capitolo 14.

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Ho lasciato la stanza di Blaise con le lacrime agli occhi..

Non meritava questo, ma ho dovuto farlo..

Cercando di asciugare e mascherare le lacrime, mi sono diretta nel dormitorio femminile dei serpeverde.

Sono arrivata davanti alla camera 506 e ho iniziato a bussare.

Qualche istante dopo la Parkinson mi ha aperto la porta strofinandosi gli occhi per il sonno.

"G-Granger? Che ci fai qui a quest'ora?" Mi ha domandato con un tono confuso.

"Ci ho ripensato bene e... ci sto! Prepara le valige e scappiamo." Ho detto decisa.
Sono riuscita a vedere i suoi occhi brillare per l'entusiasmo.

Ha fatto un passo verso di me, ha poggiato entrambe le mani sul mio viso e mi ha lasciato un gran numero di baci su di esso.

"Daii, abbiamo poco tempo." Ho detto un po' impaziente.

Mi ha accolto dentro la sua stanza, chiudendo la porta ormai alle mie spalle e ha iniziato a preparare una piccola borsa contenente le cose essenziali.

PANSY POV

Ho chiuso velocemente la borsa e siamo uscite dalla sala comune dei serpeverde con assoluto silenzio.

Siamo arrivate fino davanti al portone della scuola ma è chiuso..

"Merlino! E ora che facciamo?" Ho chiesto preoccupata.

"Seguimi." Ha risposto la grifondoro sicura di sè.
Così ho fatto.

Siamo entrate nelle cucine della scuola: "Non mi sembra il giusto momento per fare uno spuntino. Se avevi fame, potevamo rimanere in camera mia: lo sai che sono un buono spuntino." Ho detto maliziosamente e indicandomi.
Lei si è girata e ha fatto un sorriso alzando gli occhi al cielo.

È entrata nella cella frigorifera e mezzo minuto dopo, ne è uscita con un sacchetto bianco pieno, che porta davanti a sè con l'incantesimo 'Vingardium Leviosa'.

È uscita dalla cucina senza darmi spiegazioni o spiegarmi che cosa contenga quel sacchetto; l'ho seguita senza porre domande.

Abbiamo salito un sacco di scale fino ad arrivare nella torre in cui si trovano i gufi della scuola che consegnano le lettere.

Si è sporta verso l'esterno e ho subito pensato che volesse buttarsi giù da quell'altezza: "Granger Noo!!" Ho gridato avvicinandomi a lei, ho afferrato saldamente la sua gomma e l'ho tirata verso di me

"Fidati di me." Mi ha provato a riassicurare lei poggiandomi una mano sulla spalla.

Ha girato leggermente la testa e ha emesso un fischio, come per richiamare qualche strana creatura.

Dopodiché, ha estratto il contenuto dalla busta bianca: un grosso pezzo di carne impregnato di sangue che gocciola.

Per la barba di Merlino!

Dopo qualche istante, ha poggiato la carne sul muretto al suo fianco e ha teso entrambe le mani davanti a sè, cercando di palpare l'aria: "Granger che stai facendo? Puoi cadere!"

"Avvicinati e non ti preoccupare." Ha detto continuando a farmi rimanere all'oscuro dal suo intento.
"Okay, ci siamo." Ha affermato quando sembra sia riuscita ad afferrare qualcosa,
nonostante io non veda nulla.

Ha fatto un movimento veloce, come per salire su un cavallo.. il problema è che non c'è nessun cavallo!!

"G-granger stai f-fluttuan-do... nel nulla!" Ha quasi urlato.

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