Una lettera di troppo // Bakudeku

14- Parigi

-Momo, quindi non ho parlato granché.- sempre meglio di Uraraka pensai
-E tu kacchan, vicino a chi sei stato seduto?- andai in panico
-Ehm... Sero, ma ha dormito tutto il tempo.- il broccolo annuì, per ora ero salvo.

Fu così che arrivammo nel nostro hotel, non ero ancora rimasto incantato dalla bellezza di Parigi poiché avevo visto solo l'aereoporto, certo notai alcune piccole diversità

-Una persona per stanza venga a ritirare le chiavi e non le dovrete perdere per nessun motivo.- annunciò Aizawa una volta arrivati alla reception, si vedeva che era assonnato, probabilmente aveva dormito tutto il viaggio anche lui.

L'albergo non era niente male, avevamo riservati due piano dove c'erano solo le nostre stanze, per stare il più vicini possibile, i professori si trovavano nel piano inferiore rispetto alla mia camera
-Eccoci qui! Le chiavi le terrò sempre io d'accordo?- Kirimerda aprí la porta
-Nessuna obiezione amico.- accettò Denki entrando, era una stanza avente un letto matrimoniale e uno a castello, con delle tende blu che affacciavano su un piccolo balcone

-Io prendo il letto su!- esclamò Sero andandosi a buttare sul più alto dei letti a castello, nessuno obiettò.
Io posai le mie cose sul letto grande e mi feci un giro anche se non c'era molto da vedere, il bagno si trovava appena alla destra della porta e c'era anche un minifrigo.

-Che ne pensi Bakubro?-
-Discutibile.-
-È favoloso altro che discutibile.- urlò Kaminari aprendo il balconcino
-Da qui si vedono un sacco di strade!-
-Su quale piano siamo?- chiese Sero
-Ottavo.- rispose Kiri.
Qualcuno bussò, andai ad aprire, era All Might
-Ragazzi, come va? Noi prof stiamo facendo il giro delle camere.-
-Tutto bene.- intervenne Kiri
-Perfetto, allora riposatevi per il resto del pomeriggio, è stato un viaggio lungo, ci vediamo all'ora di cena giù in reception. Per qualsiasi cosa chiamateci, la nostra camera è al piano di sotto.- e se ne andò sorridendo, dove cazzo la trovava tutta questa energia!?
-Ehi Baku, chiama Deku.- lo feci.

-Kacchan!-
-Dove sei?- chiesi
-Sullo stesso piano dei prof.-
-Appena lo vedo gli faccio il culo ad Aizawa.- ringhiai
-Sta calmo, troveremo un modo.- mi rassicurò
-Ora vengo.- dissi e mi avviai.

Tutto sommato la loro camera era uguale alla nostra, tranne per il fatto che affacciava dall'altra parte e il bagno era a sinistra
-Dove dormi?- chiesi
-Nel letto a castello in basso, Todoroki sopra e Iida e Tokoyami lì.- indicò il lettone, il bastardo a metà mi porse un sorriso quasi impercettibile e io sussurrai uno "tsk"
-Allora ci vediamo dopo.- gli dissi
-Ok.- ci salutammo con un bacio.

All'ora di cena facemmo come ci era stato detto e scendemmo in reception, non eravamo gli unici che erano già arrivati
-Allora prof, che si fa stasera?- chiese Denki ad Aizawa che, per ora, era l'unico professore presente.

Io avevo dormito per gran parte del pomeriggio, solo quando adagiai il mio corpo su quel letto che non era tanto comodo mi resi conto di quanto ero stanco
-Eccoli. Ci siamo tutti?- chiese Aizawa
-Si.-
-Benissimo, sarete affamati immagino, ceneremo qui dopodiché usciremo.- e così facemmo, c'erano una serie di tavoli da quattro posti, uno per stanza immaginai
-Finalmente! Sto morendo di fame.- esclamò Sero, ma va!? Aveva dormito tutto il fottuto tempo!
-Baku hai chiamato i tuoi?- mi domandò Kirishima, oh cazzo! No, non l'avevo fatto, non ci avevo neanche lontanamente pensato
-No.- lo liquidai con un gesto della mano, sapevo che voleva ribattere ma lasciò perdere, probabilmente prevedendo la mia risposta.

Ora che ci pensavo non credevo che li avrei più chiamati, soprattutto mia madre.
In un batter d'occhio ci ritrovammo a passeggiare per le stradine di Parigi con la luna che splendeva in cielo, l'aria non era freddissima. Deku si teneva stretto a me e quando giungemmo in una piazzola circondata da varie panchine ci sedemmo, i prof ci avevano dato un raggio di spazio dove potevamo essere liberi e un'orario in cui saremmo dovuti tornare nel punto d'incontro che avevamo prestabilito.