-Dove.. Dove diavolo sono!? Aiuto! Qualcuno riesce a sentirmi!?, Per favore qualcuno mi aiuti, ho una famiglia! Si staranno chiedendo dove sono finita...- Gridò la ragazza dai capelli dorati cercando disperatamente di muoversi, il suo corpo si era fatto improvvisamente pesante e le energie erano svanite, l'ultima cosa che ricordava era di essere uscita quella mattina, come tutte le altre e di essersi diretta verso il bosco per cacciare e raccogliere alcune erbe.
Lalisa era sempre stata una ragazza semplice: aveva 24 anni ed era la prima di cinque figli di una umile famiglia di contadini senza pretese, il suo mondo ruotava quasi del tutto attorno al lavoro nei campi e al prendersi cura dei suoi fratelli più giovani, era felice, una felicità tipica di coloro che vivevano in campagna circondati dal verde e dagli animali.
-La tua famiglia? Non credo che li rivedrai molto presto, sempre che non vuoi che ti raggiungano nell'aldilà- Una voce sottile ma decisa giunse all'orecchio della bionda che facendo uno sforzo immane si alzò a sedere
-Chi sei tu? Cosa vuoi da me?- Chiese Lalisa biascicando le sillabe
-Una domanda alla volta: Il mio nome è Jennie Kim e sono la sacerdotessa del tempio nel quale ti trovi- Lalisa scosse la testa
-Tempio? Io non capisco..- Mormorò la ragazza
-Il motivo per il quale ti trovi qui è perché sei morta- Dichiarò Jennie senza battere ciglio
-MORTA? Ma che dici? Sei pazza? Io me ne vado, dannata squilibrata cosa mi hai fatto? Come sono arrivata qui?- E detto ciò Lalisa tentò di rimettersi in piedi ma dopo il primo tentativo si ritrovò sul pavimento con le ginocchia indolenzite
-È inutile: non ti è concesso lasciare questo posto, queste sono le leggi- Dichiarò Jennie con voce ferma
-Leggi? E di chi?- Sputò Lalisa cercando di rialzarsi
-Aspetta, lascia che ti aiuti- E detto ciò Jennie fece un passo avanti, la luce delle candele illuminò il suo viso: aveva i lineamenti delicati come un fiore di loto, e le labbra piene color ciliegia in un pomeriggio d'estate, i capelli erano castani e folti, molto più lunghi di quelli di Lalisa.La castana, una volta fattasi avanti, si chinò a terra per aiutare Lalisa a sostenersi, la bionda intimorita si sottrasse al suo tocco tornando a sedere su quella specie di tavolo circondato da candele sul quale si era svegliata.
-Ti prego, non farmi del male, voglio solo tornare a casa dalla mia famiglia- Pregò Lalisa rannicchiandosi con le ginocchia al petto
-Questo non è possibile, una volta che si è morti é impossibile tornare fra i vivi- Cercò di spiegare Jennie
-Smettila di ripeterlo! Io non sono morta, non è possibile!- Jennie sbuffò
-So che è difficile da accettare, ma prima te ne renderai conto, meno sarà il dolore e allora potrai finalmente passare nella dimensione delle anime- Lalisa scosse la testa
-La mia famiglia..- Tentò un'ultima volta la bionda
-Loro non esistono più per te, proprio come tu per loro- In quel momento Lisa scoppiò a piangere
-No! Io non ci credo! Non posso essere davvero mo... Non voglio nemmeno dirlo!- Jennie incrociò le braccia al petto quasi scocciata
-Guardami, cosa vedi?- La castana si sporse verso la ragazza e la afferrò per le spalle, alla luce delle candele la minore riusciva perfettamente a distinguere le rifiniture del Kimono che la castana stava indossando e anche una strana ombra che nasceva dalla schiena della ragazza, Lisa spostò la sua attenzione sul viso della castana, e si portò una mano alla bocca quando notò un dettaglio che prima non aveva scorto: due orecchie che ricordavano quelle dei felini che spuntavano dalla sua testa, Lisa lanciò un urlo
-Cosa diavolo sei? Sta lontana da me!- Gridò la bionda presa dal panico
-Sono un demone volpe, una Kitsune, l'unica ragione per la quale riesci a vedere la mia forma originale è perché ormai tu non sei più in vita- Lalisa si aggrappò forte alle sue ginocchia
-No.... Ti prego- Sussurrò Lalisa accasciandosi su se stessa -Io... La mia famiglia non può sopravvivere senza di me.., Dopo la morte di mio padre.., loro contano su di ME!- Lalisa balzò in piedi, improvvisamente le erano tornate le forze, e si gettò su Jennie afferrandola per I baveri del suo Kimono
-Devo tornare indietro!- Gridò Lisa in faccia a Jennie -Devi riportarmi indietro!- Jennie scosse la testa liberandosi dalla presa di Lalisa
-Non ho questo potere, nessuno lo ha- Chiarì la Kitsune
-Ma.., Come è successo? Come sono arrivata qui?- Chiese la bionda rifiutandosi di lasciare andare Jennie
-Non posso rivelarti il motivo del tuo trapasso, devi essere tu a ricordare, questo è legato al motivo per il quale ti trovi qui, vieni sediamoci, questa situazione è nuova persino per me, ma se solo mi prometti di ascoltarmi e non interrompere ti spiegherò tutto, almeno quello che è di mia conoscenza- Jennie condusse Lalisa, che annuì, nuovamente al tavolo e questa volta si sedette accanto a lei
-Come ti ho detto mi chiamo Jennie Kim e sono la sacerdotessa di questo tempio, il mio compito é quello di accompagnare le anime verso l'aldilà, sono una specie di traghettatrice, colei che conduce nell'ultimo viaggio, a volte però capita che, come é successo a te, le anime non riescano a staccarsi dalle proprie vite terrene e rimangono bloccate, a metà fra il mondo dei vivi e quello delle anime, in tutti i miei anni di vita non mi era mai capitato un caso simile- Le lacrime scorrevano copiose sul viso di Lalisa
-Ora.., Cosa ne sarà della mia famiglia, alcuni dei miei fratelli sono solamente dei bambini..- Piagnucolò la bionda
-La previsione del futuro non é uno dei miei talenti, temo- Osservò Jennie senza scomporsi, era evidentemente brava a gestire gli imprevisti
-Se devo essere sincera: devi staccarti al più presto, solo così riuscirai a raggiungere la pace, in questo momento sei come bloccata, non possiedi più un corpo umano ma non sei neanche interamente uno spirito- Lalisa si sfioró il viso con la punta delle dita
-Ma io, posso avvertire il mio corpo e la mia pelle é calda, non posso essere davvero morta, é impossibile- Tentò per l'ultima volta Lalisa
-Devi fidarti di me, più che altro perché non posso mentire- Dichiarò Jennie senza rivelare alcuna emozione nella voce
-Allora cosa ne sarà di me?- Chiese allora la giovane -Quale sarà il mio destino?- In risposta Jennie alzò le spalle
-Non ne sono sicura, ho letto di casi come il tuo solamente nei libri- Ribatté sinceramente la Kitsune -Ma una cosa é certa: una volta che si é morti non é possibile tornare indietro-
-Non ho neanche avuto l'occasione di dire addio alla mia famiglia, e ora mi viene detto che non vedrò i miei fratelli crescere, come posso accettare tutto questo?! Perché l'universo si é voluto accanire tanto nei miei confronti? Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?!- Lalisa iniziò ad inveire anche se non ricordando la causa del suo trapasso non sapeva esattamente con chi prendersela.-Quello che ti posso dire é che nulla accade mai per caso, se ora sei qui c'è sicuramente un motivo devi solamente capire qual é-
-Ho paura..- Confessò Lalisa cercando Jennie con lo sguardo
-É normale, d'altronde sei appena morta-~💚✴️
Hiiiii💚
Ecco la mia nuova JenLisa ho già un sacco di idee ILYxLilyx
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𝐄𝐏𝐇𝐄𝐌𝐄𝐑𝐀𝐋 - JҽɳLιʂα
FanficDove Lalisa non riesce ad accettare la sua morte e Jennie é una Kitsune ~- 𝐘𝐨𝐮 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐦𝐲 𝐜𝐫𝐨𝐰𝐧 𝐍𝐨𝐰 𝐈'𝐦 𝐢𝐧 𝐞𝐱𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐞𝐢𝐧' 𝐲𝐨𝐮 𝐨𝐮𝐭 𝐈 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐤 𝐈'𝐯𝐞 𝐬𝐞𝐞𝐧 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐟𝐢𝐥𝐦 𝐛𝐞𝐟𝐨𝐫𝐞 𝐒𝐨 𝐈'𝐦 𝐥𝐞𝐚𝐯𝐢𝐧'...