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Charlie stava dando di matto, la sua futura moglie era sparita, il matrimonio annullato e lui stava per avere una crisi di nervi di quelle forti. "Io non posso stare qui senza fare nulla, non posso" -ripeté e si alzò camminando avanti e indietro. Molti lo capirono e non gli dissero nulla, poi arrivò alla Tana il Ministro Kinglsley Shacklebolt. "Sono arrivato il prima possibile, cosa succede?" -chiese togliendosi il capello. I signori Weasley raccontarono ciò che era accaduto e lo portarono nella stanza dove si stava preparando la sposa. "Uhm, qui non ce nulla...aspettate" -guadò in giro e poi si inginocchiò e utilizzando la bacchetta alzò da terra il famoso oggetto dorato. "Bingo, penso che questo piccolo oggetto simile ad una spilla da balia, é una passaporta. I due ragazzi sono finiti in un'altra dimensione. Ma non posso sapere dove." -disse e mostro l'oggetto.

"Chi l'ha messo lì?" -chiese Hermione "Non lo so, ma devo andare al ministero e analizzarla, forse potremo riuscire ad aprire un varco tra questa dimensione e l'altra. Ma ci vorrà tempo" -rispose e poco dopo lasciò la Tana. Charlie si buttò sul letto e si portò le mani nei capelli. "Charlie vedrai che staranno bene, sono due ragazzi forti." -lo tranquillizzò Fred abbracciandolo.

Intanto nella dimensione parallela, i due fratelli avevano messo nero su bianco il piano. Gli adulti e i gli altri ragazzi li avrebbero aiutati. "Allora, il medaglione può essere distrutto solo con il veleno di Basilisco. Quindi qualcuno dovrà andare a Nocturne Alley e comprare una zanna di Basilisco, che possiamo usare anche per gli altri Hocrux." -disse Harry mentre ripassava il piano. "Posso andarci io, dico che é un controllo del ministero" -disse Charlie e Bill annuì. Emily voleva dire di no, ma quel Charlie non era il suo, quindi non aveva voce in capitolo. "Va bene, Sirius tu sei un Black e puoi solo tu entrare nelle camere blindate dei Black. Sospettiamo che un altro Horcrux stia lì, la Coppa di Tosca Tassorosso. Ma ci saranno incantesimi su incantesimi, portati Bill che é bravo a spezzare gli incantesimi." -riprese il discorso Emily e i due annuirono.

"Poi, manca il diario che si trova presumibilmente a Villa Malfoy, nella biblioteca di Lucius. Qui si può sempre usare la scusa del Ministero" -continuò la ragazza ma il padre scosse la testa. "No, Lucius é un membro del Ministero, nonci crederà mai." -rispose il padre. Emily guardò il fratello che capendo cosa volesse fare scosse la testa. "Non ci pensare nemmeno" -disse duro. "Harry dobbiamo provare, so i suoi punti deboli, possiamo usarlo a nostro favore." -rispose la sorella. "Di cosa parlate?" "Vuole sedurre Draco per farsi dare il diario, ma é una mossa suicida." -rispose Harry furioso. "Allora lasciamo che tutti loro rimangano intrappolati in casa come dei topi." -rispose la ragazza allo stesso tono. "Lascia che usi i miei poteri per sedurlo, al massimo se non funzione, gli lancio un Imperius." -continuò. "Io penso che possa farlo" -disse la madre accarezzandole i capelli.

"Ma..." "Davvero Harry, se mi attacca, risponderò all'attacco." -lo tranquillizzò Emily. "Allora, qualcuna di voi che mi presti qualcosa di "seducente"?" -chiese subito dopo. "Vieni con me" -disse Ginny e la ragazza seguì la rossa nella sua stanza. La rossa aprì l'armadio e gli lanciò un vestitino bianco con dei fiori sopra e un paio di scarpe bianche col tacco. "Bello" -commentò e poi venne lasciata sola per prepararsi. Una volta pronta, scese in cucina. "Però, non male" -commentarono i ragazzi e la ragazza sorrise. "Okay, allora usciamo tutti e quattro insieme." -disse e salutò il fratello. "Non vale come tradimento vero?" - chiese la ragazza la fratello. "Uhm, forse? Dai occhio non vece cuore non duole" -rispose e uscirono di casa stando attenti a non farsi vedere. Emily lasciò i tre uomini e si materializzò a Diagon Alley. 

Passeggiò per un bel po', prima di vedere la chioma bionda di Malfoy che usciva da Madama McKalin, non appena lo vide passare davanti e finse di far cadere la borsa. Il biondo si fermò e la raccolse. "Hai perso questa" -disse gelido e gli passò la borsa. Emily sorrise e prese la borsa, sfiorando la mano del biondo. "Molto gentile, non é da me" -rispose e tornò a sedersi fuori la gelateria. "Posso farle compagnia?" -chiese il biondo squadrandola. "Ne sarei molti felice"- rispose e il biondo si sedette davanti a lei. "Sei nuova? Non ti ho mai visto qui" -chiese il biondino. "Si, sono in visita da alcuni parenti" -rispose e prese del gelato e lo mangiò nel modo più sensuale possibile. Vide il ragazzo guardarla e leccarsi le labbra. "Se non vai di fretta, ti andrebbe di venire da me? Posso darti tutto il gelato che vuoi" -disse il ragazzo avvicinando il dito alle sue labbra e togliendo via del gelato. "Proposta interessante, accetto." -rispose Emily, felice che il piano stesse andando come previsto.

I due lasciarono Diangon Alley e la ragazza si trovò davanti al Malfoy Manor, gli venne un brivido lungo la schiena. "Hai freddo?" -chiese il biondino al suo orecchio. "E' molto imponente" -rispose indicando il Manor. "Si, io e la mia famiglia amiamo stare nel lusso." -rispose e le prese la mano. Emily sorrise e si incamminarono verso l'ingresso e una volta dentro, Draco la portò in salone, dove c'erano i suoi genitori. "Madre, Padre lei é Emily, una mia amica." -la presentò e la ragazza cercò di sorridere, i due coniugi si alzarono e la squadrarono. "Piacere, Lucius Malfoy, eli è mia moglie Narcissa Malfoy. Purosangue?" -chiese Malfoy Senior. Emily cercò di calmare la rabbia e rispose. "Puronsangue, sono l'ultima discendente della mia famiglia." -rispose senza dire il cognome, e i due annuirono. "La porto a visitare la casa, resti a pranzo?" -chiese Draco e la ragazza annuì. 

Poi insieme salirono le scale e Draco le fece vedere le stanze e finalmente la biblioteca. Entrò e guardò la lunga libreria. "Ami leggere?" -chiese il biondo e la ragazza annuì. "Molto, sono un amante dei libri." -rispose sorridendogli. Poi guardò tutte le file e vide il famoso diario. Il biondo si avvicinò e la spinse contro lo scaffale. Emily sorrise, nascondendo la preoccupazione, e sentì la mano del biondo accarezzarle la gamba. "Cosa fai'" -chiese fingendosi curiosa. "Uhm, non lo so" -rispose sorridendo e passò le labbra lungo il suo collo, lasciando dei baci su di esso. Emily chiuse gli occhi e portò le mani sul suo petto. "Draco, per favore" -disse e si morse le labbra non appena sentì la mano del biondo nel suo interno coscia. "Non sei venuta qui per questo? Non ho mai portato nessuno a casa, dovresti esserne felice" -rispose il biondo guardandola.

Emily lo guardò "Non hai portato mai nessuno?" -il biondo scosse la testa. "Wow" -rispose la ragazza. Poi decise di rischiare, prese la bacchetta e gli lanciò un confudus potente. Aveva venti secondi, con il Vingardium Leviosa prese il diario e poi si materializzò non appena il Confudus finì. Si era materializzata fuori la porta di casa, e si appoggiò ad essa. Si sentiva male per come avesse trattato il biondo, ma in guerra tutto é concesso. Poi si aprì la porta ed entrò in casa andando in cucina. "Missione compiuta" e passò il diario al fratello che si era avvicinato non appena l'aveva vista. "Sei la prima a tornare, come è andata'" -chiese prendendo il diario. "Non ne parliamo, mi sento una stronza. Dovevi vederlo" -rispose e lasciò la cucina andando in stanza che condivideva con il fratello e si stese sul letto. 

Poco dopo venne raggiunta dalla madre che si stese accanto. "Piccola, é normale che ti senti così" -disse mentre gli accarezzava i capelli. "Mamma, lui non é cattivo, lui è stato cresciuto con ideali sbagliati e non avrei dovuto usarlo, non sono diversa da tutti loro. Lo dovevi vedere quando mi ha vista andare via, era triste e deluso." -rispose la ragazza. "Passerà piccola" -e la ragazza annuì. Poi rimase sola e si spogliò indossando i suoi vestiti. Prese la borsetta di perline e l'aprì guardando il vestito bianco da sposa. Lo fece uscire dalla borsetta e lo accarezzò. "E' bellissimo" -disse una voce alle sue spalle. Si voltò e vide il padre appoggiato alla porta. "Già, chissà se potrò mai indossarlo di nuovo." -rispose e il padre si sedette accanto. "Vedrai che non appena tutto questo sarà finito, tornerai dal tuo lui e ti sposerai." -disse il padre abbracciandola. "Mi manca papà, mi manca tanto" -disse e nascose il viso nel petto del padre lasciando scivolare il vestito. 

"Posso immaginarlo" -rispose solamente e la strinse. I due lasciarono la stanza soltanto ad orario di pranzo e scesero in cucina. Anche gli altri tre uomini erano tornati. "Allora, come é andata?" -chiese sedendosi accanto al fratello. "Altri due oggetti presi. La coppa e la zanna." -rispose Sirus mostrando i due oggetti, la ragazza annuì e chiuse gli occhi ripensando al viso del biondo. "Emily non potevi fare altro" -disse Harry accarezzandole la mano. "Non farò mai e mai più una cosa del genere." -rispose "Se proprio ci tieni, incontralo di nuovo e parlagli" -disse Charlie che era stato messo al corrente della situazione. "Si, così mi uccide su due piedi" -rispose ironica e iniziò a mangiare. Si sentiva una merda. 

The Other Side of The Magic Wizard World.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora