Capitolo 25

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-Si, andiamo- dico mentre iniziamo a camminare insieme giù dalla torre.

Appena abbiamo finito di prepararci ci ritroviamo insieme in sala comune per poi uscire e dirigerci verso il villaggio di Hogsmeade.

Chiacchieriamo su cose a caso e ogni tanto ci fermiamo ad osservare la neve che cade.

-Che odore hai sentito nell' Amortentia?- domando improvvisamente anche se già conoscevo la risposta, volevo solo sentirlo dire dalla sua voce.

-Vaniglia, cioccolato e mela, anche se non so di chi sia quest' odore- risponde non facendo trasparire nessuna emozione, evitando di farmi capire se mentisse o no -Tu che hai sentito?-.

-Menta, mela verde e muschio- gli dico tentando di rimanere impassibile mentre a lui spunta un sorriso che oserei definire dolce.

Arrivati al villaggio lo tiro nel negozio di Mielandia dove si trova un' immensa varietà di dolci.

Prendiamo le Cioccorane, le caramelle Tutti i gusti e le Api Frizzole.

-Che ne dici se andiamo ai Tre Manici di Scopa a bere una burrobirra?- chiede.

-Certo- acconsento mentre ci dirigiamo verso il locale.

Una volta dentro intravedo Cedric ed Irene ad un tavolo non troppo lontano che ci notano e fanno cenno di raggiungerli.

-Perché non vi unite a noi? Siamo appena arrivati, stavamo per ordinare- ci propone Cedric raggiante.

Io e il biondo accettiamo l'offerta e ci sediamo di fronte ai due ragazzi.

Tutti e quattro ordiniamo una burrobirra e, mentre parliamo, offro agli altri i dolci che avevo comprato poco prima.

Ovviamente sono stata obbligata a raccontare cosa era successo il giorno prima dopo la partita e di raccontare come si era risolta la cosa stamattina.

Dopo un'oretta usciamo dal locale, il sole sta già cominciando a tramontare.

Camminiamo verso il castello, i due fidanzati mano nella mano che si scambiano baci e parole dolci di tanto in tanto, io e Draco in imbarazzo da tutto quell'affetto.

Provo una forte sensazione di disagio, le cose dolci non mi piacciono molto, così afferro un po' di neve dal suolo innevato e la faccio diventare una palla senza farmi notare.

Aspetto il momento giusto e, quando noto che si stanno per baciare, lancio la palla addosso a loro, colpendo entrambi i loro volti.

Improvvisamente Draco scoppia a ridere appoggiandosi a me per non cadere.

-Ah si? Volete una guerra? - annuncia Irene con un sorriso spavaldo.

Come dei bambini iniziamo a correre e fare delle palle di neve per poterle tirare agli altri.

Rincorro i miei due amici mentre Draco mi aiuta ma ovviamente non posso finire una giornata senza fare una figura di merda.

Rincorro Cedric che mi conduce in un punto dove la neve é ormai ghiaccio.

Il Serpeverde mi raggiunge mentre io scatto in avanti per afferrare il mantello del castano.

Perdo l'equilibrio e scivolo all'indietro tentando di trovare qualcosa come appiglio, ovvero il braccio di Draco.

Sono distesa a terra con gli occhi chiusi per il dolore alla schiena.

Tento di rialzarmi ma picchio la fronte contro quella di qualcun altro: anche il biondo era scivolato ed era finito a quattro zampe sopra di me.

Il mio viso si dipinge di rosso mentre osservo il ragazzo sopra di me che si tiene su con gli avambracci per non schiacciarmi sotto il suo peso, anche le sue guance sono spolverate di rosa.

Entrambi ci guardiamo dritto negli occhi facendo trasparire il panico.

I nostri due amici scoppiano a ridere, Irene é appoggiata al loro per non scivolare sul ghiaccio come avevamo appena fatto noi.

Draco si alza da sopra di me e mi porge una mano per aiutarmi a rimettermi in piedi.

Spolvero i miei vestiti dalla neve mentre nessuno dei due proferisce parola per il troppo imbarazzo.

Ci avviamo tutti e quattro verso il castello, ma stavolta Irene e Cedric ci prendo in giro per la scena appena successa.

-Scusa, non volevo tirarti per terra insieme a me- sbuffo irritata dalle continue risatine dei nostri amici.

Draco sta per rispondere quando la bionda gli parla sopra.

-Dovevate baciarvi- si intromette facendo la finta offesa.

-Vorrei ricordarti che ci siamo già baciato una volta, sempre a causa tua- ribatte il Serpeverde probabilmente infastidito dal commento.

-Già, il mio piano modestamente era infallibile- si vanta scherzosamente Irene.

Appena arriviamo al castello ci dirigiamo verso la Sala Grande dove ceniamo per poi andare a rilassarci nella nostra sala comune, invitando anche Cedric.

Ci sediamo accanto al fuoco su alcune delle poltrone verdi e argento: la ragazza si accomoda beatamente sulle gambe del suo ragazzo mentre io e Draco gli lanciamo un'occhiata disperata.

-Che c'è? Potete farlo anche voi, nessuno vi giudica- ci punzecchia mentre noi come al solito alziamo gli occhi alle sue affermazioni.

-Va beh, penso di essermi rilassato abbastanza per oggi, vado direttamente a dormire, buonanotte ragazzi- ci saluta il biondo mentre mi dà un bacio sulla guancia, quasi come per schernirmi.

Le mie guance si arrossano leggermente ma fingo che non sia successo nulla.

Dopo un'altra buona mezz'ora a chiacchierare con gli altri Irene decide di voler andare a dormire e di portare nel nostro dormitorio anche Cedric.

-Aspetta, Cedric dorme con noi?- le chiedo confusa.

-No, Cedric dorme con me- ammicca -tu puoi andare nella stanza del biondino-.

Stanca delle loro prese in giro mi alzo dalla poltrona e mi incammino verso il dormitorio maschile.

Mi torna in mente il giorno in cui Draco mi aveva consolata per via di Pansy.

Corro attraverso il corridoio del dormitorio e, quando mi trovo davanti alla sua porta, busso.

***

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