𝔽𝕚𝕧𝕖 (revisionato)

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Alla Blackpink Junior High le settimane passano senza altri litigi o eventi eclatanti, tutto normale o almeno all'apparenza.
Certo, continuano ad esserci i professori che caricano di studio i loro alunni come continua ad esserci qualcuno che aspetta con trepidazione il prossimo grande scandalo da scrivere sul proprio giornalino scandalistico ma qualcosa, indubbiamente, è cambiato dall'arrivo del ragazzo nuovo; tutto questo lo avverte, principalmente, Diego che però ha altri problemi più urgenti da risolvere tipo...
"Signor. Hwang! Sta ascoltando la lezione o sta pensando ai fatti suoi?"
La voce stridula della professoressa di matematica lo riscuote dai suoi pensieri.
"N-no cioè si s-sto ascoltando."
Balbetta impanicato Diego mentre tutta la classe osserva il teatrino.
"Son stufa della sua disattenzione e del suo poco impegno nella mia materia fra l'altro i suoi risultati parlano chiaro lei è appena sufficiente nelle mie materie e ascoltare le farebbe un gran bene e, ciliegina sulla torta, non è la prima volta che chiudo un'occhio sulla sua disattenzione ma c'è un limite a tutto e lei lo ha ampiamente superato.
Ora, dato che mi sono scocciata del suo comportamento, andrà dalla preside con questa missiva. Vada."
Un Diego mortificato esce dalla stanza e si dirige a testa bassa verso l'ufficio della preside.
"Oh, Diego, di nuovo qui?" Mormora confusa la direttrice Rosé nel vedere suo nipote in procinto di entrare nel suo ufficio per la seconda volta in poco meno di un mese.

                                                              ⤷ ☆ ⤶

"Diego, ascoltami, mi piacerebbe davvero farti uscire da qui senza una punizione ma capisci anche tu che non è possibile considerando anche ciò che è successo ad inizio mese, vero?" Chiede Rosé mentre cerca lo sguardo del ragazzo e le si stringe il cuore a vedere uno dei suoi allievi più promettenti, nonché suo nipote, così triste e inerme di fronte a qualcosa di, ancora, non ben chiaro.
"Diego, c'è qualcosa che non va?"
"Non preoccuparti, zia. Va tutto bene." Risponde Diego forzando un sorriso che non convincerebbe neanche un non-vedente.
"Farò finta di crederti ma sappi che non mi convinci per nulla, piccolo teppista.
Ritornando alla punizione... forse sarebbe meglio non-"
"Zia! No tutto ma quello no, per favore." Dice Diego alzandosi di scatto e avvicinandosi pericolosamente alla preside.
"Lo so quanto ci tieni a partecipare alla gita ma forse sarebbe meglio evitare."
"Se la togliete a me toglietela pure a quello nuovo."
"Diego sii ragionevole.
Quel ragazzo ha un anno meno di te quindi ha il diritto di partecipare alla cerimonia e alla gita come tutti gli altri studenti del suo anno e non possiamo interrompere una tradizione millenaria solo perché lo desideri tu e fra l'altro è un desiderio egoista e mi sorprende che a farlo sia proprio tu."
Diego inizia a guardarla sgranando fino all'inverosimile gli occhi e fa il l'abbruccio.
"Diegoo non fare così però... e va bene dopo proverò a somministrare il tuo caso ai tuoi docenti e ti faremo sapere. Ora puoi tornare a seguire le lezioni."
"Grazie mille, sei la migliore, zia!"
Dice Diego prima di saltellare verso la palestra scolastica.
Appena arriva un campanello di ragazzi gli si avvicina curiosi di sapere qual'è la sua punizione ma fortunatamente interviene Minho che, con un lieve aumento di feromoni intimidatori, fa disperdere il gruppetto di ragazzi.
"Prof, io e Diego andiamo nel campo di basket a fare qualche passaggio tanto per tenerci riscaldati." Annuncia Minho prima di dirigersi, assieme all'amico, nella palestra riservata ai giocatori di basket.
Diego prende una palla da basket dal cesto e la lancia a Minho che nel frattempo si è appostato sotto il canestro.
"1 vs 1?"
"Tu in attacco e io in difesa?"
"Neanche a chiedere, capitano."
I due ragazzi si mettono in posizione: uno pronto ad attaccare e l'altro in posizione di difesa,
Minho si mette a palleggiare come se avesse tutto il tempo del mondo per farlo.
"Min spicciati, non abbiamo tutta l'eternità."
Diego alza il busto e si mette in una posizione rilassata.
Succede tutto in pochi secondi.
Fatto sta che quando Diego si riprende Minho è alle sue spalle mentre i rimbalzi del pallone rimbombano nella palestra.
Diego sposta freneticamente gli occhi per tutta stanza senza motivo apparente.
"Amico, cosa succede?"
"Uh? Niente."
"Sarà, comunque tu sei fatto battere come un pivello." Dice giocosamente Minho.
"Si si ma adesso rifacciamo: io in attacco e tu in difesa."
"Preparati a perdere, Mr. New York Shitty!"
"Diegooo è successo un'eternità fa!"

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Nel frattempo a qualche chilometro dalla BJH dentro ad una palestra di boxe un uomo, quasi sulla quarantina, sta guardando due suoi allievi combattere e di quando in quando li corregge in modo da rendere i loro assalti più micidiali.
Ad un certo punto un telefono inizia a squillare prepotente rompendo il religioso silenzio che si era creato.
Un ragazzo dai penetranti occhi verdi, seduto su una sedia, distoglie lo sguardo dagli esercizi di matematica, dal libro di quinta superiore, che sta facendo e prende il telefono per poi porgerlo al padre.
"Ragazzi, pausa di cinque minuti."
Il padre prende il telefono e se il mittente lo sconvolge non lo da a vedere ma prima di rispondere esce dalla struttura sotto lo sguardo curioso del personale e delle persone presenti.
Dopo qualche minuto la porta si riapre e il proprietario della palestra rientra e si rivolge al figlio, con un sorriso che prometto poco di buono.
"Vai a casa e fatti una doccia. Questa sera si va a cena fuori."

                                                        ⤷ ☆ ⤶

ℂ𝕒𝕣𝕠𝕦𝕤𝕖𝕝- 𝔸𝕟 𝕆𝕞𝕖𝕘𝕒𝕧𝕖𝕣𝕤𝕖 𝕊𝕥𝕠𝕣𝕪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora