Parte 24|| Punto di riferimento

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Passai una settimana di merda.
Non dormivo.
Non mangiavo.
Non mi alzavo dal letto.

Rimasi distesa sul mio materasso senza chiudere occhio per ogni notte, pensando a tutte le stronzate che avevo detto a Peter e quelle che Tony disse a me. Perché siamo sinceri... ho il cuore spezzato, COSA STRACAZZO MI VIENI A PARLARE DI CIGNIIII?!?!?!

Vabbè a parte questo.
Come al solito, verso mezzanotte, andai sull'attico per riflettere e inaspettatamente trovai lui.

Peter

Io: <<Hey>>
Peter: <<Me ne stavo andando>>
Io: <<No resta>>
Peter si fermò e mi guardò.
Io: <<Ti prego, resta>>
Lui tornò a distendersi e io mi misi vicino.
Io: <<Sai ho pensato tanto in questi giorni, a me... a te... a noi>>
Peter: <<...>>
Io: <<Non penso di doverti delle scuse, Peter>>
Lui mi fulminò con lo sguardo e fece per alzarsi quando io lo affermi al polso per bloccarlo.
Io: <<No okay mi sono espressa male, non sono il tipo di persona che chiede scusa... era un brutto momento è dovevo sfogarmi. Perciò scusa se mi sono sfogata>>
Peter: <<Hai rovinato tutto. Senti Anna non ho voglia ok?>>
Io: <<No no aspetta! DIO!!>>
Peter: <<Non sei obbligata a scusarti, devi volerlo veramente>>

Io: <<Sono stata tanto male in questi giorni senza di te Peter>>
Peter: <<Io sono stato peggio>>

Io: <<Scusa>>
Lui mi guardò stupito, come se credesse non l'avrei mai detto.
Peter: <<Sei proprio scema>>
Io: <<Lo so>>
Peter: <<Smettila>>
Io: <<Di fare cosa?>>
Peter: <<Smetti di odiarti. Anna non capisci quanto tu sia fantastica! Non sei un mostro, non sei un errore, non sei un fantasma. Tu sei il mio sole, mi illumini le giornate con il tuo stupido bellissimo sorriso. Smettila di odiarti e amati>>
Io: <<Si ma...>>
Peter: <<Ma Cosa? Sei bellissima, anche quando ti vedi brutta: sei bellissima. E sei la felicità di tutti, l'odio di pochi, la casa di molti e l'amore di uno>>

E sapevo che cosa avrei dovuto fare, ma non lo feci. Non avevo il coraggio. Ma in quel momento, in quel dannato momento quelle parole, quelle fottutissime parole mi riempirono il cuore di gioia.
Così inizia a piangere, un misto tra tristezza e felicità.
La tristezza era per tutte quelle stupide paranoie che mi ero fatta per tutta la vita; piacere agli altri era una cosa essenziale, farsi amare da tutti era un obbligo e vedersi migliore degli altri era una necessità. E invece la vera persona che sono, la vera me, piace! Piace molto di più di chi si mette una stupida maschera.
E la felicità era la semplice e pura sensazione di appartenenza a una famiglia.

Peter: <<So che non stai bene Anna, che il mondo ti sta crollando addosso, che hai paura del futuro e del passato, che pensi di non avere nessuno paragonabile ad una famiglia... ma io, Tony, Steve e gli altri siamo la tua famiglia... ti vogliamo tutti bene>>

E mi abbracciò.

Io: <<Peter>>
Peter: <<Anna>>
Io: <<Grazie>>
Peter: <<Per cosa?>>
Io: <<Per essere la mia persona>>
Lui sorrise, mi guardò e mi strinse ancora più forte.

Peter: <<Cosa farai adesso?>>
Io: <<Vivo la mia vita>>
Peter: <<Brava>>
Io: <<Tu?>>
Peter: <<Farò in modo che tu la viva al meglio>>



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Ci tenevo a dire che questo capitolo è molto importante. Non solo per la storia, ma anche per ognuno di noi.
Più o meno queste sono le parodie di tutti, me compresa.
Ho passato momenti bruttissimi.
L'unica cosa di cui avevo bisogno è di una persona, la mia persona.
Ma nonostante tutto e tutti, ho capito che la mia persona ero io. E sì proprio te che stai leggendo... anche la tua persona sei te.
Impara ad alzarti da sola e ad amarti perché wow sei fantastica.

Ricorda
Che
Tu
Sei
Il
Tuo
Punto
Di
Riferimento
.

I love you

Avengers: just a laugh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora