32. Epilogo.

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Dedicato a te, lettrice e spettatrice dell'amore di questi due ragazzi. Con l'augurio che tu possa sempre trovare la felicità, ovunque essa si trovi.

Marry me, Bruno Mars.

Illusion, One Direction.

Harry's point of view.

-"Mr. Styles, la conferenza stampa del suo nuovo libro è tra un'ora."- sbuffai, mentre ignorando il mio dipendente, mordicchiavo il labbro di mia moglie.

Potevo sentirlo sbuffare, infastidito, ma non mi importava.

Stavo baciando Chris nel nostro ufficio e non avevo intenzione di staccarmi da lei.
Le accarezzai i capelli sciolti e lei sorrise contro le mie labbra.

-"Arrivo tra poco, prima voglio finire di baciare mia moglie."-

L'uomo lasciò la stanza e Chris scosse la testa.

-"Ti stancherai mai di dirlo?"-

Scoppiai a ridere e la feci scendere dalla scrivania, dove era seduta.

-"Non mi stancherò mai. Alla fine sono passati solamente due anni."-

Le lasciai un bacio a fior di labbra e le presi le mani.
Amavo toccarla, stuzzicarla, averla vicino a me in qualsiasi momento. Per questo l'idea di un ufficio unico per entrambi era stata geniale.

Infondo stare nello stesso ufficio del mio editore era vantaggioso, soprattutto perché il mio editore era mia moglie.

-"Dove mi porti stasera, Harry?"- mi chiese, fingendo innocenza.

Era il nostro secondo anniversario e avevo organizzato una di quelle cose cuori e fiori che le piacevano tanto.

-"Sorpresa, piccola."-

Lei sorrise e io feci lo stesso.
Il tempo non aveva cambiato i miei sentimenti, né li aveva sfumati.

Chris era sempre la donna più bella che avessi mai incontrato ai miei occhi.
Il colore dei suoi capelli non sembrava sbiadirsi.
Il suo fisico era sempre sexy e il suo sorriso era rimasto dolce e solare.

Forse i suoi occhi erano un po' più stanchi del solito, ma era colpa mia. La tenevo sveglia troppe notti a far l'amore.

-"Devi andare, Harry. Te lo sto dicendo in quanto tua editrice."- sbuffai, sapendo quanto avesse ragione.

Le lasciai un ultimo bacio ed uscii dalla porta in vetro con un sorriso gigantesco.

Tutti i miei ex colleghi mi guardavano divertiti, ancora non abituati alla mia relazione con Chris. Erano comunque intimoriti dalla mia nuova posizione lavorativa.

Scossi la testa e raggiunsi l'ufficio di pubbliche relazioni, per prepararmi alla conferenza stampa.

Christina's point of view.

Il traffico londinese era più congestionato del solito.
Ero infastidita perché non vedevo l'ora di tornare a casa da Harry e tutta questa attesa mi logorava.

Volevo sapere a tutti i costi cosa mi avesse preparato per l'anniversario.
Non potevo credere che fossero già passati due anni.

Ricordavo come se fosse ieri il nostro matrimonio, la nostra luna di miele e ogni momento dei due anni precedenti.

Harry era stato il compagno di vita perfetto, anche se litigavamo molto, come al solito. Sicuramente avevamo smesso di tormentarci al lavoro e tutto ciò per un unico motivo.

Dopo la pubblicazione del primo libro, Harry aveva riscosso un grande successo. Da lì a pochi giorni, avrebbe pubblicato il suo terzo romanzo.

Sapevo quanto fosse bravo, ma non avrei mai immaginato così tanto. Le sue parole riuscivano a comunicare con le persone in maniera diretta ed efficace. Inoltre il suo aspetto fisico aveva contribuito ad aumentarne il successo.

Vederlo al lavoro era divertente e stimolante, soprattutto perché avevo preso il posto di Gerry e di Scott.
Erano andati in pensione l'anno prima e avevano lasciato a me l'intera Brown Inc.

Tutto ciò che avevo sempre sognato era con me e mi sentivo perennemente la donna più fortunata al mondo.
L'unica mia paura era quella di perdere Harry.
Del resto, non mi importava.

Speravo ogni giorno che la ruota della fortuna non girasse e restasse ferma su di noi.
Ero un'egoista, ma se dovevo andare all'inferno, tanto valeva.

Quando arrivai a casa, il corridoio era invaso da un sentiero di petali di rose rosse.
Seguendolo, arrivai ad una scritta fatta di lumini gialli.

-"Ti amo."- lessi, mentre una lacrima scorreva sulla mia guancia.

Ero così emotiva con Harry.
Sapeva sorprendermi come il primo giorno e lo amavo terribilmente.

Vidi il tavolo di mogano perfettamente apparecchiato.

Sky era comodamente seduta sul divano ad osservare la scena. Harry amava quel cane quasi quanto me.

Mentre osservavo la stanza, mio marito sbucò fuori da camera nostra. Indossava una camicia nera e dei jeans dello stesso colore.

Teneva in mano un mazzo di rose rosse e mi sorrideva, entusiasta come un bambino.
I suoi capelli ricci erano più ribelli che mai e la sua mano mi strinse in un abbraccio.

-"Amore è tutto meraviglioso, grazie. Non avresti dovuto."- gli dissi.

Lui sorrise felicemente e mi baciò a fior di labbra.

-"Dovevo, invece. Ora andiamo a letto,  mangeremo dopo."-

Io scoppiai a ridere con una nota di malizia e ironia nella mia voce.

-"Hai fatto tutto questo per portarmi a letto?"-

Harry scosse la testa e si passò la lingua sulle labbra.

-"Certo che no, ma voglio lavorare ad una faccenda. Anzi al mio regalo di anniversario da parte tua."- sorrise.

Ed io capii a cosa si stesse riferendo.
Ed ero agitata, spaventata, ma lo volevo quanto lo voleva lui.
Avevamo ventisette anni ed eravamo folli. Eravamo sposati da due anni e avevamo due lavori stabili.
Harry me lo aveva chiesto così tante volte che alla fine ero pronta anche io.

Vedere una bambina o un bambino con gli occhi verdi e i capelli biondi girare per casa, non sarebbe stato poi così male.
C'erano modi peggiori di passare il tempo.

-"Vieni amore, dobbiamo lavorarci."-

Mi prese in braccio e mi portò sul letto. Si mise tra le mie gambe e mi solleticò il viso con i suoi ricci.

Ci spogliammo completamente e prima di andare oltre, Harry mi guardò negli occhi. Verde contro azzurro.

-"Perché comunque vada la mia vita, non andrà mai avanti senza di te. Ti amerò fino a quando smetterò di respirare."-

Sorrisi contro le sue labbra e premetti la fronte contro la sua.

-"Ed io respirerò insieme a te."-

-"Mi sembra un accordo vantaggioso."-

-"Allora, siamo d'accordo."-

The End.

Ultimo spazio autrice. Wow. Quando ho iniziato a scrivere questa storia non avrei mai pensato di trovare così tante persone che leggessero cosa avessi da dire. Ho mentito. Non era la mia prima storia. Scrivo da tre anni ormai, ma non avevo mai pubblicato nessuna delle mie storie. Le altre beh, le ho cancellate. Ho iniziato questa storia in un periodo orrendo della mia vita. Inutile dire che nei momenti bui, è stata il mio rifugio. Finendo questa storia, una parte della mia creatività si conclude, una parte dei miei pensieri. Grazie proprio a te che hai deciso di leggere questi miei pensieri.
Scriverò preso un'altra storia, sentirete ancora parlare di me ahhahaha. Detto questo, grazie infinitamente.
Alla prossima.
C. x

The ProposalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora