•7• la cena

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Cos'è che non mi sarei mai aspettata? Semplicissimo: di trovarmi a fissare un bambino di 10 anni all'interno di casa Blair.

Già, sono a casa di Noah Blair.
Come ci sono arrivata?
Bhe, in pratica qualche giorno fa dopo essere tornata a casa papà mi ha comunicato che mercoledì (oggi) saremmo dovuti andare a cena dai Blair poiché ci avevano inviato.
Inoltre mi è stato spiegato che papà e il padre di Noah sono, non solo amici, ma anche futuri soci e che si conosce da molto anche con la signora Blair.

Nonostante sia una cena informale mi hanno costretta a vestirmi 'bene' , così dopo essermi rigorosamente rifiutata di indossare il tubino nero aderente che mia madre mi aveva proposto ho indossato uno stupidissimo abito rosso, stretto in vita e che si conclude con una gonna svasata, le spalle sono lasciate scoperte dall'abito che mi fascia il petto con una specie di fiocco. /trovate l'immagine dell'abito a fine pagina\

Quando siamo arrivati la mia mascella stava toccando terra.

La villa S-T-U-P-E-N-D-A!
Del tipo che casa mia sembra brutta a confronto.
La villa è costruita su tre piani: dall'esterno del primo partono delle scale che portano su un rialzo ricoperto di erba nella quale è installata una piscina.
Le pareti esterne sono bianche, alcune rivestite in pietra.
La tettoia del portico è sorretta da 1 pilastro, attorno alla piscina ci sono varie sdraio con tanto di materasso sopra.
Il sentiero di piastrelle porta dritto al portone d'ingresso, rigorosamente in vetro, così come alcune delle pareti.
Attraverso il sentiero contornato da led bianchi impiantati nel terreno e non appena arrivo difronte il portone una ragazza poco più grande di me mi apre.

Ha i capelli neri come la pece e la pelle olivastra, gli occhi scuri mi scrutano attentamente e non appena il resto della mia famiglia mi raggiunge si sposta per farci entrare.

Dal suo abbonamento credo sia una domestica.

Ci conduce fino ad un grande soggiorno dove troviamo ad aspettarci una donna dai capelli scuri ed ondulati, gli occhi azzurri e rassicuranti e dai tratti del viso dolci e morbidi.

<<O MIO DIO! sei tu!>> la donna mi salta praticamente addosso stringendomi in un abbraccio soffocante.
<<Diamine, mi era stato detto che fossi bella, ma cavolo non immaginavo così tanto!>> esclama subito dopo aver sciolto l'abbraccio prendendomi le mani.
Involontariamente sorrido.
<<Kathryn smettila di dare attenzioni a quella e dai un abbraccio a me!>> sbotta mio fratello e la donna ridacchia.
<<Scusa Cole>> lo abbraccia e poi si rivolge di nuovo a me.
<<Sono Kathryn Smith, la madre di Noah>> mi sorride.
<<È un piacere conoscerla signora Smith. Io sono Amber Price>>
<<Oh, so perfettamente chi sei. Devi sapere che da qualche giorno sento spesso parlare di te>> sorride furba per poi sparire con mia madre.
Solo ora noto che mio padre sta parlando amichevolmente con un uomo, che a questo punto credo sia il padre di Noah, anche se non gli assomiglia per nulla.

Sto per avvicinarmi a loro quando noto due occhietti verdi che mi fissano meravigliati.

<<Wow! Come fa mio fratello a non provarci con te?!>> esclama mentre io spirito gli occhi.
<<Emh, tu sei...>>
<<Sono Dylan Blair: il fratello di Noah. Tu sei sicuramente Amber>> si avvicina porgendomi una manina.
Annuisco stringendola.
<<Andiamo a cercare mio fratello, sono sicuro che con questo addosso non ti staccherà gli occhi di dosso! >> esclama sicuro di sé trascinandomi al piano superiore.

NOAH

Sbuffo nuovamente sistemando il colletto della camicia nera che indosso per la cena 'di importanza vitale' -o almeno così era stata definita da mia madre-  alla quale avrebbero fatto parte i Price.
Apro i primi due bottoni della camicia e mi passo una mano nel ciuffo ancora umido.

I Segreti Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora