13- Viaggio

530 20 0
                                    

Parigi. Una città europea, mi era venuta quest'idea perché per molte persone rappresenta "la città dell'amore", lo so, sarò stato troppo sdolcinato e romantico ma mi piaceva il pensiero di poterla condividere con Deku. Avevo fatto delle ricerche, guardato tante foto e informato su i posti più famosi da visitare per cui, tutto sommato, mi ero creato delle aspettative.

L'ultimo mese di attesa prima della partenza passò velocemente e normalmente: scuola, camera e Deku.
-Hai già preparato la valigia?- mi chiese Kirimerda la sera prima di partire, avremmo preso un'aereo e tutte le procedure erano state effettuate nelle scorse settimane, quando lo dissi ai miei mio padre fu contento mentre la vecchia megera di mia madre insoddisfatta, le dava fastidio non potermi dire di no alla gita, se l'avrebbe fatto sarebbe stato eccessivo e avrei potuto farle male sul serio.

Tornando alla domanda di Kiri
-Si ovviamente.- mentre stavo per prendere posto sul divano un Deku esasperato piombò lì
-Non lo so, non la trovo!- stava parlando al telefono con una certa foga
-Che succede?- mimai con le labbra
-Sto provando a fare la valigia, è un disastro!- ammetto che mi venne spontaneo ridere, capii che al cellulare era la madre, lo presi per il polso e lo trascinai con me nella sua stanza.

-Diamine! È veramente un casino.- c'erano più vestiti a terra che nell'armadio e il bagno era messo ancora peggio, mi girai verso Midorya
-Sei pessimo a fare le valigie.- queste parole non parvero tirarlo su di morale, affondò la faccia nelle proprie mani e sbuffò
-Non ce la farò mai.-
-Da solo certo che no, per tua fortuna hai di fronte la persona migliore.- ero fin troppo modesto, gli presi il mento e lo baciai dopodiché ci organizzammo e, passo dopo passo, completammo il suo bagaglio. Fui abbastanza soddisfatto del risultato.

-Avete preso tutto?- domandò Aizawa la mattina seguente poco prima di entrare nel pullman che ci avrebbe condotto fino all'aeroporto, un sonoro "si" diede conferma.

Sia noi della sezione A che quelli della B salimmo sul mezzo e infine lo fecero anche i tre professori addetti ad accompagnarci, notai che All Might sorvegliava Deku con una certa insistenza manco fosse la sua guardia del corpo, ma se c'ero io con lui non doveva preoccuparsi, non avrei permesso a nessuna testa di cazzo di fargli del male.

Ci sedemmo, io vicino al finestrino e Deku affianco a me, era stato lui a propormelo e non mi lasciava la mano
-Saresti dovuto andare a salutare i tuoi genitori di persona.- mi disse
-Ancora con questa storia! Tanto è solo una settimana, non moriranno di certo.- avevo spontaneamente scelto di non andare a salutarli prima della partenza e non me ne pentivo, la gita sarebbe durata sette giorni, più o meno lo stesso tempo che passavo al dormitorio.

-Patatina?- una mano che reggeva un pacco di patatine sbucò in mezzo a noi due, ne presi qualcuna
-Come ve la passate?- dallo spazio tra i due sedili davanti a noi sbucò la faccia di Denki
-Dai Kami lasciali perdere.- disse Kiri seduto vicino a lui e tirandoselo indietro
-Che c'è? Chiedevo.- alzai gli occhi al cielo e Deku ridacchiò.

Per tutto il resto del viaggio la sua testa si stanziò sulla mia spalla e le nostre dita non si sciolsero un secondo, io osservavo il paesaggio sfrecciarmi davanti dal finestrino e mi concessi, solo per qualche secondo, di realizzare che stava accadendo davvero, che tutto questo era reale, per quante cose brutte potessero essere accadute questa era una bella ricompensa.

Pensai ad un film che avrei potuto vedere sull'aereo visto che sarebbe stato un volo lungo, parlavo al singolare perché non sapevo se io e Izuku saremmo capitati vicini, motivo in più per godermi questi attimi
-Ascoltiamo un po' di musica Kacchan?- mi chiese facendomi rinvenire dai miei pensieri
-No, le canzoni che ti ascolti fanno schifo.- era vero, non mi andava di ascoltare quella robaccia.

Nonostante questo il broccolo le prese e me ne mise una nell'orecchio così cercai di aprire un'argomento
-Sei triste che siamo in camere diverse?- domandai pur sapendo già la risposta, Aizawa lo aveva fatto apposta: io sarei stato con Kirishima, Denki e Sero e Deku con il bastardo a metà, il capoclasse del quale adesso mi sfugge il nome e Tokoyami, mi pare si chiami così l'uccellaccio con la faccia da gallina

Una lettera di troppo // BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora