(Capitolo Precedente) Sta avvenendo tutto così in fretta, è il mio primo giorno e questo già si comporta come un 50enne arrapato?
Y/N POINT OF VIEW
Sono minuti che siamo appiccicati l'uno alla faccia dell'altro, la cosa brutta è che voglio staccarmi ma non ci riesco, non riesco a staccarmi dalle sue morbide labbra.
Dopo svariati minuti sentiamo il solito suono dell'ascensore che ci avverte che sta arrivando qualcuno, riesco finalmente a staccarmi e dall'espressione di Aizawa potrei quasi dire che fosse deluso.
Sento alcuni passi farsi sempre più pesanti e solo in quel momento mi sveglio dal mio stato di trance, mi sistemo e cerco di nascondermi da qualche parte. Aizawa capisce ciò che ho intenzione di fare e si dirige verso il muro accanto alle grandi porte e solo allora noto una porta del medesimo colore delle pareti e mi fa cenno di nascondermi lì. Non me lo faccio ripetere due volte e mi affretto ad entrare.
- Si sistemi un po', le ricordo che è a petto nudo - Aizawa non mi degna di risposta e mi chiude la porta in faccia, gentile mi dicono.
Appena chiude la porta sento bussare sulle porte accanto a me e successivamente le sento aprirsi, credo siano automatiche.
Mi giro per notare dove sono ed è una stanza molto buia, piena di fogli, credo siano documenti vecchi, sembra una sottospecie di sgabuzzino seppur molto piccolo.
Mentre gironzolo per la stanza sento la voce stridula di una donna provenire dall'ufficio di Aizawa: - Che fine ha fatto la segretaria? Immagino tu l'abbia licenziata per come si è comportata con me - dice spavalda la donna che intuisco sia Kayama.
- No, tesoro, le ho solo dato il pomeriggio libero - tesoro?
- Son delusa sai, pensavo mi amassi di più - la sua voce si fa sempre più sensuale. Non capisco, ma non era la sua ex ragazza?
- Chi ha mai detto di amarti, ci siamo lasciati non ricordi? -
- E dai Aizawa non fare il finto tonto, ci siamo lasciati secondo i media ma noi continuiamo a divertirci - indietreggio istintivamente, attenta a non fare nessun rumore. Mi sento tradita, ma perché? Tra me ed Aizawa non c'è nulla e ne siamo consapevoli entrambi, allora perché?
- Kayama ci siamo sempre divertiti, come dici tu, solo perché io ero ubriaco o avevo bisogno di svaghi. Se sei venuta qui solo per questo allora vattene ho del lavoro da completare. - Sento Kayama sbuffare e la sento uscire, i suoi tacchi non la aiutano a passare inosservata.
Dopo l'affermazione di Aizawa son più tranquilla anche se non dovrei sentirmi così, ma nonostante ciò mi ricordo che è il mio capo ed io la sua segretaria, ciò che stavamo facendo prima non ha senso.
Sento l'ascensore farsi sempre più lontano dal nostro piano. Sento i passi di Aizawa dirigersi verso questo sottospecie di sgabuzzino, me lo ritrovo davanti il tutta la sua bellezza. Cerco di non scompormi nonostante la sua tartaruga scolpita in bella mostra.
- Dove eravamo rimasti? - si avvicina a me ma lo scanso blaterando una scusa ed esco dallo sgabuzzino avvicinandomi alla sua scrivania. - Aizawa, tutto ciò è sbagliato, non dovrei - vedo la sua faccia irrigidirsi, avvicinarsi alla scrivania e schiacciare un pulsante. Le porte si aprono: - Allora esci, non ho nulla da dirti - faccio come mi dice ma la sua voce mi ferma - Ah, e chiamami Signor Shouta, non sei abbastanza importante per me da lasciarmi chiamare Aizawa. -
Dio che nervoso, strigo i pugni ed esco dal suo ufficio, prendo le mie cose dalla scrivania e mi dirigo all'ascensore.
- Si può sapere dove stai andando? Ti ricordo che sei ancora in orario di lavoro - continuo a non rispondergli e chiamo l'ascensore che a quanto pare non ha intenzione di arrivare.
Sento Aizawa avvicinarsi a me, mi prende per il polso e mi gira costringendomi a guardarlo in faccia. - y/n smettila di comportarti da bambina -
In quel momento sento arrivare l'ascensore dietro di me. Guardo la mano di Aizawa ancora stretta sul mio polso, lui capisce ed allenta la presa. Mi scanso da lui ed entro in ascensore.
- Allora non avresti dovuto baciare questa bambina. - Prima che le porte si chiudano ho l'onore di vedere la faccia di Aizawa sconvolta, ed appena esse si chiudono completamente, mi appoggio alla parete dell'ascensore lasciandomi cadere sul suolo. I miei respiri si fanno irregolari: - Cos'è appena successo? -
STAI LEGGENDO
Clichè | Seol Eunhee
Romans[COMPLETA] Aizawa Shouta, 31 enne, CEO dell'azienda di famiglia. y/n, 18 enne alla ricerca di un lavoro. N.B: LA STORIA NON HA NULLA A CHE FARE CON L'ANIME. DISCLAIMER: - è una xreadear nella quale i pronomi sono she/her - capitolo smut (CON AVVERT...