Una lettera di troppo // Bakudeku

10- Resta con me

Aprii gli occhi, inizialmente non realizzai nulla, per qualche secondo mi godetti la bella sensazione di sentirsi riposati, poi pensai che per sentirsi riposati bisogna dormire tanto, cosa che io non avrei dovuto fare visto che ieri sera non ero andato a dormire prestissimo.

Mi sedetti di scatto sul letto, il colore rosa della pelle di Mina mi invase gli occhi
-Oh cazzo.- esclamai senza troppo contenimento, per scendere dal letto caddi e mi ritrovai con la faccia lontana solo qualche centimetro dal mio telefono, che era per terra probabilmente perché l'avevo fatto cadere nel sonno, l'ora segnava le 11:34.

Ecco fatto, solo un'altra sfiga che trova posto nella mia fottutissima vita, per la frustazione tirai un pugno a terra, sentii Mina mugugnare
-Ehi occhi neri, sveglia.- la scossi ma parve rifiutarsi di ritornare nel mondo reale, così la scossi più forte
-Che succede?- chiese sbadigliando e con una calma che mi fece salire i nervi
-CHE SUCCEDE? Mi sono addormentato, ecco che succede, è tardissimo e non siamo andati a scuola, se il professore Aizawa lo scopre non esiterò a darti la colpa.- dissi esasperato, lei trovò la forza per alzarsi e quando lo fece barcollò leggermente tanto che dovetti aiutarla a reggersi.

-Mi gira la testa.- confessò, recuperò il suo telefono e notai che aveva un sacco di chiamate perse. Per curiosità controllai anche sul mio ed effettivamente molta gente aveva provato a contattarmi
-Perché mi ha chiamato anche il bastardo a metà?- chiesi più a me stesso
-A me Iida, sarà successo qualcosa?- disse con tono più preoccupato, cosa che fece crescere l'angoscia anche dentro di me.

Mi resi conto che tutti i miei pensieri convergevano in un'unica direzione: Deku. Dovevo andare da lui, se veramente era successo qualcosa dovevamo stare insieme. Ma quando aprii le chiamate vidi che tra tutte quelle che avevo ricevuto non ce n'era neanche una sua, strano pensai, perché mi avrebbe chiamato almeno una volta, a meno che...

-Dobbiamo andare.- annunciai strattonando Mina per un braccio
-Dove? Cos'è tutta questa fretta ora?- non la sentivo, il mio cervello non capiva ciò che stava dicendo, pensavo solo a correre per raggiungerlo, sempre se non era già troppo tardi.

-Bakugou basta non ce la faccio.- Mina si fermò ma io continuai con tutte le mie forze a provare a portarmela dietro, perché in quel momento era l'unica cosa alla quale potevo aggrapparmi, perché non sapevo niente e già iniziavo a darmi la colpa di tutto
-Bakugou calmo, ora chiamiamo qualcuno, vediamo dove sono e andiamo da loro.- disse iniziando a digitare un numero, guardandomi intorno quei corridoi tanto familiari sembravano senza vita ora che non c'era nessuno, il silenzio era superlativo e iniziai a percepire il mio battito che piano piano aumentava, mi convinsi a mantenere la calma, andava tutto bene e ci riuscii per qualche minuto finché non vidi la faccia di Mina sconvolta guardarmi con gli occhi pieni di lacrime, non mi ero neanche reso conto che stesse parlando al telefono

-Quindi?- domandai impaziente
-Vieni, andiamo all'ospedale.-
-All'ospedale? Perché? Che succede? Con chi parlavi? Perché non sono a scuola?- troppe domande, stavo perdendo il controllo, ero Bakugou cazzo! Davanti agli altri non dovevo farmi vedere in questo modo!

La mia preoccupazione e paura si potevano percepire da chilometri di distanza e non sapevo come farli smettere
-MINA, RISPONDIMI.- così sbroccai, la presi sbattendole le spalle contro la parete, urlandole in faccia
-Mi fai male.- disse lei, non avevo intenzione di mollare la presa
-Bakugou fermati!- questa era una voce diversa, queste parole non venivano dalla bocca di Mina
-Bastardo a metà? Che ci fai qui?- ora più che paura ero confuso, non stavo capendo proprio un cazzo e a maggior ragione adesso dovevo tenere i problemi per me perché Todoroki era l'ultima persona sulla faccia della terra dalla quale volevo farmi vedere vulnerabile.

-Sono venuto a prendervi, andiamo.- non riuscivo proprio a decifrare la sua espressione, era preoccupato? Stava bene? Perché Mina prima mi aveva guardato con quella faccia sconvolta?
-NON HO INTENZIONE DI VENIRE DA NESSUNA PARTE SE NON MO DICI PRIMA COSA STA SUCCEDENDO.- urlai così forte che mi avrebbero sentito da tutte le stanze se solo qualcuno fosse stato lì.