venticinque

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"sicura di stare bene?" domandò Fabio guardando la figlia che si avvicinava alla porta, era evidentemente molto preoccupato "sì, sto bene, ci vediamo dopo" disse la mora aprendo la porta e uscendo. Dentro di lei invece c'era molta confusione, era abbastanza scossa, era da tempo che non le riaccadeva così ferocemente, era da tempo che non rivedeva quell'immagine, e non riusciva a spiegarsi il motivo, aveva la sensazione che qualcosa sarebbe accaduta molto presto, ma non riusciva a immaginare cosa, non riusciva a capire niente da quelle voci che continuavano a ripetere qualcosa che lei, purtroppo, non riusciva a estrapolare dal loro vociferare così ripetitivo ed estenuante.

Dopo aver chiuso la porta, girandosi vide Diego, la sua mente per qualche istante tacque. Sorrise in sua direzione e si avvicinò a lui "ciao" disse dopo essersi posta di fronte a lui "ciao, andiamo?" domandò "volentieri" sorrise poi iniziando a camminare affianco al moro, nel più completo silenzio che diversamente da quanto si aspettava era un silenzio tranquillo. "dove andiamo?" domandò Martina confusa, nel messaggio non c'era scritto niente di particolare, né il luogo né altro, solo la volontà di Diego di rivederla il giorno stesso "se vuoi andiamo a casa mia, nulla di elaborato, stiamo lì...non so" alzò le spalle preso alla sprovvista "se fumi, possiamo farlo" disse poi "questo progetto mi piace di più" sorrise la ragazza in direzione di Diego che contraccambiò.

[...]

"comunque...sappi che per te ho rischiato di litigare con mio padre" rise la ragazza "addirittura" rispose il moro quasi stupito "diciamo che è un po' a cazzi suoi" rispose lei alzando le spalle "eppure non sembra" rispose "molte cose non sembrano ciò che sono" rispose Martina " come te quindi?" rispose Diego, Martina rimase in silenzio. Cosa voleva dire? "in che senso?" domandò poi confusa "ho sentito in giro diverse cose, posso dire che non è vero quindi" rispose il moro "mi hai invitato ad uscire per delle voci del cazzo?" disse scattando in piedi e iniziando ad agitarsi

-lo avevo detto che questa storia non aveva durata lunga- rise qualcuno nella sta testa, tentò di non dare peso alla frase appena pronunciata, ma di prestare attenzione alle giustificazioni "non sto dicendo questo, se pensi l'abbia fatto per un motivo del genere non hai capito nulla di me" disse serio il moro "spiegami allora" rispose Martina incrociando le braccia "d'accordo..." disse Diego cercando di rimanere calmo, aveva capito che la ragazza per niente scattava come una molla, passando immediatamente sulla difensiva, doveva utilizzare le parole corrette, se voleva continuare a vederla.

"ho sentito diverse cose dopo la prima volta che ci siamo incontrati e anche dopo, quando siamo usciti da quel posto- iniziò sotto lo sguardo attento di lei- ma non voglio dare peso a cazzate, devo conoscere una persona fino infondo.." disse e quasi tentò di fermarsi, stava andando forse troppo sul personale? "e?" lo incitò a continuare la mora "perché sei particolare Martina, non so spiegarti nient'altro. Vorrei solo avere del tempo per conoscerti.." disse il moro, Martina rimase ferma a fissarlo, cercando di capire se potesse fidarsi oppure no. -lui è quello giusto!- urlò una voce diversa dal solito, non la stava prendendo in giro come le altre, ma bensì la stava incitando a fidarsi di Diego, come se in lui ci fosse davvero qualcosa di speciale "va bene..." sussurrò quasi imbarazzata ed evitando lo sguardo del moro "vuoi vedere un film?" domandò "lo scelgo io" rispose lei prendendo il telecomando "d'accordo" sorrise Diego, lei si avvicinò, il moro rimase fermo quasi come se aspettasse da parte sua qualche consenso. Martina si posò sul suo petto continuando a tenere gli occhi fissi sullo schermo della televisione, Diego la strinse a sé. In quell'esatto momento, entrambi capirono che c'era qualcosa di più.






Mi spiace dirlo ma siamo quasi alla fine 

Senza Un Posto Nel Mondo|| Marracash Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora