Capitolo 13

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(Capitolo Precedente) - Voglio di più - gli sussurro, lui non se lo fa ripetere due volte ed allunga il braccio verso il comodino per poi prendere un preservativo che apre coi denti. Lo bacio e nel frattempo lui se lo infila e subito dopo entra in me prima lentamente per poi aumentare sempre di più di intensità. Gemiamo entrambi, veniamo entrambi all'unisono e lui esce da me lasciandomi un vuoto così prendo le sue guance e lo avvicino a me per poi continuare a baciarlo dopo minuti ci stacchiamo esausti e lui si sdraia accanto a me.

- Cazzo y/n, sei così sensuale - 


AIZAWA'S POINT OF VIEW

Ho fatto sesso con la mia segretaria. Perché l'ho fatto? E perché mi son sentito così bene con lei, in lei. 

Sono sdraiato accanto a lei, è sudata e col fiatone, ma è bellissima, è perfetta nonostante tutto. La guardo e senza rendermene conto inizio a fissarla, lei si gira e ci guardiamo negli occhi per secondi, secondi che sembrano interminabili.

- Grazie Aizawa - grazie? - E di che y/n, perché mi ringrazi - abbiamo entrambi il fiatone e fatichiamo a comunicare normalmente. 

- Grazie per essere qui con me,  per avermi trattata così bene e per avermi chiesto cosa fosse successo - mi ringrazia lentamente visto che non ha ancora ripreso pienamente il fiato. 

È così carina, mi ha ringraziato per una cosa così "banale", ha detto "grazie per essere qui con me", nessuno me lo ha mai detto. Questa ragazza mi fa sentire bene.

Mi avvicino a lei e le lascio un bacio a stampo sulle labbra. - Questo ed altro per te - le sussurro ancora vicino al suo viso, per poi tornare alla mia posizione di stella marina. lei si avvicina e si accoccola a me. Rimaniamo in questa posizione per qualche minuto poi sento un rumorino provenire dalla sua pancia. Scoppiamo a ridere entrambi le alzo il viso con due dita: - Hai fame? - le dico ancora col sorriso sulle labbra, lei fa un cenno con la testa così ci alziamo e io mi dirigo verso la cucina, con y/n che mi segue. 

- Cucino io se vuole - mi propone gentilmente la ragazza dietro di me. Mi avvicino al frigorifero e tiro fuori le cipolle per poi iniziare a tagliarle. 

- Ma ti pare, sei a casa mia e come bravo padrone di casa, faccio io - mi atteggio appoggiandomi al bancone con un braccio. Lei accenna una piccola risata. - E dammi del tu, te lo concedo, anzi, non mi piace quando mi dai del lei, mi sento distaccato da te e non voglio - le dico tenendo gli occhi abbassati cercando di tagliare le cipolle. Lei non risponde ma immagino e spero che questa mia affermazione l'abbia resa felice.

Cala il silenzio e nel frattempo io continuo a cucinare. Questa situazione è particolarmente imbarazzante ma non sono bravo a sciogliere il ghiaccio così opto per stare zitto. - Spero ti piaccia la pasta al tonno, non mi fa impazzire ma è la ricetta più veloce - La sento avvicinarsi a me e mi abbraccia da dietro. Vedo la sua testolina spuntare da sotto il mio braccio: - Se cucini tu mangio di tutto - Da quando in qua tutta questa dolcezza? E perché sento questo formicolio dentro allo stomaco? 

Mi abbasso alla sua latezza e le do un bacio in fronte per poi sorriderle.

Finalmente la pasta è pronta così iniziamo a mangiare e y/n la divora, in men che non si dica il suo piatto torna al suo stato iniziale: bianco lucido. Sorrido nel vederla mangiare con tanta foga. Appena finisce mi guarda teneramente per poi diventare un'attimo seria e mi pone una domanda che mi spiazza: - Aizawa, noi cosa siamo? -

Clichè | Seol EunheeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora