Capitolo 28

559 37 12
                                    

Pov's Charlie
Chissà quanto tempo era passato da quando eravamo entrati, il tempo non si misurava bene in quel luogo... Era come se fossimo in una dimensione dove lo spazio e il tempo non si potessero misurare.
Il paesaggio non cambiava, se non per quelle brevi e terribili volte dove bisognava affrontare le nostre più terribili paure, avevamo affrontato 3 prove su 5, avevo il terrore dell'ultima... avrei fatto qualunque cosa per loro, anche sacrificare la mia vita.
Camminavo a testa bassa in fondo al gruppo, non parlavamo più da un bel po di tempo.
Jo mi aveva detto che era l'unica ragazza della sua cabina e doveva essere sempre al passo con gli altri, mi ha raccontato che una delle sue più grandi paure era quella di non essere al passo con i fratelli, dall'ultima "visione" che ci aveva assalito anche lei aveva perso la risata che tirava su il gruppo.
Jared, invece, stringeva con rabbia il suo pugnale come se volesse far qualcosa per tirarci su il morale ma non sapeva cosa.
Ad un certo punto torò fuori dalla sua borsa due bacchette di legno e iniziò a tenere il tempo.
Pov's Jared
"Gotta catch 'em all,
catch 'em all,
all the pokèmon,
*suono ripetuto delle bacchette da batteria*
Pokèmon
Gotta catch 'em all, (pokèmon)
catch 'em all, (catch 'em all)
viva i pokèmon, (pokèmon)
Pokèmon (catch 'em all)"
Tirai fuori dello zaino le mie amate bacchette per suonare la batteria, non so bene perché me le portavo sempre dietro ma mi davano più sicurezza che qualunque altra arma.
Voi direte "questo è scemo.... Canta le canzoni dei pokemon a ritmo di batteria, ma quanti anni ha? 5?" Si è comprensibile che lo pensiate, ma tempo fa vidi un film (città di carta mi pare si chiamasse così) dove per battere la paura avevano iniziato cantare questa canzone, quindi ho pensato "Perché non farlo anche noi?".
Con mia grande sorpresa Jo e Charlie mi seguirono.
Si vede che negli inferi si vedeva K2 perché non pensavo che Charlie la conoscesse.
"Voglio andare dove mi va,
e non fermarmi qua;
questo viaggio mi porterà,
da tutti i pokèmon...
Girovagando per il mondo,
la mia sfera lancerò,
ed ogni i pokèmon così catturerò...
oooooh...
Viva i Pokèmon
sempre più frizzanti,
magici e sgargianti,
gotta catch 'em all
(catch, catch, catch)"
Andammo avanti canticchiando e ballando (per quanto si possa ballare sulla sigla dei pokemon) per una decina di minuti fino a quando Charlie non svenne, la quarta prova era toccata a lei.
Pov's Charlie
No.
No, no e no.
Mi rifiuto di credere che tocchi di nuovo a me, certo meglio a me che a Jo e Je (?) ma santissimi Dei fatemi godere almeno più di dieci minuti di felicità in questo posto orribile... anche se la felicità era ballare sulle note della sigla dei pokemon.
Comunque torniamo a noi, non era cambiato molto nel paesaggio... niente cambiamenti di luogo colore della parete, e questo era strano.
Provai a camminare ma non mi mossi, la mia gamba non si muoveva da lì; sembrava quasi avvolta nel miele... MIELE?! No, il miele no!
Provai a correre ma facevo passi troppo corti e troppo pesanti per provare ad andare più lontano di 10 centimetri.
"Zzzzz... Zzzz" in lontananza sentivo questo ronzio, non potevano arrivare okay?! NON DOVEVANO ARRIVARE.
Mi era presa l'ansia, non ragionavo più, caddi a terra *e mi mossi anche più di quello che avevo fatto negli ultimi 5 minuti lol*.
In lontana vedevo lo sciame che si stava avvicinando, era la fine.
Mi duole ammetterlo ma la mia più grande fobia è sempre stata quella delle api e delle vespe.
Erano arrivate ed erano dappertutto,mi pinzavano dappertutto ed era doloroso... Certo,non quanto le punture degli aghi inseguitori, ma era doloroso.
Piagevo, urlavo e il cuore mi stava per uscire dal petto, pensai che fosse la fine quando mi ricordai di un libro che lessi tempo, la protagonista doveva affrontare delle prove ed era sotto un specie di siero, per batterle pensava ad una cosa "tutto questo non è reale".
Riaprii gli occhi, ero stesa al suolo, cercai con gli occhi Jared e Jordie.... Li trovai, stavano osservando un enorme portone di legno.

*nota autrice molto ceh*
Sono tronataaaaa yeee *applausi dai sui fan, si asciuga una lacrima e si inchina in manie molto regale* okay la smetto 😅
Scusate la mia lunga assenza ma avevo il blocco delle scrittore, adesso sono tornata e sono carica è pronta a finire questa storia

Io: una comune figlia di AdeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora