Capitolo 7

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(Capitolo Precedente) Mi viene in mente un'idea ed al solo pensiero ghigno.

Y/N POINT OF VIEW

Non so perché prima ero così tanto in imbarazzo ma sicuramente ora ne ho modo visto che ho urlato al mio capo che ho il ciclo. Il problema principale è che nemmeno lo ho ma ero semplicemente in imbarazzo, non so, forse ero in ansia e pensare che dopo sarò sola nella stessa stanza con Aizawa non aiuta. Ma mi ricordo che mi deve cazziare per come mi son comportata quindi tutta la mia eccitazione se ne va. 

Sarà che non vedo un ragazzo decente da un po' oppure sarà che i miei daddy issues non aiutano, ma questa situazione non mi piace, o per lo meno, mi piace Aizawa ma non mi piace il fatto che mi piaccia.

Mi rimetto in sesto e vado verso la mia scrivania. Appena mi siedo noto un post-it sulla mia postazione: 

"Tra cinque minuti vieni nel mio ufficio che dobbiamo parlare. 

-Aizawa Shouta (il tuo capo)"

Che ansia che mette quest'uomo e poi non c'era bisogno di sottolineare che è il mio capo, non sono deficiente, mica me lo dimentico.

Sistemo un po' la mia scrivania che è molto disordinata ed io odio il disordine; anche se a dire il vero la mia casa e un totale disordine. Diciamo che odio il disordine ma son troppo pigra per mettere in ordine. Nel frattempo che sistemo controllo insistentemente l'orologio e appena scattano i cinque minuti mi sistemo la gonna e mi dirigo davanti alle porte dell'ufficio di Shouta. 

Busso e quando vedo le porte aprirsi entro lentamente cercando Aizawa con lo sguardo. Non è seduto dietro la scrivania. Decido di chiamarlo ma una voce mi precede: - Cercavi me? - sento la sua voce dietro di me, mi giro e noto Aizawa che cerca di indossare la camicia. É a petto nudo, davanti a me. Divento rossa ed istintivamente chiudo gli occhi indietreggiando verso la scrivania.

 - Aizawa copriti! - urlo, a mi rendo conto di quel che ho detto, spalanco gli occhi per poi ricordarmi della nudità del mio capo e li richiudo immediatamente. - Aizawa? - mi chiede con voce sensuale. -No, volevo dire Shouta, signor Shouta. - 

Sento i passi di Aizawa farsi sempre più vicini fino a che non sento una presenza davanti a me e della mani appoggiarsi sulla scrivania dietro di me. Ho i polsi delle mani appoggiate a quest'ultima e sento il calore delle mani del mio capo accanto alle mie.

- Tranquilla y/n chiamami pure Aizawa, mi piace detto da te - ma cosa sta succedendo, è uno dei miei primi giorni di lavoro e mi succede questo? 

Apro gli occhi e questa volta li tengo aperti, faccio per rispondergli ma quando lo vedo così vicino alla mia faccia mi dimentico ciò che dovevo dire diventando ancora più rossa di quel che ero già e mi dimentico ciò che dovevo dire.

-Volevi dirmi qualcosa? - mi chiede Aizawa avvicinandosi di più ed inclinando la testa. - Immagino di no - si risponde vedendomi impacciata. 

Cerco di spostarmi da quella posizione leggermente imbarazzante ma Aizawa mi mette una mano sul fianco facendo un cenno negativo con la testa. - Nono tu non hai capito, non ti muovi da qui - mi dice sorridendo. Questo momento sta diventando inquietante ed Aizawa sembra notarlo e si allontana leggermente ma non tanto da togliere la presa su di me. - Tranquilla non farò nulla senza il tuo consenso - inizia ma poi si avvicina ancora di più e continua: - tranne questo - e prima che possa capire cosa mi bacia.

Mi bacia delicatamente, solo un bacio a stampo. Quando si stacca sento il bisogno delle sue labbra così prendo possesso del mio corpo e gli prendo la camicia aperta e lo avvicino a me facendo avvicinare le nostre labbra.

Lo sento sorridere sulle mia labbra ma non si allontana e procede il bacio facendolo diventare più sensuale.

Sta avvenendo tutto così in fretta, è il mio primo giorno e questo già si comporta come un 50enne arrapato?


Clichè | Seol EunheeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora