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Okay. Ora era da spiegare come mai Alan sapeva tutta la storia senza che avessimo parlato di una probabile gravidanza prima d'ora. Poteva averlo dedotto.. Infondo non era poi così difficile rendersene conto eh!
Però non trovavo una risposta alla domanda che mi stavo frequentemente ponendo in questi minuti: 'come sapeva fosse femmina?'
Non ebbi il tempo di domandarglielo che venimmo interrotti dalla campanella. Ero stupita, non aprivo bocca e rimasi lì impalata a fissare la finestra. Ero Alquanto sbalordita e, assorta nei miei pensieri, non mi resi nemmeno conto che tutti se ne andarono e Alan mi stampò un bacio sulle labbra in segno di saluto. Rimasi sola. Tutti nelle aule e io a fissare il cielo per trovare una misera risposta ragionevole.

"Jennifer! Jennifer!"
La voce di mia madre a prima mattina era IL MASSIMO!

"Dimmi mà"
"Ti devi svegliare! È tardi"
"Ma se fino a ieri hai detto che non sarei dovuta andare a scuola oggi"
"Infatti. Andremo all'ospedale"
"CHE?!"
Ricordate quando ho detto che odio l'ospedale?! Beh, ecco appunto.
"MA CHE..? NO, DAI, SEI SERIA?! PERCHÈ?!" Ripresi.
"Non replicare! Ti ricordo che avevamo (avevo) fissato l'appuntamento un mese fa"
"Ma pensavo fosse per te! Dai mamma..."
"Niente scuse! Deve nascere sana, tua figlia!"
Un attimo di silenzio, poi continuò:
"A proposito, come avete deciso di chiamarla, tu e Alan?"
"Non lo so, non ne abbiamo parlato.."
Poi mi venne un colpo di genio!
"Piuttosto... Come faceva Alan a sapere tutto prima che ne parlassimo?"
Ne ero sicura. È stata lei!
"Gliel'ho detto io!" Esclamò come se nulla fosse.
"MA MAMMA!"
"Che c'è? So che parlare non è mai stato il tuo forte..."

"Quanti anni ha la ragazza?" Chiese il dottore a mia madre.
"Quasi 17" rispose lei senza un briciolo d'imbarazzo. Mi stupì come l'avesse presa.
D'altro canto non poteva che aspettarselo. E poi non avrebbe neanche potuto dirmi nulla. Anche lei è rimasta incinta presto di me. Poteva avere 18-19 anni. Siamo là.
"Sei al 6 mese." Annunciò il dottore.
"Lo so." Risposi.
"Sai già come chiamerai la bella fanciulla che hai in grembo?"
"Veramente no." Dissi altrettanto fredda di prima.
La mamma mi guardò e mi sorrise.

"Eccola." Esclamò il medico.
"Queste sono le mani, questi i piedi, questo il viso e qui sotto c'è la pancia." Disse indicando un paio di cose sullo schermo.
"Dovresti esserne molto fiera." Riprese.
"Lo sono." Dissi.
La mamma mi teneva la mano e quando strinse la presa notai che le scesero un paio di lacrime. Ad esser sincera ero emozionata anche io. Non è che fossi una ragazzo che i sentimenti gli esprimeva evidentemente, ma sì, mi emozionai.
"È tua figlia!" Disse mamma rivolta a me.
"Lo so." Finii distaccatamente, con un immenso sorriso sulle labbra. Poi presi il cellulare e scattai una foto. La mandai ad Alan e scrissi:
<<ti somiglia. Non potrebbe essere più bella, nostra figlia❤️>>
La risposta non tardò ad arrivare:
<<è la cosa più bella che abbia mai visto! Già la amo!😍>>
Sorrisi e poi non riuscii più a reggere le lacrime. Scoppiai a piangere e mamma si protese sul lettino ad abbracciarmi.

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