•9• UNA GIORNATA MERAVIGLIOSA

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Mi sveglio di soprassalto con il respiro affannato e i capelli attaccati alla fronte sudata.
Ho fatto nuovamente quell'incubo...ma stavolta era peggio: più particolari.

Vorrei tanto che fosse un semplice incubo...
Prendo il telefono e noto che sono le 5am quindi decido di alzarmi e andare a farmi una doccia.

Lascio che l'acqua fredda mi scorra addosso nella speranza che con ogni residuo di sudore porti via l'angoscia.

Quando finisco di sciacquare pure i capelli mi avvolgo nell' accappatoio e torno in camera.

Indosso l'intimo ed apro la cabina armadio per decidere che mettere.

Alla fine indosso un maglioncino a righe bianche e tawny (colore) con le maniche larghe, degli skinny stappati sulle ginocchia e delle sneakers bianche.

Torno in bagno non appena sento i miei genitori parlare e accendo il phon.

Inizio a passare la spazzola tra i capelli colpiti dal getto d'aria calda del phon mentre osservo il mio riflesso allo specchio.

Ho delle occhiaie profondissime, gli occhi spenti, le labbra screpolate e serrate ed il volto leggermente più pallido del solito.

Spengo il phon quando mi rendo conto che i capelli sono asciutti e scompigliati.
Cerco di sistemarli, ma non c'è nulla da fare, quindi li raccolgo in una coda ed inizio a truccarmi; più che altro inizio a mettere tre quintali di correttore sulle occhiaie, una linea di eyeliner per occhio ed il mascara per dare alle mie ciglia il volume e la lunghezza che non hanno.

Quando ho finito il mio 'lavoro' per rendermi presentabile scendo al piano di sotto per fare colazione.

<<Buongiorno principessina>> mi saluta come tutti i giorni papà.
<<Qualcosa che non va honey? Sembri giù>> chiede preoccupata mamma avvicinandosi a me.
<<Sto bene, sono solo stanca>> in parte è la verità.

Mangio i miei biscotti e dopo neanche venti minuti scende Cole già pronto: indossa una felpa semplice grigia, dei jeans chiari e delle sneakers bianche.
I capelli sono, come al solito, leggermente scompigliati.

Mentre lui si siede a mangiare con i miei io salgo sopra a lavarmi i denti.

Quando scendo trovo già Cole con lo zaino in spalla, così prendo pure il mio e lo seguo fuori.

In macchina è silenzioso, fin troppo silenzioso.
<<Mi spieghi perché avevi la maglietta di Noah? Intendo spiegarmi il vero motivo>> e già, mio fratello non sa nulla dello scherzo di Kelly e quando ieri mi ha chiesto come mai io avessi la maglietta del suo migliore amico gli ho rifilato la prima scusa che mi è saltata in mente.

<<Mi è caduta dell'acqua addosso e avevo la maglietta bagnata, così me l'ha prestata una lui>> spiego omettendo il fatto che fosse colpa della bambola e che mi avesse fatto la doccia.

<<Strano, da ciò che mi hanno detto Jennifer e Curt è colpa di Kelly>> norma lanciandomi uno sguardo assassino.

<<Sì, ma non le dire nulla, non voglio che pensi che io abbia bisogno di voi per difendermi>> spiego.

<<Troppo tardi>> sorride mio fratello indicandomi un punto preciso del parcheggio: il punto in cui si trovano i gemelli e Kelly che ha una faccia tra il terrorizzato e lo stupito.

Mi avvicino ad i tre per sentire che dicono <<Ma fate sul serio? Vi rendete conto che da quando c'è quella mi avete sostituita?! Prima era mi che proteggevate.
Ora a lei le date pure dei soprannomi?>>

Strilla la ragazza mentre i gemelli la guardano, ma non con lo sguardo perso nei ricordi o arrabbiato, bensì con uno sguardo gelido, privo di ogni emozione.

I Segreti Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora