Capitolo 4

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Tolse il pugnale dal mio collo e lo rimise nel fodero. Veloce come un fulmine con una mano mi bloccó i polsi

-sono un ninjia patetico...-

con l'altra mi tolse una ciocca di capelli dalla faccia e su i suoi occhi caló un velo di tristezza quando fece per toccarmi una spalla e io mi ritirai sofferente.

La spalla mi pulsava dolorosamente e il pugno allo stomaco cominciava a far sentire i suoi effetti...

«Quei tre idioti la pagheranno...» Sussurró« Ti fa male?»

«Noooo sai peró stavo molto meglio prima e poi dovresti essere contento...» ero arrabbiata ma chi si credeva di essere per fare questo a me e i miei amici e poi chiedermi come stavo come se lui non avesse fatto nulla.

Sorrise amaramente e con le dita della mano libera accarezzó la mia guancia. Avevo le spalle al muro. Giocó ancora un po' con i miei capelli e si avvicinó pericolosamente. Cercai di ritrarmi e mi spostai un poco, la sua presa sui miei polsi si fece piú forte e quando lo guardai nuovamente vidi i suoi occhi lucidi...stava per piangere???

-se pensa che mi faccia pietá si sbaglia di grosso-

Si avvicinava sempre di piú e lentamente la distanza tra le nostre labbra stava diminuendo. Quando sentivo oramai il suo respiro sul mio viso e stava per baciarmi si ritrasse di colpo e si giró di scatto.Dietro di lui c'era Michael. La sua presa si sciolse e io mi spostai di colpo approfittando di quell'attimo di distrazione. I due si osservavano come se io non ci fossi. Cosa cavolo prendeva a quel cretino aveva intenzione di farsi ammazzare.

Nel caso nessuno se ne fosse accorto Alex aveva un pugnale nella tenuta scolastica....

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