ℂ𝕒𝕣𝕠𝕦𝕤𝕖𝕝- 𝔸𝕟 𝕆𝕞𝕖𝕘𝕒𝕧𝕖𝕣𝕤𝕖 𝕊𝕥𝕠𝕣𝕪

𝔼𝕚𝕘𝕙𝕥 (revisionato)

"Chris?"
"Si, piccolo?"
Il ragazzo dalla chioma nera si divincola, dalle braccia muscolose del biondo, in modo tale da guardare negli occhi il ragazzo più grande.
"Per quanto dovremmo nasconderci?" La sua voce è carica di angoscia e nel parlare abbassa progressivamente lo sguardo.
"Verità nuda e cruda? Fino a quando la verità sarà visibile agli altri, dobbiamo aspettare la Cerimonia."
Sussurra il biondo mentre, con due dita, riporta lo sguardo del più piccolo sul suo viso; poi lo abbraccia cercando di infondergli forza e speranza.

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Davide vuole ammazzare qualcuno, possibilmente uno dei suoi compagni di camera.
"Com'è possibile che la voce umana possa produrre dei suoni così acuti?"
Da sotto il cuscino, calato in testa e premuto sulle orecchie in modo energico, gli occhi smeraldo di Davide fulminano, in modo alternato, due dei suoi tre compagni di stanza.
Jeongwoo e Doyoung si stanno urlando addosso da mezz'ora e, da una decina di minuti, si stanno lanciando qualsivoglia oggetto gli si pari davanti.
Davide si alza, stando attento a non farsi colpire dagli oggetti volanti, si mette il primo paio di ciabatte che trova ed esce dalla stanza sbattendo forte la porta, per scaricare una parte della sua rabbia.
Davide si lascia guidare, nei corridoi, dal suo istinto senza prestare attenzione a dove sta andando.
Dopo un po' che cammina sente un odore che gli solletica le narici e, di riflesso, il suo stomaco inizia a brontolare.
"Effettivamente è da ieri sera che non faccio un pasto completo e sta mattina... beh, ho assaggiato un altro tipo di carne." Pensa, Davide, mentre un sorrisino fa capolino sul suo volto, sorriso che dura poco dato che va ad impattassi contro qualcosa... o meglio dire qualcuno.
"What the fuck, man?" Sbraita una voce.
Davide barcolla un attimo prima di essere spinto a terra in modo brutale.
Davide solleva lo sguardo, il viso è completamente rosso dall'umiliazione e i suoi occhi... beh i suoi occhi sono semplicemente fiammeggianti e non smettono di fissare furiosamente il gruppetto di, a giudicare dall'accento, di australiani.
Improvvisamente il movimento frenetico degli occhi di Davide si ferma su un ragazzo che sta palesemente cercando di nascondersi dietro ad un ragazzo che si trova in fondo al gruppo.
"A-andrew, f-forse è m-meglio andare v-via." Dice il ragazzo semi-nascosto a, quello che presumibilmente è, il capo il quale si gira e lo fissa con uno sguardo che non promette nulla di buono.
"Mok, puoi cortesemente ripetere ciò che hai detto al resto dei presenti?"
"Mok vi ha cortesemente detto che è meglio se ve ne andate." Dice Davide mentre si alza molto lentamente perché sa che l'attenzione di tutti i presenti è su di lui.
"Ma chi ti credi di essere, mh?" Il mento del capo si alza in segno di sfida.
"Mok, vorresti dire qualcos'altro ai tuoi compari prima che li riduca peggio di quanto ho ridotto te?" Chiede Davide mentre si ispeziona con noncuranza la mano destra.
Silenzio.
"No?  Beh, peggio per voi." Ghigna Davide prima di iniziare il suo attacco.

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La scena che si presenta agli occhi del giovane Alpha è a dir poco raccapricciante.
Il suono di ossa rotte, le macchie di sangue e il terrore nel viso degli spettatori misto alla consapevolezza di non poter fare nulla... ecco questo è tutto ciò che fa sentire potente Davide.
"Questo ragazzo non sa far altro che menare le mani!?" La domanda sorge spontanea in Diego che non può far altro se non guardare affascinato, come la prima volta, il ragazzo prenderne a pugni un'altro.
Dopo un po' di tempo passato ad osservare la scena Diego vede uno schema che si ripete: prese in giro all'avversario, schivare i colpi maldestri ed attaccare a sua volta e di nuovo da capo.
C'è un frangente, un piccolissimo lasso di tempo, nel quale Davide non ha le mani in posizione di attacco ed è volubile.
Diego inizia a fare il countdown.
"3..."
Il rumore della mano di Davide che va ad impattarsi sulla mascella del ragazzo.
"2..."
Una spintarella e lo sconosciuto cade, di nuovo, a terra e Diego approfitta per avvicinarsi.
"1..."
Diego non ha tempo di guardare la mossa di Davide perché gli prende le mani da dietro, approfittando dell'effetto sorpresa.

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Diego si muove velocemente e sapientemente per i corridoi dell'hotel d'altronde è una vita che ci va, per metà del viaggio Davide rimane tranquillo, segue Diego senza ribellarsi, probabilmente deve elaborare ciò che è successo ma per la seconda metà...beh, la cosa positiva è che non urla ma forse sarebbe meglio che urlasse invece dei calci allucinanti che tira al povero Diego.
Dopo dieci minuti infernali la coppia che scoppia arriva nel bellissimo giardino dell'hotel e, finalmente, molla la presa su Davide che immediatamente ritrae il braccio e inizia ad indietreggiare senza staccare gli occhi da Diego e, di conseguenza, senza guardare dietro di sé va sbattere contro qualcuno.
"Ma che cazzo di sfiga c'ho oggi."
Quando si gira non può credere ai suoi occhi.

                                                         ⤷ ☆ ⤶