6- Conoscerai questa parte di me

920 41 32
                                    

"Merdeku, questa lettera la sto scrivendo dopo che sono corso via mentre giocavamo, non so quando la leggerai e soprattutto se la leggerai oppure se finirà dritta nel cestino con tutte le altre che ho provato a scrivere. Spoiler: non mi piace scrivere, non che io non sia capace, il fatto di essere Bakugou implica il saper fare tutto ma questo lo risparmierei volentieri, solo che ho detto che avrei scritto qualcosa di molto più bello di quello che mi hai mandato tu, non posso fallire, devo farti rimanere a bocca aperta! E vedi di piangere mentre leggerai ciò perché sennò mi incazzo. Non so se riuscirò ad aprirti al cento per cento il mio cuore (o mio dio sto scrivendo davvero una cosa così sdolcinata, ma chi sono diventato!?) comunque ci proverò anche se credo di essere più bravo con i fatti che con ste parole del cazzo, che siano esse scritte o parlate. Nella prima lettera che ti ho dato non ho scritto tutto quello che volevo poiché c'era Kirishima e per quanto sia mio amico ho una reputazione da difendere, perciò se solo ti azzardi a far leggere questo a qualcuno, compreso il bastardo a metà, ti spezzo quelle gambe che ti ritrovi. Ci conosciamo da quando siamo piccoli e sapere che nonostante tutto mi sei rimasto affianco mi fa stare stranamente bene, non riesco a descriverlo ma sarei pronto a tutto per te, tranne lasciarti il primo posto da heros, quello è mio, ma per il resto ti coprirò le spalle, permettimi di dimostrarti quello che provo stando con te. Sono arrivato troppo tardi a capire che non esistono parole in grado di descrivere i miei sentimenti per te: amore, dolcezza, passione, delicatezza; questi sono solo il cinque per cento, potrei dire più semplicemente che quando ti vedo vado fuori di testa ma neanche con ciò riusciresti a capire. Per concludere vedi di avvisarmi prima di baciarmi in pubblico, non mi va di diventare rosso davanti a tutti."

La rilessi ma arrivai solo a metà perché non potevo pensare che qualcuno avrebbe conosciuto questa parte di me, la piegai e aspettai fino ad una certa ora, non troppo tardi poiché avevo sonno.

Arrivai davanti alla porta di Deku e questa volta pensai di fare qualcosa di diverso: bussai e lasciai la lettera per terra, dopodiché mi nascosi dietro l'angolo più vicino, vidi il broccolo quando aprì la porta e prese la lettera, il suo sguardo era felicità pura e a quel punto i dubbi arrivarono tutti insieme e mi investirono.

Ero stato troppo diretto? Forse potevo fare di meglio? Cosa sarebbe successo adesso? Mi incamminai per tornare a letto accompagnato da questi pensieri che non mi lasciarono per tutta la notte.

Quando suonò la sveglia il mio corpo si rifiutava di alzarsi, avevo le braccia e le gambe più pesanti del solito, poi pensai che dovevo andare a scuola e mi preparai.

Proprio mentre stavo per aprire la porta qualcuno bussò e ben presto mi ritrovai di fronte a Deku
-Buongiorno Kacchan.- disse, io ero troppo stordito per rispondere, lui mi prese la mano e iniziammo a camminare, continuavo a non capirci niente
-È davvero bella la lettera, ho pianto.- quando disse ciò divenne tutto rosso, io lo guardavo senza riuscire a distogliere lo sguardo e finalmente mi ripresi dallo shock, così gli strinsi di più la mano e prima di entrare in classe gli chiesi
-Dopo ti va di pranzare insieme?- mi costò tutto il mio coraggio dire quelle semplici parole, eppure sapevo affrontare un villan ad occhi chiusi, perché allora quello era così difficile?

-D'accordo.- rispose Deku e quando entrammo in classe non mi lasciò la mano, cosa che mi fece rimanere molto sorpreso, ci sedemmo insieme, io davanti a lui, e notai che Uraraka scappò fuori dalla classe
-Che ha?- mi chiese Deku
-E io che ne so.- risposi con il mio solito garbo.

Involontariamente passai tutta la mattina a pensare ad Uraraka, intuivo il perché fosse corsa via e non m'importava ma dentro di me c'era questa sensazione che non riuscivo a mandare via, mentre ero assolto nei miei pensieri una pallina di carta cadde sul mio banco, la aprii e lessi quello che c'era scritto "si chiama senso di colpa" mi girai verso Kirimerda visto che era la sua scrittura e lui mi sorrise, come faceva a sapere sempre quello che pensavo? Subito dopo mimò con le labbra le parole "ti conosco" era davvero frustrante così smisi di guardarlo.

Una lettera di troppo // BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora