•2• Parli del diavolo e spuntano le corna

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AMBER

Sono le 7:30am e sono già in macchina con mio fratello. Che poi macchina...una Ferrari, a dir poco stupenda.

<<Allora,oggi quando non sei in classe stai con me, cerca di non allontanarti. Okay?>> Cole sembra pensieroso.
<<Perché?>> non è da lui dirmi certe cose, di norma non mi vuole in mezzo ai piedi.
<<Amber, sarò sincero, a scuola ci sono due tipi di persone: chi rispetta e chi è rispettato>> sospira.

<<Che intendi?>>

Non capisco, ci sono in tutte le scuole gli idioti che si sentono Cristo sceso in terra.

<<Intendo che sei una 17enne apparentemente indifesa in una scuola di gente che critica molto, dove c'è chi critica per invidia e chi invece si lava con i soldi>> mentre pronuncia questa frase alterna lo sguardo tra me e la strada.
<<Sì, capisco: sono la pecora in un branco di lupi, se non sto attenta mi sbranano>> arriccio il naso per essermi paragonata ad una pecora.

<<Arrivati!>> la macchina si ferma difronte ad un edificio immenso pieno di ragazzi e ragazze che entrano ed escono ridendo e scherzando. Scendiamo ed in poco tempo mio fratello sparisce.

Alla faccia dello 'stammi sempre vicina' . Neanche il tempo di scendere dalla macchina che già sparisce!

Anche questa volta non posso fare altro che dare ragione alla mia coscienza.
Mi incammino verso l'edificio, superando il grosso cancello rosso.
Noto subito una coda rosa fin troppo familiare.

Mi avvicino alla ragazza girata di spalle e le picchietto su una spalla con l'indice mentre trattengo il fiato.

La ragazza si gira e per qualche secondo mi guarda con gli occhi sgranati per poi saltarmi letteralmente addosso e stringermi in un abbraccio soffocante.
La ragazza poco più alta di me si stacca e sul suo volto si dipinge un sorriso meraviglioso; lo stesso credo stia succedendo sulla mia faccia poiché gli zigomi iniziano a farmi male.

<<AMBER!!>>
<<JENNIFER>> ci abbracciamo di nuovo. Non riesco a smettere di sorridere, la mia migliore amica è qui con me!

<<Mio Dio, non sai quanto sia bello vederti e abbracciarti!>> mi tiene entrambe le mani mentre getta la testa all'indietro e strizza gli occhi, come per non piangere.

Mi lascia le mani ed entriamo nella scuola, che devo ammettere, è davvero enorme.
Ci sono armadietti rossi che ricoprono le pareti dei corridoi insieme a poster che credo pubblicizzino i vari laboratori e club della scuola.
La mia migliore amica mi prende a braccetto e mi trascina difronte ad una porta in vetro opaco con sopra una targa con su scritto a caratteri cubitali: SEGRETERIA.

<<Avanti, devi prendere il numero dell'armadietto, la combinazione per aprirlo e l'orario>> mi incita dandomi una leggera spinta.

Busso alla porta ed una volta avuto il permesso entro trovandomi difronte ad una donna sulla cinquantina un po' robusta, ma con un sorriso dolce, dietro una grande scrivania.

<<Salve>>
<<Ciao cara, come posso aiutarti?>> chiede gentilmente la donna.
<<Mi servirebbero il numero del mio armadietto e l'orario>> sorrido a mia volta, avvicinandomi alla scrivania.
<<Sei nuova, cara?>> chiede portando lo sguardo da me al computer sulla scrivania.
<<Sì>>
<<Come ti chiami?>>
<<Amber, Amber Price>> specifico.
<<Sei la sorella di Cole Price?>> chiede iniziando a cercare qualcosa nel computer. Annuisco e lei sorride.
<<Spero che tu sia più tranquilla di tuo fratello>> ridacchia seguita da me, mentre, dalla stampante alla sua sinistra escono dei fogli che mi porge.
Sono sempre stata più calma rispetto a Cole, che invece è un combina guai. Il problema è che finisce sempre per trascinare nei guai anche me.

I Segreti Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora