•27• UNA CENA ANDATA MALE

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<<Okay, dobbiamo stare calmi! Stiamo solo per esporre un'idea ai nostri genitori, non stiamo mica andando a parlare con il Presidente!>> sbuffo, alzando la voce per farmi sentire dagli idioti che ho per amici.

E già, siamo tutti a casa mia, nella mia stanza, e tra poco scenderemo a cenare con tutti i nostri genitori.
Abbiamo deciso che è meglio parlarne tutti insieme, quindi questa sera ceneremo tutti insieme con le nostre famiglie.

Voi magari vi chiederete: e quale sarebbe il problema?
Il problema è che i tre ragazzi che mi accompagnano agli incontri si sono fatti prendere dal panico, facendolo venire anche alle ragazze.

L'unica che sembra essere calma è Amber...sembra, dato che mi sta distruggendo una mano.

<<E se rifiutassero? O peggio ancora, se il signor Stoker capisse che io e Evan stiamo insieme?! Lo sappiamo tutti che quell'uomo mi odia!>> Jennifer ricomincia a straparlare facendo ricominciare il caos.

<<Basta! Non succederà nulla di tutto questo e ora tacete e sedetevi!>> sbotta quella che posso definire "la mia ragazza", anche se non del tutto...

<<Jennifer ed Evan: basterà che vi sediate distanti e la stessa cosa Cole e Kelly. Non facciamoci prendere dal panico e soprattutto non roviniamo tutto. Questa è un'occasione per dimostrare ai nostri genitori che siamo abbastanza grandi da sopravvivere senza stare con loro h24>> spiega lasciando andare la mia mano dolorante.

Mi soffermo a guardare le curve perfette della mia ragazza fasciate dal tessuto nero del suo abito che ha chiamato "tubino".
Personalmente come si chiama il modello del vestito non mi interessa, mi interessa solo la ragazza che lo indossa e alla quale sta tremendamente bene.

Mi mordo con forza il labbro inferiore per non saltarle addosso.
La sua figura eretta ed elegante, con la schiena dritta e la testa alta mentre dice qualcosa agli altri la rende ad i miei occhi ancora più bella del solito.

<<Ora scendiamo di sotto, prima che si chiedano tutti che fine abbiamo fatto>> conclude girandosi verso la porta ed uscendo seguita da tutti gli altri.

<<Come ci dobbiamo disporre al tavolo?>> chiede Curt.
<<Io avrò alla mia sinistra Jennifer che, come al solito si siederà alla destra di Cole che, a sua volta, è seduto di fianco a mio padre.
Kelly dev'essere distante da Cole, ma non troppo distante da me: i suoi pensano che siamo tipo migliori amiche o cose del genere, quindi lei siederà alla mia destra.
Di fianco a seguire si siederanno Noah e i gemelli: il signor Stoker si siederà sicuramente a capo tavola ed i gemelli lo devono affiancare>> spiega lasciando trasparire il suo nervosismo.

Le afferro il polso facendola fermare poco prima delle scale.
Gli altri ci superano.
<<Bimba, ti devi calmare, è solo una cena. Inoltre, sono tutte persone che ti adorano, fatta eccezione per i genitori dei gemelli, ma loro odiano tutti>> sbuffo aggiustandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Lei annuisce leggermente sporgendosi verso di me per lasciarmi un leggero bacio a stampo.

Le afferro la mano e la conduco al piano inferiore.
Non appena raggiungiamo tutti gli altri nel soggiorno ci stacchiamo.

<<Signori mi spiace disturbarvi, ma la cena è pronta>> Elizabeth sbuca dal nulla interrompendo la conversazione in atto, che non stavo minimamente ascoltando essendo troppo impegnato a fare pensieri poco casti sulla mia ragazza.

<<Ma certo, arriviamo subito>> mia madre ha sempre visto Elizabeth come una specie di sorella e quando parla con lei mantiene sempre un tono dolce.

Ci alziamo tutti dalle poltrone e andiamo nella sala da pranzo.

Il grande tavolo rettangolare,in non so quale legno pregiato, è coperto da una tovaglia dall'aria costosa, così come lo sembrano anche le posate ed i bicchieri.
Mia madre e Marcus non sono persone che amano sventolare in faccia a tutti i loro soldi, ma quando si tratta di cene con i genitori dei gemelli non si fanno scrupoli.

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