•24• TERZO APPUNTAMENTO

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La campanella suona mettendo fine alla tortura volgarmente chiamata fisica.
Perché sì, l'insegnante era assente e a sostituirlo c'era una signora anziana che ha deciso di farci fare fisica.

Mi affetto a gettare tutte le mie cose nello zaino e a seguire i miei compagni fuori dalla classe.

Quando esco mi ritrovo nel fiume di alunni intenti a chiacchierare e uscire da scuola.

L'impresa? Trovare Jennifer.
Perché? Perché ha deciso di piovere quando quel decrepito di mio fratello ed i gemelli hanno gli allenamenti.
In realtà anche Noah è in palestra per gli allenamenti, ma dopo quello che mi ha detto in mensa preferirei andare a piedi sotto l'acqua.

Scorgo vicino alle scale una testa bionda e una viola, così mi affretto a raggiungerle.

<<Amb, tutto apposto?>> chiede la mia migliore amica vedendomi correre verso di noi.
<<Come puoi chiedere se è tutto apposto quando un'ora fa l'hai vista piangere in bagno?>> chiede scioccata Kelly, ma la ragazza dai capelli viola liquida la domanda con un gesto della mano.
<<Cole è agli allenamenti>> riferisco.
La mia migliore amica sbuffa capendo al volo.
<<Sei una rottura di coglioni>> dice facendomi una smorfia.
<<Ma sono la tua rompi coglioni preferita>> sorrido vantandomi.

<<Domani pomeriggio che fate?>> chiede la bionda di punto in bianco.
<<Nulla>>
<<Probabilmente andrò come tutti i giorni al Blueberry con Blake>>
<<Allora tenetevi pronte perché andremo a fare compere!>> esclama emozionata.

<<Io odio fare compere>> mormoro.
<<Se venite poi passiamo pure in libreria e in quel negozio dove vendono strumenti musicali>> dice sorridendo.

La stronza sa perfettamente come convincermi.
E Jennifer ovviamente è più che felice vista la sua passione per la musica.

<<E va bene>> acconsento sbuffando.
<<Scusate, ma ve la devo rubare>> la voce di Noah mi arriva dritta alle orecchie nell'esatto istante in cui la sua mano calda circonda il mio polso trascinandomi fuori scuola fino alla sua macchina.
<<Ma che...Noah?>> lo guardo arrabbiata e confusa.

<<Sali>> dice con voce che non ammette repliche.
Ma io sono Amber Price, questo è sinonimo di non fare mai ciò che Noah Blair mi dice.

<<Perché mai dovrei?>> chiedo incrociando le braccia sotto il seno.
Il suo sguardo cade.

Maschi...

<<Perché non ho intenzione di lasciarti andare da pel' di carota, almeno non prima di aver chiarito, quindi per favore sali in macchina>> dice chiudendo gli occhi e sospirando pesante.

Soddisfatta della risposta, e bagnata a causa della pioggia, mi siedo sul sedile in pelle della meravigliosa macchina.

Lui fa lo stesso accendendo l'auto e uscendo dal parcheggio della scuola.

<<Allora?>> chiedo di punto in bianco spazzando via il silenzio che si era creato.
<<Ho esagerato>> risponde senza staccare gli occhi dalla strada.
<<No, ma davvero?>> rispondo sarcastica.
<<Me la sono presa con te per una cosa successa ieri anche se tu non c'entri nulla>>
<<Sì, l'avevo capito>>
Lui non risponde.

Il silenzio ritorna fino a quando la macchina non si ferma difronte ad una tavola calda.

<<Cosa è successo ieri? Perché hai la faccia in questo stato?>> chiedo.
<<Non te lo dirò. Smettila di chiederlo>>
<<Perché non vuoi dirmelo>> chiedo guardandolo finalmente negli occhi.
<<Perché poi scapperesti!>> esclama spazientito.
<<Chi te lo dice?!>>
<<Amber guardati! Tu non sei tipa da stare con uno come me.
Tu sei il tipo di ragazza perfetta per gli idioti perfettini come Blake !
E la cosa mi fa impazzire, perché sono fottutamente geloso di te e quel deficiente.
E la cosa peggiore è che non posso dirti nulla, che non ho il diritto di essere geloso perché noi non stiamo neanche insieme!>> ringhia esasperato tirandosi i capelli e scendendo dall'auto sbattendo lo sportello.

I Segreti Del PassatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora