Pov Jane
Un colpo di cannone ci avvertì dell'inizio della prova mentre io ed Herm cercavamo ancora di metterci comode sui sedili. Mi spostai e socchiusi gli occhi per poter mettere a fuoco il campione appena entrato in campo. Appena lo vidi trattenni un respiro.
"Mi sa proprio che il tuo Ced sarà il primo a sfidare la bestia." Disse Hermione ironica.
"Hermione!" Le rimproverai il fatto che potesse essere così divertita di una cosa tanto tremenda.
Lei non badò al mio richiamo. "Che c'è Jay? Lo sai che siete proprio carini insieme? Si vede che lui è perso di te." Esclamò sorridendomi con aria sognante.
"Hermione!" La ripresi una seconda volta a voce più alta, tanto da attirare l'attenzione di un gruppo di studenti francesi seduti sulla gradinata sopra la nostra.
Questo bastò alla ragazza per essere riportata alla realtà. "Ok, scus-"
"Shh, è iniziato." Zittii Hermione. Questa mi guardò con disappunto e incrociò le braccia, iniziando a seguire ciò che succedeva sotto di noi, ma non mi importava. Adesso tutta la mia attenzione era sulle mosse, alcune intelligenti, alcune avventate, del Tasso in campo.
Cedric se la stava cavando piuttosto bene, ma dentro di me l'angoscia e il terrore continuavano ad aumentare. Si spostava per il campo cercando di evitare il drago. Lo vedevo correre, saltare, cadere finché non si accostò ad una roccia. La lontananza non mi permise di sentire l'incantesimo che pronunciò ma notai che in un attimo la pietra su cui era appoggiato si trasfigurò in un cane che scodinzolando, saltellava sul terreno. Mi scappò una risatina. Aveva creato una distrazione per il drago, che adesso si dedicava interamente all'animale tentando di ridurlo in cenere con una fiammata. Mossa intelligente. Cedric, parallelamente, si ritrovò campo libero e, agilmente, riuscì ad avvicinarsi all'uovo che luccicava al sole. Allungò la mano per afferrarlo e finire la prova. Fui sollevata, ce l'aveva fatta ed era vivo. Ero pronta ad applaudire ma il sorriso sul mio volto si spense subito. Cedric esitò un attimo, rallentò il suo movimento e diede tempo al drago di accorgersi di lui e di attaccarlo con una vampata di fuoco. Il ragazzo spaventato prese velocemente l'oggetto, si lanciò lontano dalla fiamma, evitandola quasi totalmente. I giudici dichiararono la prova finita ed espressero i loro voti ma io ero troppo impegnata ad osservare Cedric rialzarsi e, dolorante, sollevare in aria il suo bottino guardando soddisfatto il pubblico, che applaudiva senza sosta. Il suo sguardo scattava velocemente sui volti seduti sugli spalti fino ad arrivare a me. Gli sorrisi raggiante, facendogli capire che era stato fantastico. Mi accorsi che era ferito in volto, ma per il resto stava bene, era vivo. Avrei voluto alzarmi e andare da lui ma mi ricordai che Harry era ancora in gara, dovevo rimanere per lui.
Subito dopo che Cedric scomparve nel tendone, ne uscì Fleur. In campo fu veloce, i suoi movimenti eleganti e morbidi combinati all'utilizzo di qualche incantesimo riuscirono ad incantare non solo il drago, ma anche i ragazzi sugli spalti. Una volta recuperato l'uovo, anche la ragazza sparì accompagnata da applausi ed urla.
Fu il turno di Viktor Krum, il quale si fece strada al centro dello stadio con passo deciso. La schiena sempre leggermente piegata. In quel momento una lampadina si accese nella mia testa.
"Herm, ma non mi hai raccontato più nulla di Krum! Ti interessa ancora?" Mi rivolsi alla ragazza seduta di fianco a me, spostando i capelli dal viso, movimentati per via del vento.
Hermione arrossì spostando lo sguardo sul terreno da gioco. "Oh, Jane, ma per carità. Siamo solo amici, ecco tutto."
Sbuffai sonoramente. "Solo amici, certo. Beh, allora mi sento in dovere di dirti che prima il tuo solo amico ha cercato di porre fine all'esistenza di Harry guardandolo in modo truce." Dissi con tono cantilenante picchiettandole un dito nel mezzo del petto.
Mi guardò sconcertata ma comunque divertita. "Ah sì? Ma senti da che pulpito viene la predica? Come se non lo facesse anche il tuo Ced!" Concluse cercando di camuffare una risata portandosi una mano alla bocca.
"Cosa... ma non è vero! E poi, puoi gentilmente smetterla di chiamarlo il mio Ced?"
"Allour, vuolete far silounzio! Noi stare scercuando di ascuoltare." Una studentessa di Beauxbatons dai lunghi capelli neri ci guardava acida e stizzita, così come tutti i suoi compagni.
"Ehm, si certo, scusateci." Sussurrai in fretta delle scuse, rossa per l'imbarazzo. Mi misi composta ed iniziai a seguire la prova.
Come previsto, la prova di Krum fu un successo e si svolse in così poco tempo che quasi non ci accorgemmo che il campione di Durmstrang aveva lasciato spazio ad Harry.
Appena lo vidi in campo afferrai la mano di Hermione e la strinsi, scaricando in minima parte la tensione. Lei fece lo stesso, quasi ferendomi con le sue unghie, ma non sentii minimamente il dolore. Ad ogni passo di Harry stringevo Hermione sempre di più. Sulla platea calò un silenzio pesante. La giuria fissava Harry tentando di capire la sua prossima mossa. Anche il drago alle sue spalle si accorse di lui, alzandosi. Il ragazzo non ebbe scelta. Quello era il momento in cui ci saremmo resi conto del risultato dei nostri sforzi. Harry scagliò in fretta l'incantesimo di appello e, dopo appena un secondo, la sua scopa aleggiava di fronte a lui. Il pubblico applaudiva, fischiava, urlava. I giudici si guardavano tra loro cercando conferma, sempre senza perdere di vista Harry. Da quel momento la sfida mi sembrò più irreale di quanto non fosse già. Non appena mi convincevo che quella della scopa era stata una buona idea, Harry rischiava di essere scaraventato via o afferrato dal drago, per poi subito ricomporsi e saettare in alto. Dopo un paio di giri che lasciarono gli spettatori sbalorditi, Harry riuscì a individuare l'uovo. Si era deciso a scendere in picchiata per prenderlo ma fu spinto via da una zampa dell'animale, allontanandosi. Notai la manica della sua uniforme macchiarsi di sangue e il suo viso irrigidirsi dal dolore. Automaticamente mi coprii gli occhi con la mano stretta a quella di Hermione, ma questa la respinse velocemente giù. Finalmente vidi il ragazzo scappare dall'attenzione del drago e avvicinarsi all'uovo. Allungò il braccio non ferito e ne toccò la superficie. Dopo essersi avvicinato di qualche centimetro, lo prese. Anche nel momento in cui alzò il premio in aria, librandosi in cielo con la scopa, dovetti fissarlo un attimo per elaborare ciò che era appena successo. Non appena capì che quell'incubo era finito e che Harry era salvo lasciai la mano di Hermione ed iniziai ad applaudire ridendo, provando un senso di sollievo. Sorrisi ad Harry salutandolo mentre guardava nella mia direzione. Ricambiò il gesto scuotendo l'uovo con ancora più forza. Aspettammo il verdetto della giuria e, quando Harry fu finalmente libero di entrare nel tendone, ci alzammo per raggiungerlo.
Prima che potessimo effettivamente dirigerci dai campioni in preda all'euforia, mentre cercavamo di svincolarci dagli studenti che urlavano, fischiavano, e sventolavano striscioni colorati in aria come se fossero usciti di senno, Ron ci chiamò, obbligandoci a fermarci. Ci fissammo per qualche secondo, ansimando a tal punto che i nostri petti si muovevano molto più veloci del normale.
"Allora?" Impaziente e stanca del silenzio che si era creato tra noi tre, urlai a Ron, avvicinandomi di qualche passo. L'entusiasmo mi fece sembrare minacciosa probabilmente, poiché lui arretrò subito.
"Penso che avevate ragione. Harry non avrebbe mai messo il suo nome nel calice. Miseriaccia, voglio dire... per poco non ci ha rimesso la pelle."
Lo guardai esterrefatta. "Beh, idiota, complimenti. Finalmente l'hai capito."
Lo afferrai velocemente per un braccio e mi girai per guidarlo al tendone. Feci il primo passo ma mi fermai bruscamente. Mi rivolsi di nuovo a Ron.
"E per la cronaca, avevo ragione io."
Ripresi a correre verso la nostra direzione iniziale. Ron, che intanto era sbiancato, si guardava intorno con aria confusa.
"Dove stiamo andando?"
Sbuffai, ma non mi fermai. "Da Harry, no?"
"E dal suo Ced!" disse Hermione ridendo e girandosi per sbirciare la mia espressione.
"Hermione!" urlai in risposta mentre stringevo il braccio di Ron, alzandolo in aria. Sentii un gemito di dolore provenire alle mie spalle.
Dopo un minuto ci ritrovammo di fronte la stessa apertura di prima, in attesa che qualcuno uscisse. Nell'attesa lasciai il polso di Ron e iniziai a strofinare le mani tra di loro, segno che ero nervosa. Finalmente Harry uscì dal tendone e fui sollevata vedendo che gli unici danni erano un braccio rotto e qualche graffio. Capii quanto sarebbe potuta andare peggio la sfida. Io ed Hermione ci buttammo su di lui, pur facendo attenzione alle ferite, e, ancora incredule scoppiammo a ridere. Facemmo spazio a Ron che timidamente si era fatto avanti.
"Senti amico, mi dispiace. Ho capito che non sei stato tu a mettere il tuo nome nella coppa."
"Ce ne hai messo di tempo, eh?" Disse Harry corrucciando la fronte e inclinando la testa leggermente. "Perspicace." Concluse ridendo e dandogli una pacca sulla spalla.
Io ed Hermione ci guardammo e risi quando questa commentò: "Uomini."
Ad un tratto, mentre ero impegnata a guardare la scena di fronte a me, dalla tenda uscì Cedric. Mi girai immediatamente e vidi che era ferito in volto. Corsi da lui.
"Cedric!"
Appena mi vide mi sorrise e, senza lasciar trascorrere un attimo, mi prese per i fianchi, mi sollevò e mi baciò, stringendomi a lui. Esitai quando sentii i miei piedi alzarsi da terra ma mi ripresi subito. Portai le mie mani dietro la sua nuca e potei sentire i suoi capelli toccarmi le dita. Il suo profumo dolce mischiato all'odore dell'unguento sulla ferita mi circondava e mi pizzicava il naso. Percepivo la pressione delle sue mani sul mio fianco e sulla mia schiena che mi stringevano per non fami cadere. Lo guardai negli occhi, sorridendo nel momento in cui notai che la parte del viso dove non arrivava la ferita era arrossita.
"Sei vivo." Sussurrai.
Ricambiò il sorriso. "Così pare. Tu sei stata attenta, vero?"
Annuii arresa.
"Jay, noi andiamo." La voce irritata di Harry giunse alle mie orecchie facendomi spostare lo sguardo sugli altri ragazzi con me.
"Sì, vengo con voi." Cedric lasciò che i miei piedi toccassero di nuovo terra. Mi rivolsi a lui. "Ci vediamo dopo, ok? Vai a festeggiare ora."
"Senza di te mi pare difficile, ma ci proverò." Si abbasso e mi baciò di nuovo per poi svincolarmi dalla sua presa.
Sorrisi e mi unii al gruppo per tornare al castello.
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Spazio autrici
ALLORA, È SUCCESSO. SI SONO BACIATI. Noi abbiamo sclerato abbastanza. Si, questa è ancora una JanexDraco ._. Don't worry
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Fraises et chocolat
FanfictionHogwarts, quarto anno. Jane Carter, Grifondoro, migliore amica del ragazzo che è sopravvissuto. Il suo nemico Draco Malfoy continuerà a dimostrarsi tale o no?