5- Sette minuti in paradiso

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La sveglia suonò, la spensi buttandola per terra e mi alzai.

Mi preparai con calma come non facevo da un paio di giorni, mi era mancato poter dormire a sogni tranquilli, quando uscii dalla porta mi ritrovai Kirishima e Kaminari, li guardai con aria interrogativa.

-Cosa è successo ieri?- chiese capelli di merda, era così serio che faticavo a credere che fosse lui, intervenne la presa elettrica
-Ho detto a Kiri che ti ho visto andare non so dove, principalmente per sapere se "davvero benissimo" è corretto.- non potevo credere di essere amico a una persona tanto stupida.

-Allora?- mi incalzò Kirishima e nel frattempo ci incamminammo tutti e tre insieme
-Beh, niente di importante.- dovevo dirglielo? Certo, dopotutto erano miei amici e si sarebbe venuto a sapere comunque in un modo o nell'altro.

Non so come si sarebbe comportato Deku nel rivedermi, ne cosa avrei fatto io ma sono sicuro che lui l'ha già detto a quel bastardo a metà e compagnia bella, quindi
-Sono andato da Deku e l'ho baciato.- si fermarono di scatto, Kaminari stava cercando di capire e Kirishima stava... sorridendo? Successe tutto così in fretta che non ebbi il tempo di reagire: capelli di merda mi corse in contro e mi abbracciò tanto da farmi cadere
-E levati.- protestai, poi mi aiutarono a rialzarmi

-Aspetta un secondo, quindi a te piace Midorya?- chiese Denki, io e Kirishima ci guardammo e quest'ultimo iniziò
-Ci fu un bel giorno in cui Bakugou mi venne a dire che era segretamente innamorato di un ragazzo...- così continuò a raccontare ciò che era successo all'altro e io parlai della sera precedente e della lettera che mi aveva lasciato il broccolo, il commento finale di Denki fu
-Haha, ti ha copiato ed è riuscito perfino a farlo meglio.- lo fulminai con lo sguardo e entrammo in classe, andai subito a sedermi.

Poco dopo entrò Deku e prese posto dietro di me
-Buongiorno.- mi disse, io ricambiai con uno "tsk" anche se nascondevo un sorriso.

Quando finirono le lezioni mattutine si diressero tutti subito verso la mensa e mi ritrovai da solo in classe con Deku, voi direte: è il momento giusto per ribaciarlo! Peccato che l'imbarazzo prese il sopravvento, eppure ero sicuro di essere riuscito a tenerlo a bada per tutta la mattina.

Non era come la sera prima dove ero stato colpito da una botta di impulsività, adesso ero solo io: il ragazzo che l'ha da sempre preso in giro, non posso fare come se non avessi mai fatto niente, ma non posso neanche cambiare atteggiamento da un momento all'altro, pur volendo non saprei come fare
-Kacchan, ti va di andare in mensa insieme?- queste parole mi riportarono alla realtà, era una cosa così semplice ma allora perché mi sentivo inquieto?
-Ok.- risposi.

Mentre camminavamo percepivo una tensione insopportabile
-Allora...- iniziò a parlare Deku
-Zitto.- gli dissi subito e gli presi la mano facendo incrociare le mie dita con le sue, lui divenne tutto rosso e appoggiò la fronte sul mio braccio al quale era attaccato con l'altra mano, rimanemmo così in silenzio fino ad arrivare a destinazione.

-Ci vediamo dopo?- mi chiese, io annuii e lui si mise in punta di piedi per darmi un bacio sulla guancia, inutile dire che dentro di me stavo impazzendo dall'entusiasmo che si manifestò facendomi diventare più rosso di un peperone.

Mi avviai verso il tavolo dov'erano anche gli altri e Kiri mi accolse dicendo
-Quindi?- con una faccia perversa, gli tirai un pugnetto sulla testa
-State insieme?- chiese Mina
-No, credo.- risposi perché era la verità, non sapevo come definirlo attualmente
-Quando gliela scriverai la lettera?- mi domandò Sero, io mi rivolsi a Denki che mi precedette intuendo la domanda che stavo per fare
-Si, io e Kiri abbiamo detto tutto anche a Sero e Mina, ti prego non ucciderci.- lanciai un'occhiataccia a Kirimerda che fece un finto sorriso angelico
-Non lo so, devo trovare le parole giuste.- risposi
-Le parole giuste? Non esistono sai, più ci penserai e più ti verrà difficile scrivere semplicemente quello che provi.- disse Mina.

Quelle parole mi fecero riflettere, dovevo scrivere quello che provavo e basta, non era poi così difficile, eppure nonostante abbia passato tutta la mattina a pensarci non mi è venuto in mente niente, e avevo anche detto a Deku che la mia sarebbe stata la più bella lettera cazzo, non dovevo sbagliare.

Il pomeriggio passò più in fretta del solito, forse perché per tutto il tempo mi ero fermato a pensare a quella stupida lettera, mi ritrovai in camera e dopo essermi fatto una doccia presi carta e penna e iniziai a buttare giù qualcosa.

In poco tempo riempii il cestino di fianco alla scrivania con decine di fogli quindi decisi di fermarmi un po', presi il telefono e vidi che Kirishima mi aveva scritto "Dopo cena giochiamo a sette minuti in paradiso, non si accetta un no come risposta" alzai gli occhi al cielo, non potevo perdere tempo dietro a queste cose, dovevo assolutamente scrivere.

Quando arrivai nel salotto comune erano tutti già seduti sui divani
-Ecco la nostra bomba a orologeria! Te la sei presa comoda eh.-
-AH? Che hai detto presa della corrente? Ti ucc- intervenne Kiri
-Ooook, basta così.- e mi fece sedere vicino a lui, Deku era affianco ad Uraraka e questo mi fece innervosire
-Immagino conosciate già tutti le regole quindi inizio.-

Tranquilli lettori che non conoscono le regole, c'è qui il vostro Bakugou a spiegarle, scherzo non lo farò, davvero pensavate che lo avrei fatto? Poveri illusi, applicatevi e cercate di capirle mentre leggete no?

Mina prese la bottiglia e dopo averla appoggiata sul tavolino la fece girare, la punta si fermò indicando Uraraka
-Bene, abbiamo la prima!- e così dicendo le passò la bottiglia che faccia tonda fece girare a sua volta per vedere chi doveva andare in coppia con lei, rullo di tamburi... ovviamente io! Perché la sfiga non mi abbandona mai! La sua faccia divenne viola
-Perfetto! Bakugou e Uraraka prego dirigetevi nel ripostiglio.- SCHERZIAMO!? Lei si alzò e Kirimerda spinse anche me, erano solo sette minuti, potevo farcela a sopportarla, speravo solo non si mettesse a frignare un'altra volta.

Andammo in una stanza piccolissima che veniva usata per metterci cose come l'aspirapolvere o la paletta, chiusi la porta e Uraraka accese la luce, non illuminava molto ma era meglio di niente.

Non avevo un'orologio quindi non sapevo da quanto tempo eravamo lì, so solo che lei non aveva spiccicato parola
-Allora? Perché non parli?- le chiesi incazzato
-Ehm, cosa dovrei dirti?- alzai un sopracciglio
-Quello che ti pare, l'ultima volta non stavi un attimo zitta.- si accovacciò per terra e io la seguii, mi tornò in mente che l'ultima volta dove mi aveva rivolto la parola io le urlai contro, ma ero nervoso, non può essersela presa
-Sei triste per quello che ti ho detto?- domandai, lei balbettò
-C-cosa, certo che no.- non mi convinceva
-Solo potresti essere un po' più gentile con le persone che ti parlano.- disse con un filo di voce quasi come se non volesse farsi sentire
-TI PARE CHE MI METTO A FARE IL GENTILE! Non ti chiederò scusa perché non ritengo di aver fatto niente di sbagliato.- risposi
-Capisco.- si limitò a dire Uraraka.

-Tempo scaduto!- urlò la voce di Mina da fuori la porta, noi uscimmo e prima di separarci le sussurrai all'orecchio
-Non provarci neanche per sbaglio con Deku, capito?- lei rimase scioccata e io tornai a sedermi, guardai Midorya che mi fissava e tutt'un tratto ce l'avevo, sapevo cosa dovevo scrivere nella lettera! Senza dare spiegazioni a nessuno corsi via.

~spazio autrice~
In realtà non ho niente di particolare da dire, ci vediamo al prossimo capitolo <3

~spazio autrice~In realtà non ho niente di particolare da dire, ci vediamo al prossimo capitolo <3

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Una lettera di troppo // BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora