17- Vuoto

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Quando dico che non sono stato mai lasciato e che non immaginavo minimamente che fosse così forte il dolore all'idea di aver perso la tua àncora dico che non ero pronto, ma a ripensarci adesso non lo sarei mai stato, quando Deku mi guardò dritto negli occhi col suo sguardo deluso e mi lasciò, non sono importanti le parole che usò, anche se cercò di essere il più delicato possibile, il succo era sempre quello e mi faceva rabbia più di ogni altra cosa.

Era stato solo un bacio, un insensato e stupidissimo bacio che non avevo iniziato io che ero ubriaco. Queste emozioni mi portarono ad essere più antipatico del solito, innamorarmi, ma che cazzo mi era passato per la testa?
A questo punto immagino non ci stiate capendo molto, ma volevo darvi la notizia da subito...

-Preparatevi e vedete di non scordare nulla, tutti qui alle 12:00.- annunciò Aizawa, era l'ultimo giorno della nostra gita a Parigi, avevamo il volo questo pomeriggio e io mi ero perso qualche passaggio perciò chiesi a Kiri
-Ma i professori non sono arrabbiati per ieri sera?- lui mi guardò e rise
-Bakubro, loro stavano peggio di noi, perché secondo te ci hanno lasciato la sera libera? Per non averci tra i piedi e divertirsi.- completò il tutto con un occhiolino, ero esterrefatto ma non potei evitare di immaginarmi Aizawa e All Might sballati

-Quindi cosa hanno detto ai capoclasse quando li hanno convocati?- domandai
-Perché hanno convocato i capoclasse?-
-Non lo sapevi?-
-No.- in effetti a dirmelo era stato il bastardo a metà che lo avrà saputo solo perché stava in camera con uno dei due
-Ma allora tu come fai a sapere dei professori?- insistetti
-Segreti del mestiere.- un altro occhiolino, ma aveva un tic!?

La preparazione per tornare a casa non fu molto entusiasmante, Denki era ancora mezzo morto nel bagno con Sero che cercava du farlo alzare per farsi la valigia
-IO RESTO A PARIGI!!- continuava a gridare Pikachu, ad un certo punto mi innervosii e corsi a chiudere la porta
-Vuole restare qui, che ci resti allora.- notai con la coda dell'occhio che Sero e Kirimerda si lanciarono uno sguardo mentre io uscivo sul balconcino.

Eccola lì: Parigi, la città dell'amore, che però di amore ne aveva ben poco, chissà cosa stava pensando adesso il broccolo, ogni volta che chiudevo gli occhi lo vedevo con un espressione severa sul volto, come se fossi io l'errore, fossi io quello sbagliato, devo ammetterlo: era durato più di quanto mi aspettassi ma alla fine avevo rovinato tutto, c'era da aspettarselo, a qualcuno lassù non stavo particolarmente simpatico. D'istinto feci un terzo dito al cielo e tornai dentro.

Lasciammo l'hotel per ora di pranzo e sul pullman che ci avrebbe condotti all'aeroporto l'atmosfera era l'esatto opposto di quando eravamo arrivati. Vicino a me c'era Kiri e io davo poco peso a quello che accadeva intorno, mi limitavo ad osservare il paesaggio che sfrecciava fuori dal finestrino dove avevo la testa poggiata.

All'aeroporto fu più o meno la stessa cosa, i prof ci lasciarono una mezz'oretta per mangiare qualcosa in vista del volo lungo che avremmo dovuto sostenere, io colsi l'occasione per trovarmi un angolino dove poter stare solo con me stesso. Non volevo piangere, le lacrime scesero da sole. Maledetta forza di gravità!

-Che hai da frignare?- non mi accorsi di lei finché non si sedette al mio fianco
-Faccia tonda!?- mi guardò e solo in quell'istante mi ricordai di quel giorno in cui la trovai nel mio stesso stato e le domandai proprio quello che adesso lei aveva chiesto a me, cambiai espressione per farle capire che era stata stronza e lei fece un sorrisetto angelico
-Tranquillo, risolverete, Deku è un ragazzo maturo e capirà.- volevo crederle, cazzo se lo volevo ma lei non sapeva come mi aveva guardato

-Perché lo fai? Perché sei qui a consolarmi? Non ho bisogno della tua pietà.- dissi
-Lo so, ma penso davvero quello che ho detto.-
-Perché proprio tu!? A te non piaceva? Beh, è il tuo momento, va a fare gli occhi dolci a lui, te l'ho servito su un piatto d'argento.- urlai
-Già, perché non sono da Deku eh? Non ne ho la più pallida idea, al momento sto facendo solo quello che voglio fare e per qualche strano motivo è tirarti un po' su il morale, anche se sto fallendo miseramente ma non mi ero creata grandi aspettative.- rise e mi fece l'occhiolino dopodiché si alzò e mi porse una mano.

Una lettera di troppo // BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora