-Anne ma tuo figlio fuma!

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Fare commissioni per la tua famiglia a sedici anni non è proprio il massimo.
Vorresti uscire, divertirti con i tuoi amici fino a tardi, bere magari, per alcuni anche fumare, e poi, quando la stanchezza è troppa per poter essere gestita, tornare a casa per riposare. E il giorno dopo ricominciare, sempre con lo stesso ritmo e lo stesso grado di divertimento.
Ma non è sempre così.
O meglio, non è quasi mai così.
Avere sedici anni, vuol dire dover rispettare certe regole della famiglia, anche quando ci fanno schifo.
Come per esempio andare a fare la spesa invece che passare il pomeriggio a casa del tuo amico Rick.
Fortuna che Harry fosse un ragazzo fuori dal normale, in molti sensi. Più di quanto si possa immaginare.

Ad Harry piaceva andare a fare la spesa o altre commissioni per i suoi genitori. Si divertiva un mondo.
Certo, non era sempre stato così. Non si era sempre divertito. Solo da un paio di anni a quella parte.
E voi vi chiederete perché, ovviamente, Harry trovasse spassoso da due anni andare a fare la spesa, ritirare la posta ed altre cose di questo genere.

Due anni prima aveva notato che, improvvisamente, la gente ascoltasse sempre quello che lui dicesse. Sempre. Ogni cosa.
Se Harry avesse detto improvvisamente di non voler studiare per un compito in classe, la professoressa invece di punirlo, lo avrebbe assecondato.
Se Harry avesse deciso di voler allestire una festa in classe di punto in bianco, nel bel mezzo di una lezione, il suo professore non avrebbe urlato e rimproverato tutti ma si sarebbe messo a ridere, si sarebbe unito a loro ed avrebbe trovato il tutto anche un ottima idea per spezzare la solita routine.

Faceva questi esempi perché erano davvero accaduti. Aveva davvero deciso di fare festa nel bel mezzo di una lezione ed il professor Jackson, il professore più stronzo di tutta la scuola, lo aveva aiutato a prepararla.

Ma le novità non erano finite qui.
Due anni prima aveva anche cominciato a notare che, persone con le quali passava tutto il giorno da metà della sua vita, a tratti non lo riconoscessero più. Sua mamma lo aveva scambiato per il postino una volta, suo padre per il vicino di casa ed un suo amico, Paul, per la ragazza per la quale aveva una cotta da secoli. Harry aveva notato che ogni volta che questo accadeva, lui aveva pensato un attimo prima a quella persona.
Nel caso di suo padre, aveva sperato che il vicino gli chiedesse scusa il prima possibile per aver accidentalmente investito il loro gatto.
Nel caso di sua madre stava pensando al fatto che da giorni si lamentasse della posta in ritardo e che prima sarebbe arrivato il postino, prima lei avrebbe smesso di lamentarsi.
Nel caso del suo amico Paul, stava semplicemente pensando di architettare una volta per tutte un incontro tra i due. Quella volta si era beccato anche un bacio a stampo disgustoso dal suo amico. Solo a ripensarci gli venivano i brividi.

E voi penserete che sia finita qui. E invece no! Perche Harry aveva notato anche un'altro fatto curioso da due anni a quella parte.
Aveva notato che ogni volta in cui lui immaginasse qualcosa che altri gli stavano raccontando, nel momento in cui l'immagine nella sua testa diventava nitida, improvvisamente anche gli altri riuscivano a vederla, esattamente come lui l'aveva pensata.
Solo che lui la pensava, loro invece riuscivano a viverla in prima persona. Come fosse un allucinazione. Ne venivano completamente investiti.

Nessuna di queste esperienze era stata piacevole.
Harry l'aveva trovata curiosa ed all'inizio anche sconvolgente ed eccitante. Ma dopo questi piccoli incidenti i suoi amici si erano allontanati un po' da lui, lasciandolo sempre più tempo da solo. Anche la sua famiglia aveva cominciato a guardarlo con occhi diversi.

Si può pensare che Harry, in tutto questo, fosse rimasto turbato e traumatizzato da questo loro abbandono. Ed invece l'eccitazione per riuscire a fare improvvisamente queste cose e il benessere che gli portava farle, non lo facevano sentire minimamente escluso dal mondo come gli altri volevano.
Era vero, i suoi amici lo avevano lasciato da solo ormai e la sua famiglia era un po' spaventata da lui ma Harry aveva saputo adeguarsi alla situazione.
Da mesi ormai incidenti del genere erano meno frequenti, anche se alcune volte non riusciva proprio a controllarsi, e incanalava tutte le sue energie per sperimentare solo ed esclusivamente con estranei.

Saturno non ha anelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora