Bello e brutto

359 27 0
                                    

Saranno passati mesi 2 o 3 da quando siamo tornati da Ogigia, per questa scelta mi sono messa nei guai con gli Dei ma quest'ultimi mi hanno perdonato ma hanno anche trasformato Calipso in una Dea vera e propria. Sarà più facile adesso vincere. Ho scoperto che lei si è innamorata di Matteo

-Dovresti provarci- dico, ormai siamo diventate amiche

-sei pazza, e se ci parli? Per capire quale ragazza le piace-

-Certo ci vado adesso-

Mi dirigo verso la cabina di Matteo.

Busso e sento una voce dire -avanti- entro noto che la sua cabina era occupata anche da Hedge.

-signor Hedge vorrei parlare in privato con il mio amico-dico quasi ironica

-Se lo dici con tutta questa gentilezza certo, non fate....-dice Hedge

-Si ho capito-interrompendolo.

Se ne va a vedere, forse, gli incontri di lotta.

-Allora? Dimmi tutto-dice facendomi accomodare sul letto.

-Vorrei sapere da amica ad amico, per curiosità..... se ti piace una ragazza.-

-Certo perché-

-Chi è.....Alessia..Calipso...dimmi-

-Calipso-dice e abbassa sguardo, vedo chiaramente che sta arrossendo.

-Non ce lo dire, ti prego-

-Si...-dico- ma ad un patto.

-No, ho paura- dice

-Devi dirle che la ami-

-No, ti prego-

-signorino vada subito a parlare a quella bella ragazza e dille che la ami-dico imitando la voce di Hedge.

-Si signorina.....Valdez-si aspetta un pugno ma per questa volta faccio finta di non aver sentito. Non potrei mai picchiare il mio migliore amico.

-andiamo devo parlare con una ragazza-dice.

-consiglio: Vai dritto al punto-

Ritorniamo su, lui va verso Calipso e io rimango a coperta a vedere la scena.

Matteo si sta grattando il collo per il nervosismo, credo che non trova le parole, allora si avvicina al lei si baciano, il mio lavoro qui è concluso.

Torno verso le cabine quando vedo che ci sono dei venti a 5 metri da loro.

Premo l'anello e penso "arco e faretra piena" e subito dopo mi vedo maneggiare un arco e una faretra, mi dirigo fuori e urlo-VENITE QUA!!!!! ABBIAMO VISITE- capiscono al volo e corrono verso di me io mi dirigo verso i venti e ne uccido un paio mi sono accorta che quando se ne va una freccia riappare magicamente dopo 10 secondi nella mia faretra.

Cadono un paio di mostri ancora vivi sotto, mi accorgo che non ce il mare ma terra ferma allora urlo a Leo prendendo tutte le armi possibili ed immaginabili.

-LEO DOBBIAMO SCENDERE SONO ANDATI DEI MOSTRI GIÙ -passo delle armi a tutti

-CI DOBBIAMO FAR PASSARE PER QUELLI DEL C.S.I. PRENDETE GIUBBOTTI ANTI-PROIETTILI, TORCE E DISTINIVI FALSI!!!!- tutti eseguono i miei ordini e scendiamo dalla nave atterrata sull'acqua.

-Che vi fate qui, abbassate subito le armi o dovremmo arrestarvi- dice un poliziotto di pattuglia.

-Siamo agenti del C.S.I. sono scappati dei condannati a morte. Squandra sono andati verso la piazza- corriamo stiamo alle loro costole.

-entriamo subito- si sono diretti dentro una caverna o un buco sotterraneo, accendo la torcia e tutti mi imitano.

-sono fuori dalla tua giuristizione, meglio che tu vada-dico al poliziotto che ancora ci sta seguendo, lui se ne scappa a gambe levate. Mortali....non servono a nulla....hanno quasi sempre paura dell'ignoto.

Li troviamo in un vicolo ceco, combattiamo con le pistole, anche loro ce le hanno ma non le sanno usare credo.

Poi sento una fitta, allo stomaco, guardo la maglietta nel punto in cui mi fa male, mi sta uscendo del sangue, non è dolorosa la morte come dicono, è dolce e accogliente. Chiudo pian piano gli occhi. La mia vita finisce qui, la salvezza degli Dei sarà nella mano di qualcun altro.

La figlia dell'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora