Sono in una stanza buia.
Provo a muovermi ma non riesco.
Sono legata con delle catene.
I polsi e le caviglie mi fanno male.
Un rumore attira la mia attenzione, ma non vedo nulla.
<<Bene, bene, bene. Come ti senti principessina?>> è un uomo a parlare.
Sto zitta, ho paura.
<<Umh, i tuoi genitori non ti hanno insegnato che si risponde alle domande?>>
Un altro rumore.
Ora sento i passi dell'uomo farsi sempre più vicini.
Si ferma.
Nel buio riesco ad intravedere chi ho davanti.
È un uomo alto, ha un accenno di barba e diversi tagli sul volto.
Sorride, ma non un sorriso rassicurante, un sorriso inquietante.
<<Non preoccuparti 'Amby', ora ci divertiamo come ho fatto con il tuo amico>> sorride di nuovo, chinandosi sulla mia figura esile e tremante.
Eric.
Che gli hanno fatto?
<<Che gli hai fatto?! Dov'è?!>> urlo.
L'uomo mi asciuga una delle tante lacrime che scorrono sul mio viso e si alza.
Sparisce nel buio.
Sento i passi.
Si fermano.
Un rumore assordante di vetro che si infrange mi fa sobbalzare.
Una bottiglia si è frantumata proprio accanto a me.
Un altro rumore, un'altra bottiglia, questa ha colpito accanto il mio volto.
La terza mi colpisce il ginocchio che inizia a sanguinare.
Non urlo, la paura mi blocca del tutto.
L'uomo continua a lanciarmi bottiglie di vetro addosso.
<<Peccato che sia già finita 'Amby'>> ride l'uomo avvicinandosi prima di rompermi una di quelle bottiglie in testa.
Poi tutto nero, nessun uomo, nessuna bottiglia, nessuna catena e nessun rumore.
D'un tratto vedo qualcosa: è un corpo.
È un ragazzino morto, avrà circa 12 anni.
Conosco quel ragazzino, è Eric.Mi sveglio di soprassalto.
Il petto si alza e si abbassa velocemente, la mia fronte è tremendamente sudata, ed i capelli si sono incollati.Mi guardo attorno e con gioia noto che si tratta della mia stanza.
Controllo l'ora sul cellulare e mi alzo.Mi do una sistemata ai capelli e mi sciacquo la faccia e la bocca.
Scendo le scale ringraziando tutti gli dei dell'Olimpo perché è sabato e mi siedo a fare colazione.<<Buongiorno principessa>> mi chiedo come faccia ad essere così pimpante alle 8am. Papà mi schiocca un bacio sulla tempia ed inizia a fare i caffè per lui, mamma e Cole.
Io non ne bevo perché non mi piace il sapore.Neanche dieci minuti dopo scendono anche Cole e mamma.
<<Honey, sembri scossa, che succede?>> alzo subito lo sguardo dalla tazza per puntarlo sulla mamma.
<<Nulla>> sorrido falsamente, sentendo lo sguardo di disappunto di Cole puntato addosso.
Lei annuisce.
In cucina cala un silenzio strano, che viene rotto da mio fratello.
<<Stasera dovete uscire, vero?>>
<<Sì, ho una cena di lavoro e vostra madre verrà con me>> sorride papà e la mamma annuisce.
<<Allora possono venire a dormire qui i gemelli e Noah?>>
<<Ma sareste tutti maschi. Amber, perché non inviti anche Jennifer?>> mi guarda accigliata la mamma.
<<Jenny non può, ha degli amici di famiglia a casa>> alzo le spalle.
<<Non mi va di lasciare tua sorella sola in mezzo a quttro ragazzi>> sbuffa papà.
<<Io credo che non le succederà proprio nulla, io non la tocco, Noah sembra non fare neanche caso a lei, Evan è cotto di Jennifer e Curt da ciò che ho capito è il suo migliore amico>> spiega velocemente Cole.
<<È vero?>>
<<Sì, non credo proprio che mi sfioreranno, sono degli idioti, ma non mi farebbero mai nulla!>> affermo sicura delle mie parole.
Mamma e papà annuiscono e acconsentono a fare venire i ragazzi.Passo il resto della giornata a studiare e sistemare la mia camera, faccio di tutto pur di dimenticare quell'incubo.
NOAH
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I Segreti Del Passato
Literatura Kobieca✨FINITA/IN FASE DI CORREZIONE ✨ ❗HO INIZIATO A SCRIVERE QUESTA STORIA PER DIVERTIMENTO QUINDI NON ASPETTATEVI CHISSÀ CHE COSA❗ ❗ PRINCIPALMENTE È LA STORIA CHE RACCONTA LA VITA DELLA PROTAGONISTA, MA È ANCHE UN ROSA❗ Amber Price è una diciassettenne...