quinte e infine, dopo fischi e applausi, il sipario si riapre e l'esecuzione ha inizio. L'agitazione non giova al mio cervello... I due uomini mi forzano a stare in ginocchio sbattendomi per terra, il ginocchio pulsa, ma non ho il tempo di iniziare a pensare al dolore perché qualcuno afferra il colletto della maglia della tenuta per poi strattonarlo, rischiando di soffocarmi, e strapparlo in due parti lungo la mia schiena.
«Il doppio delle frustate stabilite vi sta bene?» chiede Orochi alla folla da cui si levano alcune voci
«Anche il triplo!»
«Il quadruplo!»
«Signori vi ricordo che stiamo parlando di una ragazza»
«Ragazza 'sto cazzo!»
«Vogliamo vedere se é realmente una ragazza?» mio fratello si agita nervoso sulla sedia, non puó nulla. Un altro boato di fischi d'approvazione
«Facci vedere Orochi!» altri fischi. Orochi si porta davanti a me sorridendo famelico e mi fa sollevare da terra
«Piccola Yuki avrei preferito farlo in un altro contesto, ma mi trovo costretto a farlo ora» gli sputo in faccia provocando qualche risata isolata. Orochi mi fissa furibondo prima di darmi una sberla che mi ha piegare la testa di lato e poi mi strappa quello che rimane della maglia di dosso lasciandomi in reggiseno. Schiamazzi vari si  alzano dal pubblico mentre Orochi mi rigetta a terra e mi costringe a stare in ginocchio davanti a lui.
«E adesso diamo inizio allo spettacolo» scompare dalla mia visuale e uno schiocco poco rassicurante mi fa rabbrividire. É ora. Chiudo gli occhi per poi riaprirli quando sento un fiato caldo sul collo, la lingua di Orochi lascia una scia di saliva dalla base del mio collo fino all'orecchio che mi sfiora quando inizia a sussurrare
«Questa cosa fará tanto male a te quanto fará piacere a me...» rabbrividisco quando mi sfiora la pelle della schiena con le dita tracciando linee verticali lungo tutta la sua lunghezza. Schiocca di nuovo la frusta sul pavimento di legno. Poi il colpo. Urlo mordendomi poi le labbra: questo sará il primo e l'ultimo che mi sentiranno fare. Si prende tutto il tempo che vuole poi il secondo colpo. Do un violento strattone ai tizi che mi tengono che aumentano la presa su dime, poi, dopo un altro paio di colpi allo stesso ritmo con dilungata sofferenza cambia tempo velocizzando i tempi tra un colpo e l'altro. Mi martorio le labbra e ogni tanto la vista si offusca per le lacrime e il dolore che si propaga ovunque lasciando scariche lancinanti a ogni colpo che mi sconquassa il corpo. Un'altra frustata e poi un'altra ancora, smetto di contarle e dopo un po' perdo il conto: ora potrebbe anche continuare in eterno o fino a quando non collasso al suolo. La pelle si spacca, i sensi cominciano a venir meno, la testa gira e la vista si offusca sempre piú spesso. I due tizi oramai mi sorreggono e forse é solo "grazie" a loro che non mi sono ancora schiantata al suolo. Non vola una mosca e l'unico suono che si sente é quello prodotto dallo scontro della frusta sulla mia pelle o in alternativa sul pavimento per scrollare via il sangue. Il respiro si affana, il cuore pulsa veloce, la vista si fa completamente nera e sono costretta a sbattere piú volte le ciglia per riprendere un minino il controllo. Sto per crollare, lo so. La voce di mio fratello mi scoppia nelle orecchie distruggendo la testa, il dolore esplode dopo l'ultima frustata. Tanti piccoli puntini bianchi e neri mi compaiono davanti agli occhi. Tatsuya urla conto Orochu che si é accanito su di me ridendo e che non lo ascolta minimamente. Sento altre voci unirsi alla sua che mi costringono a tirare su la testa che avevo abbandonato sul petto una volta chiusi gli occhi. La voce di Kioshi mi spinge a guardare la folla: lui e Iwao si fanno strada tra la gente vendendo verso di me. Salgono sul palco coperto di schizzi di sangue e gocce di sudore poi si gettano su di me afferrandomi prima che cada a terra dopo che i due uomini che mi tenevano, sotto ordine di mio fratello, mi hanno lasciato per bloccare Orochi. Ride come un pazzo, ride e continua a ridere fino a quando i simpatici puntini bianchi e neri tornano davanti ai miei occhi, la vista mi si offusca del tutto e svengo con la risata di Orochi nelle orecchie.

Spazio autrice

Scusate tanto l'immenso ritardo nel pubblicare ma ho avuto qualche problema e un bel blocco dello scrittore che mi ha fermato per un po'....
Ah grazie a Pandarosa94 che mi ha risparmiato nonostante io non abbia pubblicato nulla per Pasqua e che mi ha permesso di essere ancora qui oggi per poter continuare la storia di Yuki/Linn xD
Ora scusate, ma vado a letto ho compiuto la mia impresa e come promesso a un' altra lettrice ho pubblicato oggi. Yawn ...
Spero che il capitolo vi piaccia perdonatemi eventuali errori ma a momenti dormo sul telefono.... Alla prossima

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