Parte 34 || Piccola Anna

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Ps: mentre leggi ascolta qualche canzone come: Nuvole Bianche, Happier (Ed Sheeran), MEDICINE (Daughter)




Buona lettura e buon pianto <3















Mi allontanai con un passo veloce.
Dentro di me urlavo.
Al di fuori piangevo.
Il mondo mi era finalmente crollato davanti; dico finalmente perché dopo tanto, troppo tempo quel muro di bugie di è disintegrato attorno al mio cuore. Ma non avevo preso le giuste precauzioni e mi sono accorta solo ora che quel dannato crollo mi ha spezzato il cuore.
Per la prima volta in vita mia mi sono sentita vuota e persa. Mi sono sentita come un vaso rotto di cristallo in mezzo alle rose. Andava tutto bene, ero felice; ma ora non più. E la cosa divertente é che questo era quello che desideravo, ho lottato per sapere la verità e ora preferirei tornare indietro nel tempo e rimanere nell'ignoto... o forse no?
L'unica cosa che so è che non tornerò indietro sui miei passi... letteralmente non tornerò dagli altri ragazzi, andrò per la mia strada.
Era questo il mio destino? Era questo ciò che veramente volevo?
Mi girai un'ultima volta per dare un saluto con la mente.
Vidi la mia famiglia sempre più in lontananza.
Vidi il mio piccolo grande amore scomparire.
Vidi il mio migliore amico con il mantello rosso ancora svolazzante piangere.
Vidi la mia seconda mamma dai capelli rossi e biondi appoggiarsi sulla spalla dell'armatura rossa e oro del mio secondo papà.
Vidi le ragioni per cui sono stata felice; i ricordi più belli scorrevano nella mia mente all'infinito.
Ma lui, lui non lo vidi.
Era un segno.
Perciò mi girai e continuai a camminare, alzai lo sguardo e davanti me lo ritrovai.
Padre e figlia.
Steve e Anna Rogers.
Lacrime e dolore.
Sorrisi e risate.
Paure e terrori.
La stessa persona ma duplicata.

Gli sguardi rimasero fissi, i nostri occhi blu e nocciola erano fermi come i nostri copri, uno di fronte all'altro.
E lo sentivo. Sentivo quel legame, quella forza, quella sensazione di casa. Sentivo il sangue scorreva nelle vene e con sè portava il battito sempre più forte del mio cuore che per poco mi usciva dal petto.
E aspettavo. Aspettavo che dicesse qualcosa. Ma vedevo solo i suoi occhi diventare sempre più lucidi, pieni di dolore e sofferenza.
E resistevo. Resistevo dalla tentazione di abbracciarlo. Perché nonostante tutto era mio padre, colui che mi ha cresciuta, colui che mi ha amata, colui che mi ha insegnato a vivere e a morire.
E tra noi si stendeva un filo di silenzio che poco dopo venne spezzato dalla sua voce: <<Perdonami>>
Di getto risposi: <<Dimmi un motivo per cui dovrei restare>>
Steve: <<Uno? Ce ne sono migliaia. E non te lo darò, perché potrai passare la vita lontano da me e odiarmi per sempre. Ma per sempre io sarò tuo padre e ti aspetterò sotto la pioggia con un ombrello per non farti bagnare quando uscirai di casa; ti aspetterò quando vorrai andare a correre solo per tenerti compagnia; ti aspetterò fuori dalla chiesa quando vorrai sposarti per accompagnarti all'altare. Ci sono mille motivi per cui dovresti restare e mille motivi per cui dovresti andartene. Ma devi sapere una cosa: è vero io l'ho saputo, ma non da molto. E la cosa che mi distrugge è che io per tutti questi anni ho rimosso il tuo ricordo. Sono il padre peggiore del mondo perché ho dimenticato di avere questa meraviglia come figlia. Sei la cosa più bella che ho. Morirei per te come tu sei quasi morta per me. Perciò se vuoi odiarmi fallo! Non te lo proibisco. Ma se vorrai restare... è una tua decisione, io ti amerò sempre>>
Io: <<Mi dimenticherai ancora?>>
Steve: <<Non potrei, non ci riuscirei... non lo farò>>
Io: <<Cosa succederà se me ne andrò?>>
Steve: <<Mi odierò a vita e ti amerò a vita>>
Io: <<Cosa succederà se resterò?>>
Steve: <<Sarò finalmente tuo padre>>
Io: <<È questo quello che vuoi?>>
Steve: <<È questo quello che vuoi tu?>>
Io: <<Io voglio solo abbracciarti>>
Steve: <<Allora abbracciami>>

Feci un passo e lo strinsi forte.
Quella bella sensazione di sicurezza mi scaldava il cuore, che piano piano ritrovò il ritmo giusto.
Casa.
Finalmente ero a casa.
Gioia.
Le lacrime finalmente erano di gioia, solo di gioia. Gioia di aver trovato il mio posto nel mondo, di aver trovato la verità e la vita.
Io: <<Ti voglio bene papà>>
Steve sorrise e sospirò, come se una tonnellata di pensieri gli fossero caduti alle spalle... e disse: <<Io di più piccola Anna>>
Iniziammo a ridere...
...piccola Anna...
Mi suonava familiare qualche mese fa.
Piccola Anna... ormai non sono così piccola.
Ma per lui sarò sempre la piccola e bella
Anna.

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