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L'indomani, Amanda si svegliò e sospirò. Era ancora in quella dimensione senza il suo ragazzo. Si alzò contro voglia e scese in cucina dove il fratello era già seduto al tavolo mentre faceva colazione. "Buongiorno" salutò tutti e si sedette vicino al fratello che la strinse in un abbraccio. "Dormito bene?" chiese e la ragazza annuì. Poi la madre gli mise davanti la colazione e gli accarezzò i capelli. "Domani quindi attaccheremo il castello" disse masticando lentamente u pezzo di torta. "Si, ma se non te la senti non sei obbligata, soprattutto nelle tue condizioni" rispose il padre sorridendole. "Prima finisce tutta questa storia, prima torno alla mia vita." rispose e poggiò la testa sulla spalla del fratello. "Andrà tutto bene, vedrai" la rassicurò stringendola. 

Come i giorni precedenti, si allenarono e sta volta finirò tardi, volevano essere in perfetta forma. Ad agire sarebbero stati i due fratelli con a seguito Lily, James, Sirius e Remus. I due fratelli sarebbero andati a cercare il diadema, mentre i quattro adulti avrebbero tenuto occupati i mangiamorte, e James voleva scontrarsi con Severus e se ne aveva l'occasione ucciderlo. Così dopo l'estenuante allenamento, andarono tutti a letto eccitati. La famiglia Weasley sarebbe stata fuori dai confini per intervenire in caso di pericolo, mentre l'ordine sarebbe intervenuto solo se Voldemort avrebbe fatto la sua comparsa. I due più eccitati erano i gemelli che avrebbero portato con se anche alcune loro creazioni come diversivo. 

Il girono tanto atteso arrivò, tutti si erano svegliati alla buon ora e stavano ripassando il piano. James con la moglie si sarebbe materializzato  ai confini ed avrebbe dato l'allarme, così i due ragazzi sarebbero entrati al castello mentre le guardie avrebbero inseguito loro. Una volta arrivati alla famosa stanza delle cose nascoste, avrebbero preso il diadema e insieme agli altri oggetti maledetti, li avrebbero uccisi tutti in una sola volta per rendere Voldemort debole in un sol colpo, così che in un eventuale duello, sarebbe stato senza protezione. Così, dopo una colazione veloce, James prese per mano la moglie, che a sua volta teneva stretti i figli. Si materiallizarono ai confini del castello, tutti poterono notare che il castello sembrava più cupo del solito, e il famoso marchio con il teschio galleggiava su di esso.

I due fratelli sospirarono, eccoli di nuovo a salvare il mondo magico. Si presero per mano e quando il padre entrò nei confini del castello, un forte allarme suonò per tutta l'aerea. "Avete pochi secondi, state attenti" dissero i fratelli ai genitori prima di scappare verso il castello, mentre venti mangiamorte iniziavano a combattere con i malandrini e Lily. I quattro aiutarono i due fratelli ad arrivare al castello prendendo di mira i mangiamorte che avevano puntato i due ragazzi. Quando furono dentro la castello, Harry coprì entrambi con il mantello. Videro altri mangiamorte uscire dal castello, e lentamente senza fare nessun rumore, salirono le grandi e ampie scalinate, che li avrebbe portati davanti alla porta della stanza delle necessità. Nel loro cammino, incrociarono i Malfoy, e Amanda guardò Draco. Vedendolo in quelle vesti tutto il rammarico che aveva avuto sparì. Non poteva provare pena per uno come lui. 

Stringendo la mano del fratello, continuarono a salire e arrivarono al settimo piano. Si guardarono e assicurandosi che nessuno li stesse spiando, entrarono nella stanza delle necessità e subito dopo in quella delle cose nascoste. Ora erano soli e non sapevano cosa stesse succedendo all'infuori, ma la priorità era quella di trovare il diadema e di uccidere tutti quegli oggetti maledetti nel vero senso della parola. Harry arrivò al luogo preciso e la vide, vide lo scrigno che conteneva il diadema, lo aprì con il cuore a mille ma quando il coperchio fu aperto, dentro non c'era nulla. Amanda imprecò e lo guardò. "Tanto rumore per nulla, Harry qui non ce. Dovevamo capirlo, qui le cose sono diverse dal nostro mondo." disse sospirando, Harry lanciò via lo scrigno con rabbia. Stava mettendo in pericolo la sua famiglia, per un diadema che non era lì e chissà dov'era. "Andiamo via" disse scazzato e si ricoprirono con il mantello.

Uscire da lì fu facile, tutte le guardie erano a combattere con i quattro uomini e l'ordine intero. Quando i due fratelli raggiunsero il campo di battaglia, videro che la meglio l'avevano avuta i loro genitori e l'ordine. Si avvicinarono al gruppo e cacciando una caccabomba ai mangiamorte, con una passaporta tutti si materializzarono a Grimmauld Place incolumi. Quando finalmente poterono uscire dal mantello, videro tutti guardarli. "Il diadema non era lì, tanto rumore per nulla." sospirò Harry e vide tutti restarci male, delusi. "Vi sbagliate, il aro Tom lo aveva spostato." disse la voce fioca di Silente, mostrando il diadema che aveva tra le mani coperto da un panno. "Albus come hai fatto?" "Mentre tutti erano concentrati a farvi fuori, ho chiamato a me Fanny, gli ho chiesto se la sua lealtà era ancora verso di me e gli ho chiesto di recuperare il diadema. Il caro Tom l'aveva messa al posto della spada di Grifondoro nel mio ufficio." spiegò e tutti tirarono un sospiro di sollievo. 

"Ora dobbiamo solo distruggerli, ma per oggi abbiamo fatto abbastanza." continuò e poi andò nella sua stanza, lasciando il diadema ai due fratelli che lo misero insieme agli altri.  Poi ognuno andò nella propria stanza per riposare. Intanto, nell'altra dimensione, tutti aspettavano il giorno in cui il portale si sarebbe aperto. Charlie non vedeva l'ora di poter riabbracciare la sua ragazza, e si promise che non l'avrebbe lasciata sola mai più. "Vedrai Charlie, andrà tutto bene" lo rassicurò la madre, ed annuì. La sera, alla Tana arrivò il ministro con una ragazza al suo fianco. "Kingsley, la ragazza chi è?" chiese curiosa Molly. "Lei ci aiuterà nella nostra missione." rispose e la ragazza si presentò. Charlie non appena la vide, restò ammaliato dalla sua bellezza. "Buonasera, io sono Ashley, aiuterò Kingsley a riportare indietro i fratelli Potter." si presentò e Charlie si presentò a sua volta.

Molti di loro avevano un brutto presentimento nei confronti della ragazza e della sua vicinanza con Charlie, ma anche di Charlie avevano forti dubbi. Ginny guardava la  nuova arrivata prendersi possesso del posto a tavola di Amanda e di come facesse la civetta con Charlie. I due gemelli, notarono la strana situazione e provarono a distrarre il fratello, che li ignorava. Ma non era solo Charlie ad essere curioso e ammaliato dalla ragazza, tranne Ginny  i due gemelli, il resto dei presenti pendevano dalle sue labbra. I tre fratelli si chiusero nella stanza di Ginny. "A me quella ragazza non piace, sembra che li abbia stregati tutti e che tutti si fossero dimenticati di Harry e Amanda." disse Ginny sedendosi sul letto pensierosa. "Già, ma lo avete visto a Charlie? Sembra che si sia ripreso non appena ha visto Ashley, che poi ha un nome orribile." disse Fred e George annuì.

"Se solo farà soffrire Amanda, lo ucciderò con le mie mani." disse Ginny e i due fratelli annuirono, l'avrebbero aiutata. Soprattutto George era furioso, lui si era fatto indietro per permettere che i sentimenti del fratello non venissero sopraffatti dai propri, anche lui era innamorato di Amanda, ma non aveva mai avuto l'occasione per poterci provare. A notte fonda, tutti alla Tana andarono a letto, e Molly diede la stanza di Amanda a Ashley. Cosa poco gradita da Ginny. L'indomani, a colazione, la biondina si presentò con indosso uno dei tanti vestiti di Amanda, e Ginny quasi le saltò addosso. I due gemelli la fermarono prima che anche gli altri potessero notare quel piccolo scatto. Charlie non finiva di farle i complimenti, e quasi Ginny vomitò.

La situazione peggiorò quando nel pomeriggio Charlie aveva accettato un'uscita con Ashley, cosa che solo lei e i gemelli trovavano inappropriata. Il resto dei Weasley non ci vedeva nulla di strano. Intanto, nella dimensione parallela, Silente stava aiutando i due fratelli a fare fuori tutti gli oggetti maledetti, e ci vollero ben un pomeriggio e una notte intera, ma al mattino seguente tutti gli oggetti furono distrutti, ed ora aspettavano solo lo scontro finale. Amanda, in tutto ciò aveva uno strano presentimento ma non ne parlò con nessuno, non voleva mettere alltra ansia. 


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