(Capitolo Precedente) Le grandi porte vengono aperte e subito noto una grande scrivania con una grande sedia girevole rivolta con lo schienale verso di me e dei capelli neri e lucenti che sono appoggiati alla parte finale della sedia.
Y/N'S POINT OF VIEW
Entro nell'ufficio ed immediatamente sento le porte chiudersi dietro di me. Siamo solo io e l'amministratore delegato in questa stanza, è ancora rivolto con le spalle verso di me e credo stia guardando il bellissimo paesaggio che si nota dalla finestra a parete di questo ufficio.
Silenzio, nessuno di noi parla, quindi decido di smorzare l'atmosfera presentandomi: - Buongiorno, salve, sono y/n, sono qui per il lavoro da segret - perché nessuno in questo posto mi lascia finire le frasi? - Si lo so, mi ha avvertito Clara - deduco sia la pseudo-segretaria di prima.
- Perché vorresti questo lavoro - continua lui, sempre girato verso la finestra - Direi che prima di tutto ho bisogno di lavorare - rispondo con tono ovvio - Poi direi che il lavoro da segretaria mi affascina - rispondo entusiasta.
Lui si gira immediatamente, i suoi lineamenti sono perfetti, ha un viso ben scolpito con un leggero accenno di pizzetto, ha gli occhi che oserei definire stanchi, ma di un bellissimo nero nella quale potrei perdermici per ore.
Appoggia i gomiti alla scrivania, incrocia le mani a cui poi appoggia il mento ed inizia a scrutarmi dall'alto al basso. - Direi che l'essere affascinati da un lavoro non basta - inizia lui - Mi serve una segretaria che possa seguirmi ovunque, in qualsiasi momento della giornata, anche la notte se serve. Ho bisogno di una segretaria che possa esaudire tutto ciò che voglio, il più in fretta possibile - inclina leggermente la testa e socchiude gli occhi per poi chiedermi: - Riusciresti a farlo? -
Rispondo immediatamente: - Sì! Ovviamente ci riuscirei! - non so perché mi siano scivolate queste parole di bocca, in questo momento sono letteralmente pietrificata davanti a lui non riesco a pensare o a muovermi come voglio. Non so se riuscirò ad eseguire questo lavoro, è fin troppo per me. - Okay, mi basta, sembri abbastanza decisa seppur giovane - rilassa la faccia e si appoggia allo schienale.
- Non vuole controllare il mio curriculum? - chiedo gentilmente - A cosa mi servirebbe, è palese che non hai mai lavorato come segretaria, sei troppo giovane. - mi risponde neutro - e sinceramente se hai svolto o meno altri lavori non mi interessa affatto, le uniche cose che voglio sapere sono il tuo nome, il tuo cognome e la tua età, il resto non mi interessa - continua tranquillamente.
Rispondo dicendo il mio nome ed il mio cognome, mi fermo un'attimo prima di dire che ho diciott'anni e mi domando a cosa potrà mai interessargli la mia età. Spazzo via il mio ultimo pensiero e continuo: - Ho diciott'anni - rispondo fermamente - Perfetto, cominci da domani - mi risponde per poi tornare a guardare fuori dalla finestra dandomi nuovamente le spalle.
- Grazie mille! La ringrazio! A domani! - mi dirigo verso l'uscita ma vengo fermata dalla voce del mio ormai capo: - Prima di andare scrivi il tuo numero di telefono e dallo a Clara - non mi lascia il tempo di rispondere che si aprono le porte avanti a me - Ora esci - esco dall'ufficio e le porte si richiudo immediatamente.
Vado da Clara che non appena vede la felicità sul mio volto intuisce immediatamente che ho avuto il lavoro. - Devo lasciarle il mio numero - e senza spiegarle il motivo mi risponde immediatamente - Cosicché io lo possa poi dare ad Aizawa, oddio, non posso dire il suo nome, all'amministratore delegato - Deduco che il mio capo si chiami Aizawa, ma perché non si può dire il suo nome?
Notando la mia faccia stranita mi risponde dicendo che il CEO non vuole che il suo nome venga detto in azienda o dai dipendenti, per nessun motivo al mondo. Un po' confusa decido di non fare domande, scrivo il mio numero sul blocco di post-it che ho davanti a me, saluto educatamente Carla ed esco dall'azienda.
Mi dirigo entusiasta a casa mia, passo il pomeriggio a guardare la tv e a leggere qualche libro ma, esausta, mi addormento alle sei.
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Clichè | Seol Eunhee
Romance[COMPLETA] Aizawa Shouta, 31 enne, CEO dell'azienda di famiglia. y/n, 18 enne alla ricerca di un lavoro. N.B: LA STORIA NON HA NULLA A CHE FARE CON L'ANIME. DISCLAIMER: - è una xreadear nella quale i pronomi sono she/her - capitolo smut (CON AVVERT...