Capitolo 24

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Parliamoci chiaro, io non voglio ferire Draco, ho solo paura dell'amore.

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Mi sveglio sentendo due mani che mi afferrano le spalle e mi scuotono leggermente.

-Emy, svegliati! C'è Draco fuori dalla porta che sta chiedendo di te, che vuoi fare?- mi sussurra Irene preoccupata.

Beh le mie due opzioni sono o il parlargli e spiegargli dei miei dubbi o il nascondermi per la vergogna di averlo trattato male il giorno prima tenendomi tutto dentro.

Credo proprio che la seconda mi ispiri di più.

-Mh mi nascondo sotto il mio letto, tu digli che non ci sono- le rispondo con voce ancora impastata dal sonno andandomi a nascondere sotto il letto.

Irene mi lancia uno sguardo preoccupato per il mio nascondiglio squallido ma non ribatte e apre la porta a Draco.

Lo osservo dal mio nascondiglio: ha i capelli leggermente più spettinati rispetto dal solito e gli occhi contornati di rosso, aveva pianto a causa mia?

-Scusami Draco, mi stavo cambiando, come mai sei nel dormitorio femminile di prima mattina?- gli chiede la bionda facendogli un sorriso.

-Uhm, stavo cercando Emy... Posso parlarle?- domanda lui a sua volta.

-Cosa? Pensavo che Emy fosse da te, non è mai tornata qui la scorsa notte- finge Irene in tono preoccupato.

Vedo il biondo arrossire leggermente stupito ma la sua espressione cambia subito in una preoccupata.

-Oh non fa niente, se la vedi dille se per favore può parlare con me, ciao- dice alla Serpeverde sbrigandosi ad andarsene.

Appena la porta della camerata si chiude lo sento tirare su con il naso.

-Mi sento un mostro- annuncio uscendo da sotto il letto.

-Piantala, non lo sei, avresti solo dovuto confrontarti con lui- mi rimprovera la ragazza.

-Forse hai ragione...Dopo andrò a cercarlo, quando me la sentirò- la avviso mentre mi infilo sei pantaloni e un maglione comodo per passare la domenica.

Decido di uscire un po' dalla camerata e fare un giro per la scuola per schiarirmi le idee attenta a non incontrare Draco.

Poco dopo essere uscita intravedo la chioma platino che conoscevo tanto bene parlare con qualcuno di più basso. 

Curiosa mi avvicino ai due e noto che è Pansy.

Istintivamente esco allo scoperto per far notare la mia presenza ma, con molto disgusto, noto che Pansy si è sporta in avanti e ha dato un leggero bacio sulle labbra al ragazzo.

-Oh, ciao Emy- mi saluta con un sorriso crudele lei appena si accorge di me.

Pure il biondo si gira nella mia direzione e il suo sorrisino crolla.

-Emy, aspetta, lasciami spiegare!- mi urla mentre io ho già iniziato a correre verso il mio posto sicuro: la torre di Astronomia.

Lo sento correre dietro di me ma è stranamente lento, probabilmente non avrà dormito molto per colpa mia.

Riesco a distanziarlo di un pochino e salgo sulle scale che portano sulla torre.

Appena arrivo in cima mi accascio contro la ringhiera a riprendere fiato.

-Emy fermati, devo parlarti- mi dice lui avvicinandosi a me.

-Parla allora- gli ordino dura.

-Non mi sei mai piaciuta, ti stavo prendendo in giro, io amo solo Pansy, solo lei è degna del mio amore, volevo divertirmi un po' a fare impazzire qualcuno- mi spiega ghignando.

Lo guardo negli occhi vulnerabile mentre delle lacrime silenziose mi scorrono sulle guance.

Sento dei passi leggeri provenire da dietro di me, non ho nemmeno il tempo di guardarmi dietro che una mano si appoggia sulla mia spalla.

Sposto lo sguardo dalla sua mano al suo viso e realizzo che è Draco.

Aspetta, perchè ci sono due Draco?!

-Scusami, chi saresti tu?- chiede il Draco accanto a me a quello che ho di fronte.

-I-io...- non trova le parole il ragazzo di fronte a me.

-Ti ho fatto una domanda, chi sei?- chiede nuovamente acido puntandogli la bacchetta alla gola.

-Sono T-Tiger- risponde l'altro -Pansy mi ha ricattato per far parte del suo piano e farti odiare da Emy così tu saresti tornato da lei, abbiamo preparato della pozione polisucco-.

Draco ha uno sguardo furioso mentre Tiger sta tremando dalla paura.

-Via di qui, subito- gli ordina mentre l'altro corre giù dalla torre.

Lo sguardo del biondo si posa sulla mia figura leggermente sconvolta.

Sposto lo sguardo verso il suo viso e al contatto visivo arrossisco finendo per abbracciarlo affondando il mio viso nel suo petto.

-Scusa, sono stata un mostro- sussurro strofinando la mia testa sul suo petto.

-Non è vero, so che hai i tuoi motivi e non ti forzerò a dirmeli, basta solo che tu mi rimanga accanto anche solo come amica e io ne sarei felice- mi rassicura passandomi una mano sulla schiena.

Ci stacchiamo dall'abbraccio dopo ancora un po' di tempo e ci limitiamo a fissarci negli occhi.

-Vorresti fare un giro a Hogsmade con me questo pomeriggio?- mi domanda con un leggero rossore sul viso dovuto anche al freddo che fa in questo posto.

-Si- gli rispondo abbassando la testa per nascondere il rossore e un sorriso ebete.

-Allora andiamo a metterci qualcosa di più pesante per uscire- ride mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

-Si, andiamo- dico mentre iniziamo a camminare insieme giù dalla torre.

***

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