quindici

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FABIO

[tredici anni dopo...]

"ecco, questo dovrebbe essere il numero" disse il moro tirando fuori dalla tasca dei jeans un bigliettino ripiegato su se stesso. Cosimo lo prese e lo apri leggendo i numeri "quindi? Che intenzioni hai?" domandò "volevo chiamare" rispose Fabio, anche se nella sua mente non era molto sicuro di farlo siccome dopo anni di estenuanti ricerche non sapeva come l'avrebbe presa.
"non mi sembri molto sicuro" rispose il guercio guardando il suo amico, Fabio annuì "non so come potrebbe prenderla... Non so nemmeno se si ricorda di me" rispose preoccupato "se non chiami non lo sai" rispose la ragazza di Fabio entrando in cucina "e tu da dove cazzo sbuchi" disse Cosimo sorpreso "dalla camera da letto, non credi" rispose ridendo, Cosimo guardò il suo amico che alzò entrambe le mani, Cosimo e Margherita avevano uno strano legame, tanto che si dichiaravano fratelli, e delle volte il guercio era più geloso del reale fratello della mora.

"giuro che non ho fatto niente" rispose Fabio sorridendo, anche se sapeva benissimo che il suo amico gli credeva poco "comunque" riprese la mora avvicinandosi al fidanzato "dovreste chiamare" incitò "anche solo per sapere come sta, è pur sempre qualcosa" continuò, Fabio annuì e ogni giorno ringrazia a Dio e anche Fabrizio di avergli fatto conoscere questa ragazza, se non fosse stato per lei a quest'ora avrebbe rinunciato già da svariati mesi. Eppure adesso che ce l'aveva quasi fatta, era insicuro. Prese il cellulare iniziando a ricopirare i numeri dal foglietto "Cosimo parla te. Che lui con il suo spagnolo potrebbe dichiarare guerra al Messico senza saperlo" ironizzò la mora "molto gentile" rispose Fabio guardandola ridere di gusto
"non la biasimo" rispose Cosimo "ma vi siete uniti contro di me questa mattina?" rispose il moro "potrei mai?" rispose Margherita lasciandogli un bacio sulla guancia "stronza" rispose Fabio guardandola, e anche allora si rese conto che forse, dopo anni, si era finalmente concesso di innamorarsi. Ma di quell'amore che era vero, puro, quello che serviva in quel momento.

"dai Romeo, da qua" disse Cosimo prendendogli il cellulare delle mani. Premette sulla cornetta verde e si portò il cellulare all'orecchio. Attese qualche minuto, Fabio iniziò a sentire l'ansia sperava che fosse davvero quello il numero esatto e che, finalmente, potesse avere un minimo di contatto con quella bambina che da quando era venuta al mondo, non aveva fatto altro che rivoluzionare il suo. "andrà tutto bene" sussurrò Margherita al suo orecchio mentre gli accarezzava il petto in segno di incoraggiamento.

Qualcuno finalmente rispose, Cosimo iniziò a parlare in spagnolo, padroneggiava molto bene quella lingua e l'unica cosa che Fabio riusciva a comprendere erano le sue espressioni visive. Che sembravano positive. Si tolse il cellulare e lo porse a Fabio "la sta chiamando, avanti" sorrise, Fabio lo prese e lo portò all'orecchio.  Sentiva l'adrinalina andare in circolo da una parte all'altra del suo corpo.

"pronto?" domandò una voce innocente "Marti.. Sono io" rispose sorridendo il moro "chi?" chiese la bambina "zio Fabio..." sussurrò come se qualcun altro potesse sentire il suo nome "no, mi spiace non mi ricordo di te" rispose e riattaccò, Fabio gettò il cellulare sul tavolo in un gesto di stizza "che cazzo ti prende?" chiese Cosimo sorpreso "fanculo" urlò il moro alzandosi di scatto.

Non era possibile, non poteva essersi dimenticata, era solo arrabbiata, forse. O almeno così voleva convincersi Fabio "ehi, amore, che ti prende?" domandò la mora accarezzandogli il volto, Fabio l'abbracciò respirando il buon profumo che emanavano i suoi capelli "siediti..." sussurrò Margherita spostando una sedia e posando il moro su di essa. Fabio continuò a tenere il volto sul corpo della fidanzata "fra..." disse Cosimo posando una mano sulla spalla dell'amico "ha detto di non ricordarsi di me -rivelò- cone cazzo è possibile" continuò incredulo "non gli hai detto granché" rispose il guercio "lo so ma... Cazzo... Sono io!" continuò.

"Fabio, guardami" gli ordinò Margherita, il moro posò gli occhi nei suoi "non fare così, le cose si sistemeranno, tra poco ti daranno il consenso per l'adozione, cerca di fargli ricordare. È una bambina infondo... Non poteva mai ricordarsi" continuò Fabio annui "va bene..."sussurrò capendo che non sarebbe stato per nulla facile

Senza Un Posto Nel Mondo|| Marracash Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora