16. Sbronza insolita e vecchi ricordi.

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Christina's point of view.

Il locale era più affollato del solito quella sera.
Fuggii da Harry al più presto possibile, scivolando tra la folla.

Raggiunsi il piano bar, dove mi stava aspettando la mia bellissima migliore amica.
Indossava un vestito verde, interamente coperto di lustrini e un paio di Jimmy Choo nere.

Mi abbracciò prontamente.

-"Chris, come stai? Mi dispiace molto per la questione del visto."- disse ordinando un angelo azzurro.

-"Non ti preoccupare per me, sto bene."- cercai di rasserenarla nel modo più convincente possibile.

-"Vuoi un Martini? Comunque non mi avevi mai parlato di Harry... Oddio...almeno non come tuo fidanzato."-

Il Barman ci servì i due alcolici, sorridendo alla mia migliore amica. Iniziai a sorseggiare il mio drink preferito.

-"Chloe, mi sentivo a disagio a parlare di Harry. Capiscimi.. Dopo Mark, ho paura di sbagliare di nuovo.."- continuai.

Lei mi sorrise e mi abbracciò nuovamente.

-"Lo so. Ti vedo solamente preoccupata e odio vederti così."- disse tracannando il suo angelo azzurro.

Chissà come faceva a bere quella robaccia.

-"Non mi aspettavo di sposarmi a 25 anni. Tutto qua."-

Riposi il bicchiere sul bancone.

-"Sai cosa? Andiamo a ballare."-

Prima che potessi ribattere, mi trascinò in pista.

Il deejay aveva appena messo Summer di Calvin Harris e decisi di non trattenermi.
Insieme a Chloe, iniziai a ondeggiare i fianchi a ritmo.

Le mie mani viaggiavano lungo la mia vita per incoraggiare i miei movimenti. Buttai indietro la testa e mossi i capelli più volte.
Era da molto che non ballavo e mi stavo divertendo da morire.

Mi sentivo libera e senza alcun pensiero in testa. Ogni tanto guardavo Chloe che era ancora più scatenata di me.

I nostri movimenti poco casti, avevano attirato le attenzioni di molti uomini. Erano decisamente affascinanti, ma non avevo mai amato fare incontri in un locale.

L'euforia del momento, mi stava facendo dimenticare dello scontro con Harry.
Anche se mi ero arresa al fatto che mi accompagnasse, ero pronta ad esplodere di rabbia da un momento all'altro.

Odiavo i ragazzi possessivi o che mi imponevano ciò che dovevo fare. Non avevo mai avuto alcun tipo di limite in vita mia e di certo non avrei iniziato ad averli con lui.

Era il momento di dimenticarmi della rabbia e di concentrarmi sul divertimento.

Passarono due ore buone tra alcool e balli.
Rifiutammo parecchi uomini.
Harry si era tenuto a debita distanza, osservando il tutto, senza però intervenire mai.
Beveva solo qualche drink.

Ogni tanto si intratteneva con qualche ragazza e il mio cuore perdeva un battito, ma poi la serata si trasformò in una vera tragedia per me.

Harry era sempre circondato da una rossa rifatta e sembrava dannatamente interessato a lei. Solo ogni tanto si distraeva per controllare le mie mosse.

Tutto continuò fino a quando un ragazzo sui diciannove mi cinse i fianchi e iniziò a muoversi con me.
Era decisamente bello.

I capelli erano biondi e ribelli. Il suo torace era possente ed aveva un bellissimo sorriso.
Quel sorriso, lo avevo già visto.

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