Cosa vuole Saturno?

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-Buongiorno.- mormorò Harry guardando e sorridendo dolcemente all'altra persona davanti a lui, stesa sul letto di pancia, ancora insonnolita.
-Buongiorno.- mormorò in risposta, strofinandosi con le nocche delle dita gli occhi.
-Dobbiamo andare a scuola.- disse Harry -Ci dobbiamo preparare.
Imani annuì, buona come sempre, e piano piano si alzò.
Harry la aiutò a prepararsi poi scesero insieme.
Imani prima però diede il buongiorno a Louis. E così anche Harry dopo.

Una volta di sotto, mentre scendevano per arrivare al piano terra, Iv li affiancò.
-Buongiorno Imi! Buongiorno Harry!
-Buongiorno Iv!
Imani saltò in braccio alla ragazza.
-Buongiorno.- le diede un bacio sulla guancia.
-Andiamo a scuola?
Imani annuì.
-Anche tu.- disse all'altra.
Iv annuì.
Poi, nel corridoio verso la mensa, vennero fermati tutti e tre.
Qualcuno chiamò Harry che, voltandosi e vedendo chi fosse, impazzí dalla gioia.
-Zayn! Che ci fai qui?
-Sono passato a salutare. Dovevo venire qui per aiutare Louis in una cosa, essendo io un Evocatore.
-Si me ne aveva parlato. Ma non pensavo fossi tu.
-Magari voleva farti una sorpresa.
Harry annuì.
-Comunque loro sono Imani e Evangelina.- le presentò all'amico.
Entrambe sorrisero a Zayn e lo salutarono poi i due continuarono a chiacchierare, dirigendosi tutti verso la mensa.
Mangiarono e parlarono del più e del meno finché non vennero interrotti dalle amiche di Iv che si avvicinarono a loro.
-Andiamo Iv?
Lei annuì.
-Ci vediamo Harry. È stato un piacere Zayn.
-Piacere mio!- strinse la mano alla ragazza. Ma nel mentre Harry vide i suoi occhi indugiare per qualche attimo in più su una delle amiche di Iv. Harry aggrottò la fronte mentre la ragazza, notando lo sguardo del moro, arrossì leggermente.
-Porto Imi in classe, okay?- disse in ultimo Iv al riccio.
Lui annuì poi le ragazze andarono via, lasciando da soli i due.
Zayn le seguì con lo sguardo finché non notò che Harry lo stesse osservando.
-Che c'è?- chiese.
-Zayn!
-Cosa?
-Guardi le ragazze più piccole di noi ora?- chiese soprattutto per prenderlo in giro.
-Non le stavo guardando.
-Si! Ti ho visto. Hai puntato una di loro.
-Non è vero. Lo sai che voglio stare da solo.
-Si, certo! Finché non hai visto lei.- indicò la ragazza appena andata via.
-Era solo carina. Ma non ho pensato a niente di strano.
-Peccato che io ti conosca bene e sappia che non sia come dici tu.
-Harry, ho degli occhi e li uso. Se vedo una bella ragazza..
-Ah, ora è bella anche. Prima era carina, ora bella. Tra qualche secondo te la sposi se continuiamo a parlarne.- rise.
Zayn alzò gli occhi al cielo.
-Smettiamo di parlare di lei..
Harry non aveva bisogno di leggergli nella mente per capire come vai avesse lasciato in sospeso la frase.
-Non ti dirò come si chiama.- disse a braccia incrociate, con un sopracciglio alzato.
Zayn sbuffò e si alzò.
-Meglio che vado da Louis. Lui si che è simpatico.
-Cosi ti farai dire da lui il nome della ragazza?- chiese Harry mentre l'altro si allontanava.
L'ultima cosa che vide di Zayn fu il suo dito medio alzato.
Harry rise per qualche momento poi finì la sua colazione. Non gli dispiaceva stare da solo per un po'.

Decise, una volta di sopra, di dedicare un po' di tempo a sé stesso.
Si fece un doccia, lavò i capelli, li asciugò e li curò, anche se ci volle poco data la misura ridotta.
Poi, mentre si stava vestendo, Louis aprì la porta della loro camera.
-Vieni? Dobbiamo parlare di un fatto.
Harry era confuso.
-Nostro o della scuola?- chiese.
-Scuola.
-Arrivo.
Si infilò una maglietta velocemente ed uscì.
Una volta nell'ufficio, tutti i Consiglieri presenti, Louis spiegò: -Mi è giunta voce che tra poco dovrebbero arrivare visite.
-Che tipo?- chiese Jago con tono grave.
-Dimitri.
Guardò Harry che ricambiò lo sguardo, preoccupato.
-Sai cosa vogliano?- chiese Lucy.
Louis scosse la testa.
-L'ho incontrato l'altro giorno in missione.- rispose per lui Harry.
Tutti lo guardarono.
-Tra quanto saranno qui?- chiese Éclair.
-Magari sono anche già arrivati.- disse Louis -Vorrei che veniste tutti voi fuori con me.
E così fu.
I Consiglieri seguirono Louis giù per le scale e lungo tutto il parco fino all'uscita.
Tutti gli studenti ed insegnanti, nessuno escluso, si voltarono per guardarli mentre uscivano di li. Trasmettevano potenza ma doveva essere successo qualcosa di grave se tutti quanti si muovevano in gruppo verso l'uscita della scuola.

Saturno non ha anelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora