Capitolo due

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Entrammo frettolosamente nel grande comprensorio e ci dirigemmo a passi felpati verso quella che era la nostra aula.

Beatrice prese l'iniziativa e bussò.

La prof ci diede il consenso di entrare e ci sedemmo ognuna al proprio posto.

Prima ora: Fisica

Odiavo con tutta me stessa quella materia.

Studiavo e prendevo 2, non studiavo e prendevo 2 ugualmente. A fine anno avrei sicuramente avuto il debito in quella materia, pure in matematica.

Il mio problema non è un problema d'apprendimento. Il fatto è che sono discalculica e nessuno se ne era accorto fino a qualcosa come due anni fa. Le maestre alle elementari non sospettavano di niente e forse è per questo motivo che sono una capra per quanto riguarda le materie scientifiche. Se mi avessero avvisata quando ero ancora una bambina, allora avrei potuto fare esami pratici per sconfiggere questo disturbo, ma ormai è troppo tardi.

Tamburellavo con la matita sul banco quando i miei pensieri furono interrotti dalla mia vicina di banco Alice.

Io e lei ci odiavamo, o meglio io odio tutti e vengo odiata. A distanza di sedici anni ancora oggi rimane un mistero del perché le persone debbano tenere questo comportamento così rude nei miei confronti. Grazie a dio ho incontrato una persona come Beatrice, altrimenti non saprei proprio come avrei fatto a sopportare tutte le ingiustizie alle quali venivo, e vengo, sottoposta ogni maledetto giorno.

Seconda ora: Tedesco

Amavo quella materia, pur non brillando.

A malapena riuscivo a tenere il sette di media, eppure qualcosa mi faceva appassionare sempre di più a quella lingua.

E così via..

Ore:13.05, finalmente si può tornare a casa.

Beatrice è dovuta uscire un'ora prima a causa di una visita medica alla quale doveva essere sottoposta,quindi mi trovai a percorrere il tragitto "scuola-casa" in totale solitudine, o almeno così credevo...

Un motorino mi si affiancò e spaventata balzai indietro.

Io: Trovato non sei divertente

Mirko: e mica volevo farti ridere

Io: va bene allora vedi di girare a largo

Mirko: siamo acidine oggi eh?

Io: non sono io ad essere acida, sei tu ad essere un deficiente.

Detto questo girai tacchi e ripresi a camminare verso casa mia.

Angolo autrice: buongiorno scusate se i primi capitoli saranno abbastanza pallosi, ma vedrete che più avanti vedremo un sacco di colpi di scena, dovrete essere pazienti. Alla prossima ❤

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