Pov Jane
I giorni seguenti furono un incubo. Harry e Ron infuriati l'uno con l'altro e io ed Hermione impegnate nel vago tentativo di farli chiarire; gli insulti rivolti ad Harry nei corridoi; le spille con la scritta 'Potter fa schifo'; la pressione per l'avvicinarsi della prima prova e l'angoscia per il fatto se Harry ne sarebbe uscito vivo o meno. Ammetto di essere stata molto in ansia anche io. Tenevo tantissimo ad Harry e il fatto che sia sopravvissuto a Voldemort non gli avrebbe assicurato la vittoria del torneo, e sapere che la prima prova del torneo erano dei draghi peggiorava non poco le mie preoccupazioni. Solo Malfoy in tutto quel trambusto sembrava essersi calmato, o almeno così mi sembrava quando lo incontravo nei corridoi. A quanto pare, però, mi sbagliavo, infatti poco prima una delle lezioni di pozioni decise di sfidare Harry a duello. Non finì bene. Hermione e Crabbe dovettero andare in infermeria ed Harry e Ron si beccarono una punizione con Piton. Nell'entrare in classe squadrai Malfoy aspettandomi di trovare nel suo viso fierezza e superbia ma non fu così. Capii subito che evitava il mio sguardo ma, nonostante ciò, notai i suoi occhi cupi. Non provai neanche a capire cosa passasse per la testa di quel ragazzo. Non ci provavo ormai da molto tempo. Adesso dovevo pensare alla lezione.
Dopo che Harry aveva scoperto dei draghi aveva deciso di informare anche Cedric Diggory, in quanto fosse convinto -anzi ne era certo- che sia Madame Maxine che Karkaroff, i presidi delle altre due scuole, avessero informato i loro campioni. Da bravo Grifondoro coraggioso quale è, Harry decise di mandare me al suo posto e così mi ritrovai un giorno a correre nei corridoi, durante l'intervallo tra una lezione e l'altra, individuando il Tassorosso e cercando di trovare mentalmente il modo per dirgli che da lì a poche settimane avrebbe dovuto affrontare un drago potenzialmente mortale. Dopo una veloce ricerca lo vidi mentre entrava in aula con dei suoi compagni. Lo chiamai una prima volta ma non mi sentì. Provai una seconda e per fortuna si girò subito e si accorse di me. Evidentemente mi riconobbe subito e non si fece problemi a lasciare entrare i suoi amici in classe e avvicinarsi a me, ancora affaticata dalla corsa fatta per raggiungerlo.
"Tu sei Jane, Jane Carter, giusto?" mi chiese sorridente, e, vedendomi in difficoltà, poco dopo aggiunse: "Stai bene?"
Mi ripresi subito. Lo fissai un attimo negli occhi grandi e gli risposi. "Si, si, sono io. E, si grazie, sto bene. Sono qui per dirti una cosa un po', ecco, delicata." dissi con la voce più tranquilla che riuscii a trovare.
"Beh, in tal caso eccomi, dimmi tutto" continuò lui, sempre in modo dolce ma visibilmente confuso.
"Si. Harry mi manda a dirti che la prima prova del torneo consiste nel battersi con dei draghi, enormi, in carne ed ossa". Prima che potesse intervenire continuai "e non importa come Harry e io l'abbiamo saputo ma fidati, devi prepararti adesso che sai cosa ti aspetta"
Sul suo volto si faceva strada la consapevolezza, segnale che stava realizzando ciò che avevo appena detto. Fissando un punto indefinito del pavimento di pietra, si fermò come a valutare se dovesse credere alle mie parole o se semplicemente stessi cercando di imbrogliarlo. Ad un tratto alzò lo sguardo e mi fece un sorriso poco convinto.
"Grazie, grazie davvero. Non preoccuparti, nessuno saprà di quello che ci siamo detti. Adesso devo andare ma troverò il modo di sdebitarmi, promesso" e detto questo mi salutò con un segno della mano leggermente nervoso per poi entrare in classe prima che io potessi ribattere.
Mi ricordai che anche io avevo lezione e che se non mi fossi data una mossa mi sarei guadagnata sicuramente una punizione in compagnia della McGranitt. Ripresi a correre il più velocemente possibile verso l'aula di trasfigurazione ed appena entrai mi scusai con la professoressa e mi sedetti vicino ad Harry.
"Fatto?" chiese lui nel vano tentativo si trasfigurare un portaspilli in un riccio.
"Si, ho fatto, l'ha presa bene, più o meno. Sicuramente dirglielo è stata una cosa giusta da fare"
Mi scrutò dubbioso e tornò al suo riccio-portaspilli.
"Senti Harry, non pensi che sia il momento di parlare con Ron? Quello che sta succedendo non ha senso, non ha senso che voi vi facciate la guerra in questo modo" dissi in un sussurro, impaurita dalla risposta che avrei ricevuto.
Mi rivolse uno sguardo truce. Notai che la sua mano stringeva la bacchetta quasi l'avesse voluta spezzare. "Non ho bisogno di chiarire con lui. Se pensa che tutto questo mi piaccia, che le foto, le spille, quegli stupidi articoli e la paura di morire mi piacciano ben per lui. Non ho voglia di andare da lui e pregarlo di compatirmi e men che meno di compatirlo io". Iniziò a parlare anche lui in un sussurro ma la rabbia aveva preso il sopravvento e il suo tono di voce adesso era più alto. La McGranitt lo sentì e ci rimproverò invitandoci a concentrarci sui portaspilli. Le parole di Harry mi avevano fatto intristire infinitamente. Attesi prima di rivolgergli ancora la parola.
"Cosa hai intenzione di fare adesso?". Sputai quelle parole velocemente, come essendo dubbiosa dell'eventuale risposta che avrei potuto ricevere. Harry mi guardò e dalla sua espressione intuii che non aveva ben capito ciò che avevo detto, o forse che non voleva semplicemente capire.
"Con i draghi, che intenzioni hai? Dobbiamo pensare a un piano Harry, la prova è tra poco" dissi più lentamente in modo da essere più chiara.
"Ci penserò poi. Ora non ho la minima idea di cosa potrei fare in campo con solo la mia bacchetta. Non so neanche se lo devo uccidere o stordire, il drago, e spero di non dover fare nessuna delle due cose perché in tal caso non avrei possibilità di vincere, o di uscirne vivo più che altro"
Ci guardammo un attimo e decidemmo che concentrarci sulla lezione per il momento sarebbe stata la cosa migliore da fare, anche perché la McGranitt ci aveva richiamato già due volte ed eravamo sicuri che un terzo richiamo ci sarebbe costato un'ora di punizione pomeridiana, e noi non avevamo tempo per le punizioni.
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Spazio autrici
Boom, per farci perdonare vi abbiamo preparato un nuovo capitolo😌
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Fraises et chocolat
FanfictionHogwarts, quarto anno. Jane Carter, Grifondoro, migliore amica del ragazzo che è sopravvissuto. Il suo nemico Draco Malfoy continuerà a dimostrarsi tale o no?