capitolo 13

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Pov's Charlie

Sguainai la spada e scaricai tutta la mia rabbia repressa.

Distrussi sei manichini in un quarto d'ora, ad un certo punto sentii degli apllausi, mi girai e vidi.... Triglia Lessa *certo perché lui non può mai mancare -.-"*

- Brava, complimenti, si vede che sei allenata - mi disse lui con un sorissetto sulle labbra.

- Che ti aspettavi? Una pricipiante? - gli risposi sarcastica.

- La verità? Si - disse lui un po impacciato - voglio lanciarti una sfida, forse ho trovato finalmente qualcuno che potrebbe battermi - continuò lui in aria di sfida.

- Certo, non aspettavo altro, non vedevo l'ora di battermi con qualcuno che non sia uno stupido manichino - risposi facendo trapelare appena una punta di eccitazione dal mio tono sarcastico.

- emm... scusa un attimo Jackson, te la rubo un secondo - disse Jared afferandomi per un braccio e trascinandomi via con lui in un angolino.

...

- Hei hei! Che pensi di fare! Vuoi davvero scontrarti con lo spadaccino più bravo del campo?! - disse lui in tono proccupato.

- Certo! Non ho mica paura di uno stupido come lui. - risposi arrabbiata

- Lo so, ma...

- "Ma" cosa?! Non mi reputi all'altezza?- gli dissi interrompendolo bruscamente.

Lui si avvicinò lentamente al mio orecchio e mi disse a bassa voce

- ma non voglio vederti in in lettino d'ospedale - e detto questo si allontanò.

...

Mi spiace per Jared ma ormai ho accettato la sfida.

- Pronta? - mi chiese Percy

- Pronta - risposi io.

Prima di mettermi in posizione cercai Jared con lo sguardo, non era più tra il pubblico, se ne era andato.

Questa sfida la dovevo vincere a tutti i costi, non per soddisfazione mia ma per fargli vedere che si sbagliava.

Presi il mio cellulare, digitai il numero, e tra le mie mani si formò una spada con la lama di ferro dello Stige e l'impugnatura di oro imperiale.

- Notevole - disse Jackson guardando la mia spada - ora guarda la mia

Espresse una penna di tasca, la fece scattare e anche a lui si materializzò una spada.

Ci menttemmo in posizione ed io attaccai.

Io: una comune figlia di AdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora