capitolo 21

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Buio.
Era buio, ma non quel buio che porta con se la notte, era un buio strano, era nero come la pece.
Poi ad un certo punto vidi una luce, una fievole luce paradisiaca... che poi scomparì e non riapparve più.
...
- Secondo voi ce la farà? - chiese la voce di Jared.
- La conosco piuttosto bene... non si arrenderà così facilmente... - disse la voce di un uomo.
- Charlieeeeee!!! - urlò Jordie correndo ad abbracciarmi.
- Hey hey piano - dissi io rispondendo all'abbraccio.
- lascila stare Jo - disse l'uomo - è stanca, si dovrebbe riposare un po - continuò lui.
Aveva un'aria famigliare, una faccia amica rivista più volte ma che non riuscivo a focalizzare.
- Come sta la mia "piccola dea"? - riprese lui la parola.
- Apollo il dio super secsi! - dissi correndo ad abbracciarlo e cercando di sopportare il dolore che avevo al braccio *cioè solo io posso non riconoscere il dio del sole ... -.-*
- Emm... Charlie... - disse Jered con tono di rimprovero - è un dio... nemmeno noi che siamo sui figli lo abbracciamo così! - finì lui.
- Falla finita Jared! - lo rimproveró Apollo - Lei puó chiuso... conosco meglio lei che i miei figli! - continuó.
- Comunque cosa è successo...perché sei qui? - chiesi io cercando di allentare la tensione.
- D'avvero non te lo ricordi? - disse preoccupata Jo - Sei svenuta subito dopo che hai evocato un esercito di zombie che ha sterminato i mostri che ci hanno quasi ucciso tutti e tre - raccontò Jo.
- Okay... e lui è qui perché... - richiesi indicando il dio.
- Beh lo abbiamo chiamato per curarti... sai è il dio delle malattia e tu eri moribonda con la febbre altissima... non sapevamo che fare... - disse Jared cercando di evitare i miei occhi.
- E la perla? - chiesi ancora io
- Eccola! - disse allegra Jo mostrandomela - era dentro uno dei mostri -
- bene meglio così - dissi ributtando la testa sul cuscino - domani si riparte alla ricerca della prossima... e non voglio obbiezioni - dissi decisa io.
- Okay... però ti devi riposare - disse rassegnato il dio del sole.
Sbuffai - Okay...
Senza più aggiungere niente si apparono nella stanza accanto lasciandomi sola.
...
Passata un ora di completa noia vidi aprire la porta.
Un ombra impacciata si avvicinò al letto e accese la abatjoue.
Era Jared.
- Dobbiamo parlare...- disse lui abbassando lo sguardo.
- Direi di si - risposi io.
- Mi spiace per il bacio - disse lui a bassa voce - non so cosa mi sia preso... io io... - disse balbettando.
- te...? - chiesi io, alla luce della luna che filtrata dalla finestra i suoi capelli formavano un aura dorata intorno alla sua testa... sembrava un angelo; mentre i miei non rischiravano la stanza, anzi la rabbuiavano.
- Io ti amo... beh l'ho detto, ora non mi rivolgerai più la parola ma mi volevo togliere questo peso - disse triste.
- hey - dissi dolcemente spostandogli i capelli dietro l'orecchio - chi ti ha detto che io non ricambi?
- sul serio? - chiese lui guardandomi con i sui due grandi occhi.
- Serissima - e detto questo mi prese e mi diede un bacio lungo e caldo, ma involontariamente mi appoggiò la mano sul braccio ferito ed io emisi un gemiti di dolore.
- scusa - disse lui preoccupato.
- Non è successo niente tranquillo - mentii io - sono un po stanca, che ne dici se ci riposiamo un pò? .
- okay - disse abbracciandomi, ma questa volta fece attenzione a non farmi male.
-Buona notte principessa degli inferi - disse lui.
- Buona notte re del sole - risposi.
E detto questo ci addormentammo abbacciti.

*nota dell'autrice *
Questo capitolo non è dei migliori ma c'est e la vie
(Si lo so sono stupida XD )

Io: una comune figlia di AdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora